Capitolo 17: "Aprimi Sarah!"

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"Caleb!", urlai all'improvviso, ed istantaneamente lui fu con me.
"Cosa succede?", chiese in pensiero.
"Sono ingrassata!", dissi continuando a controllarli allo specchio.
"Che dici?! Non dire stupidaggini!", mi rimproverò lui.
Mi voltai per fulminarlo con lo sguardo. "Non dico stupidaggini, dico la verità! Guarda!", gli indicai il mio corpo, e lui così fece, si avvicinò e mi osservò attentamente. "Non vedo nulla di strano, anzi per me sei sempre più bella!".
"Non cercare di indorare la pillola. Guarda come mi stanno questi pantaloni, prima mi stavano più larghi, ed ora mi stanno attillati!".
"Helen solo perché credi che ti stiano più stretti, non vuol dire che ti stiano male, tu sei sempre bellissima".
"Beh... Non mi piace come mi stanno!", dichiarai per poi togliermeli, mettendomi in seguito alla ricerca di un'altra paio, che mi stessero come desideravo. Lui non poteva capire. Lui era perfetto, in più aveva dalla sua parte il fatto che la sua dieta a base di liquidi non poteva cambiarlo nemmeno di una virgola.
"Helen?", mi chiamò.
"Dimmi", dissi voltandomi verso di lui.
"Per me puoi anche rimanere così sai", disse tirando su tutti i vestiti che avevo gettato a terra per la rabbia.
"Non andrò in giro per casa in mutande Caleb!", dissi stizzita.
"Allora puoi togliere anche quelle, sei bellissima sia con che senza", mi disse sogghignando.
"Caleb!", esclamai, non potevo credere a ciò che aveva appena finito di dire, e solo in quel momento mi accorsi che anche lui aveva indosso solo i boxer, la visione mi tolse tutte le parole di bocca. Avevamo fatto l'amore molte volte ormai, ma mi ero sempre fatta, talmente, prendere che non ero mai riuscita a soffermarsi ad osservarlo, ed ora mi rendevo conto che stavo facendo una figuraccia. Riuscii a riprendermi quando Caleb all'improvviso scoppiò a ridere di gusto. "Helen? Stai sbavando per caso?", mi prese in giro.
Senza poterla fermare la mia mano salì a tastarmi le labbra per controllare, e come già sapevo non c'era traccia di bava alcuna. A quel gesto lui rise ancora più forte. Mi si avvicinò e mi strinse forte contro di se, pian piano si calmò e cominciò ad allentare la presa sul mio corpo.
"Helen, per me sei sempre bellissima, è vero ti si sono arrotondati un po' i fianchi, ma questo ti rende ancora più bella ai miei occhi e sai c'è anche un'altra cosa che ho notato...", cominciò a dire mentre mi toglieva la maglietta, "... anche il seno è un po' ingrossato sai..."
"Lo so, ma credevo non ti avrebbe dato fastidio, anzi...", lo interruppi.
"No, infatti, ma non mi dava fastidio nemmeno prima. Voglio che tu sappia che ti amo a dispetto di qualsiasi cosa, quindi non preoccuparti. Rimarrò al tuo fianco finché mi vorrai".
"Caleb...", sussurrai piano mentre mi gettavo un'altra volta fra le sue braccia.

Qualche ora dopo.

Stava tramontando il sole e Caleb smaniava per poter uscire, non vedeva l'ora di prendere una boccata d'aria fresca. Avevamo deciso che questa sera saremmo andati a divertirci, così ora mi ritrovato davanti all'armadio a scegliere cosa indossare. Alla fine optai per qualcosa di semplice acconciai i capelli in una coda di cavallo alta alla quale aggiunsi una spilla su un lato con un fiore di pesco, il trucco invece comprendeva un po' di eyeliner nero, mascara e un velo di rossetto rosa sulle labbra, sul letto avevo preparato i vestiti che avrei indossato.

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