E' domenica mattina, e Fede sta ancora dormendo.
La cameriera è passata portando la colazione, ma mi sto sentendo in colpa perché devo svegliare Fede, e mi fa troppa tenerezza mentre dorme.
Mi metto nel letto e gli lascio un bacio a fior di labbra. "Amore svegliati" dico.
Lui mugola qualcosa e poi si gira dall'altro lato.
"Allora mangerò tutta la colazione" dico avviandomi verso il vassoio.
"Bimba, non ti azzardare" dice prendendomi peri fianchi.
Mi fa girare nella sua direzione e mi bacia. "Buongiorno bimba" dice dopo sorridendomi.
Facciamo colazione a letto. "Magari fosse tutte le mattine così" dice lui tra un boccone di briosche e l'altro.
Annuisco. "Sarebbe troppo bello per entrambi"
Lo guardo e noto che si è sporcato con il cioccolato. Mi avvicino e lo pulisco. "Sembri un bambino piccino" dico ridendo.
Finiamo la nostra colazione e poi Fede si alza dal letto. "Vieni a fare la doccia con me?" dice malizioso.
"Per questa volta passo, anche se vorrei" gli rispondo.
Entra in doccia e io guardo il telefono. Nelle ultime ventiquattro ore non l'ho guardato, magari mi danno per dispersa. Noto una decina di chiamate perse da Luna e altrettanti messaggi da parte sua. Digito il numero e la chiamo.
"Paulo mi ha lasciata" dice appena risponde tra un singhiozzo e l'altro.
"Aspetta un attimo, quando è successo?" dico stupita.
"Ieri dopo la partita è tornato a Torino, ha iniziato a fare la valigia per il ritiro con la nazionale argentina e mi ha detto che è meglio non continuare più la nostra storia" dice singhiozzando. "Stamattina, sono andata su Instagram e ho capito la motivazione, esce con una certa Giorgia, che è anche la causa per cui si è lasciato con Antonella." conclude.
"Ma io gli spacco la faccia!" dico alterata.
"Sto malissimo, dove sei ho bisogno dite?" dice singhiozzando. "Luna, sono a Genova. Accompagno Federico a Coverciano e vengo subito da te" dico.
Chiudo la chiamata e trovo Fede intento a vestirsi con la tuta della nazionale. "Stai molto bene" dico sorridendo, anche se in questo momento vorrei prendere un aereo per l'Argentina e spaccare la faccia a Paulo.
"Tutto bene?"
Annuisco e poi vado a farmi una doccia veloce. Mi vesto e esco. Sistemiamo le ultime cose e ci avviamo fuori dalla stanza. Usciamo dall'hotel e ci dirigiamo alla mia macchina e partiamo in direzione Coverciano.
Dopo un'oretta e mezza arriviamo al centro e scendo dalla macchina andando a salutare il mio uomo. Ci baciamo appassionatamente, sotto gli sguardi dei suoi colleghi calciatori che applaudono.
"E il Berna si è innamorato!" dice qualcuno.
"Ci vediamo a Madrid, amore" dico sulle sue labbra.
"Mi mancherai, stasera ti chiamo" dice lui.
Ci baciamo un'ultima volta e ritorno alla macchina. Dopo aver lasciato lo stabilimento, seguo le indicazioni per arrivare in autostrada dove mi aspetta un viaggio di almeno un paio d'ore prima di arrivare a Torino.
Non posso prendermela comoda, Luna sta male ed ha bisogno di me, c'era lei quando stavo male per Stefano, e ora che aveva bisogno di me, io dovevo andare in suo soccorso. Un paio d'ore dopo, ero sotto casa di Luna. Le suono al citofono e appena arrivo al suo appartamento, la noto sul divano intenta a guardare la televisione e mangiare il gelato. Mi metto accanto a lei e l'abbraccio.
"E' lei la famosa Giorgia?" dico notando il volto di una ragazza sul suo telefono.
Muove la testa in segno di approvazione. Le prendo il telefono e inizio a leggere la breve didascalia sotto la foto.
"Se ti ha lasciato per lei, ha fatto un grosso errore" le dico. "Non ha idea di che ragazza si è fatta perdere, vali molto di più di questo cesso a pedali, e se lui si metterà con lei vuol dire che di donne non ne capisce un cazzo" concludo.
"Dove sei stata questo fine settimana?" domanda cambiando discorso.
"Sono stata a Genova con Fede" dico ripensando ancora alle ore passate insieme.
"Ho visto la partita, meritava di giocare, magari sostituendo quel pezzo di merda" risponde.
Sorrido alla sua affermazione. "Si era arrabbiato, mal'ho fatto calmare" dico maliziosa.
Scuote la testa "Ti ho insegnato proprio bene"
"Io devo tornare a casa Luna, se vuoi stasera puoi venire da me, almeno smetti di pensare a lui" le dico salutandola.
Esco dal palazzo di Luna e mi dirigo verso casa, Bey avrà sicuramente sentitola mia mancanza.
Appena arrivo a casa, scendo dall'auto e noto una figura ergersi sul cancello. Appena riesco a mettere a fuoco la figura, mi pietrifico.
"E' tanto che non ci vediamo" dice lui con voce sottile.
"Tu non dovresti essere qui" dico adenti stretti.
"E' questo il benvenuto che dai ai tuoi ospiti?" dice lui sorridendo.
"Non ti è bastato il benvenuto che ti ho fatto al tuo matrimonio?"
"Lì, hai fatto proprio male. Potevamo parlarne"
"Parlarne? Ma ti senti? Non dovevamo parlare di nulla, come adesso" continuo adenti stretti.
"Ti trovo bene" dice lui avvicinandosi.
Indietreggio d'istinto.
"Io l'ho fatto per te" dice guardandomi.
"L'hai fatto per me?!" Dico sarcastica "Non sai proprio nulla di come mi sia sentita dopo la nostra rottura. In questo tempo ho capito che tu non eri e non sei mai stato l'uomo per me, e mai lo sarai. Se, sei tornato per delle scuse, hai fatto un viaggio a vuoto, perché non le avrai mai, Stefano."
Ed eccoci qua con un nuovo capitolo! Ed ecco che salta fuori l'ex ragazzo di Chanel, cosa succederà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Con questo volevo informarvi che mancano quattro capitoli alla fine di questa storia.
E concludo facendo gli auguri al nostro Berna, che oggi compie 24 anni!
STAI LEGGENDO
Fragili
Fanfiction"Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano"