That's Why You're Beautiful

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Dopo aver fatto l'amore, Federico mi prese e mi poggiò sul letto e ci addormentammo. 

Mi svegliai prima di lui, ormai avevamo saltato la cena e non so neanche che ore fossero. 

Lo guardai dormire. Era tranquillo, la mascella non era più contratta. Mi stava abbracciando, ed io gli stavo toccando i capelli biondi, era rilassante, una specie di antistress. Il suo respiro regolare così come il mio battito. 

Aver fatto l'amore con lui, lo aveva tranquillizzato, non era più arrabbiato, perché non aveva giocato. Gli toccai la guancia, la sua barba incolta faceva il solletico ai miei polpastrelli.

"Fede" dissi cercando di svegliarlo, visto che cominciavo ad avere fame. Non mi rispose. 

Cercai di divincolarmi dalla sua presa e appena ci riuscì, iniziai a lasciargli baci sperando si svegliasse. Mugolò qualcosa e allora continuai. Arrivai alle sue labbra e lo baciai, e lui approfondì il bacio. 

"Ti sei svegliato" dissi spostandomi. Mi guardò e mi sorrise. Mi ribaciò. 

"Fede ho fame" dissi tra un bacio e l'altro. 

"Hai fame di me?" disse lui malizioso. Lo baciai. 

Sapeva mandarmi in tilt con una sola frase. Mi misi sopra di lui e continuai a baciarlo. 

"Da quando hai preso l'iniziativa?" chiese lui. Non ci feci caso e continuai, mentre le mie mani vagavano sul suo petto. Poi dalle labbra passai al collo e scesi giù fino alla sua virilità. 

"Non hai mica intenzione di..." Non lo feci finire che presi la sua virilità in bocca e iniziai ad andare su e giù, mentre Fede ansimava. "Così non vale" disse lui tra un ansimo e l'altro. Mi staccai dalla sua virilità e lo feci entrare in me. "Bimba, e questo?" 

Rifacemmo l'amore, stavo diventando insaziabile. Insaziabile di lui, stava diventando una droga per me. 

La droga più bella che mi potessi fare. 

Appena finimmo andai a farmi una doccia anche perché stavo morendo di fame, uscì dal bagno e detti il cambio al mio uomo. 

Mi misi una tutina a pantalone lungo nera e ai piedi le converse bianche, Fede, invece, si mise un pantalone nero e una maglietta semplice bianca. 

Uscimmo dall'hotel e ci dirigemmo in qualche posto per mangiare, trovammo un piccolo ristorante non tanto affollato. 

"Scusi, ha un tavolo per due" chiese Fede. 

"Sisi, certo accomodatevi pure" disse il cameriere. Ci fece accomodare al nostro tavolo e ci portò i menù. "Cosa volete da bere?" chiese il cameriere. 

"Acqua naturale per me, e per te?" chiese Fede. 

"Per me acqua frizzante" dissi. 

"Ora ve le porto" disse lui. Appena se ne andò. 

"Quel cameriere ti stava guardando troppo" disse Fede.

"Sei geloso?" dissi guardandolo. 

"Io sono geloso di ciò che è mio, e tu sei mia" disse marcando il mia. 

"Guarda che non mi muovo da qui, dovrai sopportarmi" dissi sorridendogli. 

"Ti sopporterò tutta la vita, anche quando sarai anziana e mi maledirai perché ti aiuterò sempre" disse lui ricambiando il sorriso.

"Tutta la vita?" chiesi stupita. 

Annuì. "Tutta la vita. Non voglio nessun'altra che non sia tu" 

"E' una proposta?" chiesi io. 

"Si, volevo chiedertelo quando avrei esordito, ma si, voglio che tu sia la mia fidanzata, mia moglie e la madre dei miei figli" 

"Fede, sono senza parole" dissi commossa.

Non ci eravamo accorti che il cameriere era venuto per le nostre ordinazioni e noi non avevamo ancora letto il menù, lo prendemmo velocemente e leggemmo i secondi. 

"Prendiamo due bistecche alla fiorentina con contorno di patate" dissi io prendendo l'iniziativa. 

"Amo quando prendi l'iniziativa piccola" disse lui malizioso. 

Il cameriere prese le nostre ordinazioni e sotto lo sguardo di Federico se ne andò. 

"Amo, quando mi accarezzi i capelli, quando mi baci dolcemente, quando mi tocchi la barba incolta, quando mi tocchi e quando mi baci, quando mi dici che sei mia" disse lui. 

"Non so veramente che dirti, mi lasci senza parole tutte le volte, nessuno in confronto a te può essere migliore per me, perché nessun uomo è come te. Sei diverso da tutti i ragazzi che ho incontrato in questi sei anni" iniziai. "Provo curiosità quando ti vedo, attrazione fisica, sorpresa perché tu mi sorprendi sempre." conclusi. 

"Mi stai facendo venire una voglia..." disse malizioso. 

"Non ti accontenti mai" dissi scuotendo la testa. 

"Sono insaziabile di te" disse baciandomi. 

Le nostre ordinazioni arrivarono e iniziammo a mangiare, ridendo e chiacchierando come una normale coppia. Dopo aver finito prendemmo il dolce, fragole e cioccolato. Come fare una donna felice, datele il dolce. 

Finito anche il dolce, Fedea ndò a pagare e tornammo in hotel. Eravamo in ascensore che stavamo salendo al nostro piano, e Fede si avventò su di me, e iniziò a baciarmi. 

"Hai ancora fame?" 

"Di te sempre" 

Appena arrivammo al nostro piano, mi spinse a forza nella nostra camera. "Poi visto che non ci vedremo per una settimana" disse lui. 

"Tranquillo, tanto domani ti porto a Coverciano e poi ci vediamo al Bernabeu" dissi baciandolo. 

"Fino a Madrid verrai?" domandò lui tra un bacio e l'altro. 

"Te l'ho detto che non ti stancherai così facilmente di me" Quella notte facemmo l'amore. Finito di fare l'amore, Fede si addormentò e lo guardai dormire, era bello mentre dormiva. 

Non so cosa mi aveva fatto quel ragazzo, mi aveva rifatto credere all'amore, non pensavo fosse possibile. Lo amavo, amavo il modo in cui mi prendeva, come mi teneva testa, ed è per questo che Fede era bellissimo. 

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