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Quella mattina, io e Bey prendemmo la macchina e tornammo a Milano dai ragazzi.

Cosimo non ci sarebbe stato per i suoi impegni di lavoro, anche se avevo un gran bisogno di lui, ma spero che Francesco, Luigi, Emiliano e le loro mogli possano farmi ragionare.

Erano le 8.30 quando io e Bey ci immettemmo in autostrada, iniziammo ad ascoltare musica e dopo un paio d'ore eravamo arrivate a Milano. Io e gli altri dovevamo incontrarci a casa di Emiliano, il quale viveva in una cascina nelle campagne milanesi.

Erano le 11.30 quando io e Bey scendemmo dalla macchina nei pressi di casa di Emiliano. "Spero di non essere arrivata in anticipo" dissi avvicinandomi alla porta aperta.

"Zia Chanel è arrivata" disse Leonardo, uno dei figli di Emiliano.

"Chanel, sei arrivata" disse abbracciandomi Emiliana.

Ricambiai l'abbraccio e poi andai da Emiliano.

"Emi, sei dimagrito" dissi abbracciandolo.

Ricambiò l'abbraccio. "Quando ieri hai detto che saresti venuta non ci credevo ed ora eccoti qui"

"Avevo bisogno di tornare a casa, tutto qui" dissi sorridendogli.

"Hai litigato a Torino con qualche troietta?"

Scossi la testa. "Non c'entra qualche troietta, c'entra..." Lasciai il discorso incompleto. "Un ragazzo" disse una voce riconoscibile alle nostre spalle.

Mi girai in direzione della voce e esclamai "Francesco, Luigi, Gaia e Simona" Li abbracciai tutti, poi presi in braccio Diego, il figlio di Francesco e Gaia.

"Allora con lo sconosciuto?" chiese Gaia curiosa.

"E' Bernardeschi, il giorno dopo la cena gli ho fatto una sorpresa e sono andata da lui a Vinovo, poi da lì non l'ho più sentito" iniziai. "Ieri sono andata alla partita e quando Paulo ha indicato nella mia direzione sono scappata."

"Come mai sei scappata?" chiese Emiliana.

"E' il primo ragazzo dopo Stefano che mi ha fatto sentire amata, ma ho paura perché lui potrebbe avere qualsiasi ragazza al suo fianco,molto più belle di me."

"Chanel, qualsiasi ragazzo vorrebbe stare con te" iniziò Luigi. "La paura è normale, soprattutto dopo ciò che è successo con Stefano. Se Federico è quello che ti fa stare bene, e credi sia quello giusto, perché non buttarti?" continuò lui. "Se non ti butti, non potrai mai sapere come sarebbe stata" concluse.

Annuì. Luigi aveva pienamente ragione. Con molti ragazzi ho avuto paura, poi ripensavo a loro e mi chiedevo come sarebbe stata. Con Federico era stato tutto così naturale e per colpa della mia paura, stavo per allontanare colui, che dopo Stefano, era riuscito a farmi battere il cuore un'altra volta.

"Dai, è comprensibile che abbia paura" iniziò Simona. "Dopo tutto quello che ha passato con Stefano, ributtarsi così a capofitto con lui è un po' frettoloso" continuò la mora. "So, quello che state per dire. È uscita con altri ragazzi prima di questo Federico, ma lui non mi sembra tanto interessato visto che non le scritto o non l'ha chiamata" concluse lei.

"Un suo compagno di squadra, ha detto che il mister in questi giorni li ha fatti allenare molto intensamente e tornavano stanchi dall'allenamento." dissi io, cercando di rimediare al fatto che non mi aveva né chiamato né scritto con una scusa.

"Sei sicura non abbia un'altra?" chiese Gaia.

Scossi la testa. "Mi ha baciata, perché dovrebbe avere un'altra? Siamo andati a letto insieme." dissi infastidita dalle sue parole.

"Tu ci credi che era stanco?" chiese Emiliana con fare amorevole.

"Devo credere a quello che mi dicono perché da parte sua io non ho avuto nessuna conferma." dissi mettendomi le mani nei capelli.

"Non fumare troppo" disse Emiliano.

"Sono stressata" dissi guardandolo.

Era la quinta sigaretta che mi fumavo durante tutto il discorso.

"Sei innamorata, ed è normale" disse Francesco passandomi una mano sulla schiena.

Io innamorata? Ma scherziamo! Sto impazzendo, non posso continuare a non sentirlo.

"Prova a chiamarlo" disse Simona guardandomi.

Alzai un sopracciglio. "Ma anche no! Starà sicuramente dormendo."

"Deve essere lui a cercarla, non lei" disse Gaia ricordando le regole fondamentali per conquistare una ragazza.

"Meglio che vai avanti" disse Emiliana.

"No. Non voglio andare avanti. Voglio sapere perché dopo mercoledì non mi ha cercato. Magari domani vado all'allenamento" dissi sicura.

Volevo andare a fondo della questione, non volevo un altro rimorso per la mia strada, e se lui non fosse stato all'altezza della situazione sarebbe stato meglio non continuare altro.

Dopo la chiacchierata Luigi e Francesco aiutarono Emiliano con la griglia, mentre noi ragazze preparavamo la tavola e il resto delle pietanze. Quando fu tutto pronto, ci mettemmo a tavola e iniziammo a chiacchierare di tutto, ricordando tutte le nostre cazzate.

"Vi ricordate quando Chanel prese a botte Tiffany?" esordì Emiliano, facendo ridere tutti i presenti.

Flashback

Eravamo al Berlin, un locale milanese dove ci ritrovavamo per fare casino insieme. Avevamo bevuto un po' tutti. Così decidemmo di tornare a casa.

Stavo per uscire dal locale, dopo aver preso il mio giubbotto, quando mi si avvicinò Tiffany. "Tua madre ti ha insegnato proprio bene a fare la troia"

Uscimmo dal locale e le feci ripetere per altre due volte la frase, appena iniziò per la terza volta le tirai uno schiaffo e le strappai le extetion.

Fine Flashback

Dopo aver mangiato e ricordato i bei momenti insieme, salutai i ragazzi e io e Bey prendemmo la macchina e tornammo a Torino. Lasciai Bey a casa, e senza una meta iniziai a girare per le vie di Torino, fino a che non arrivai sotto casa.

FragiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora