capitolo 9

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Allyson

Mi svegliai verso le nove e trenta, mi stiracchiai la pelle, amo farlo.

Solo adesso noto che Travis non era  al mio fianco, e non c'èra ombra della sua roba. Strano non è mai andato via senza salutarmi.

Controllai se aveva lasciato qualcosa, un biglietto, oppure un messaggio sul cellulare, ma niente. Devo ammettere che ci sono rimasta male.

Sbuffai, mi misi seduta sul bordo del letto, e sgranai gli occhi quando mi accorsi che non avevo il reggiseno.
Oddio che imbarazzo. Mi venne in mente ieri sera quando me lo aveva slacciato e arrossì violentemente.

Come un fulmine presi una canottiera e la indossai.

Sentì un rumore di sotto, ma non me ne preoccupai, sarà stato mio zio, di sicuro, è un impedito, non sa fare niente, e quando dico niente è proprio così.

Sentì ancora un' altro rumore, così mi decisi di scendere a controllare.

Arrivai in soggiorno, ma non c'era nessuno, mi dicessi  verso la cucina, e per quasi non morivo di infarto.

Travis girato di schiena a petto nudo, con soltanto dei pantaloni corti, e i boxer della Calvin Klein che si intravedevano.

«Travis?!che ci fai qua? Sei impazzito, ti potrebbero scoprire?!» dissi furiosa.

Solo adesso si accorse di me «oh, buongiorno bella addormentata» mi sorrise e si avvicinò a me per baciarmi la fronte ma mi spostai.

«lo sai vero che gli miei zii potrebbero scoprirci?» «no, non credo... sta mattina verso le sette hanno bussato alla porta dicendo che sarebbero tornati sta sera, perché dovevano occuparsi di qualcosa di importante» fece spallucce. «perciò, abbiamo un sacco di tempo tutto per noi, non sei felice?» continuò baciandomi la fronte ma si bloccò. «che hai?» chiesi stranita, deglutì «ti rendi conto che indossi solo una canottiera striminzita, per poi anche trasparente e dei pantaloncini stra corti dove si vede tutto?» oh cazzo.

Cercai di coprirmi con le mani, ma dopo mi venne in mente una bellissima idea.  Mi sarebbe piaciuto vederlo in difficoltà.

Mi staccai da lui, e andai verso il frigorifero sculettando, poi mi piegai facendo finta di cercare qualcosa, lo sentì deglutire rumorosamente, presi il latte, lo appoggiai al penisola poi presi i cereali, infine presi un cucchiaio e lo feci cadere davanti a lui.
Mi chinai per raccoglierlo e per puro sbaglio feci scontrare il mio culo contro il suo... coso... «piccola, smettila, potrei perdere il controllo!» mi supplicò.

Feci finta di non sapere di cosa stesse  parlando «cosa? Cosa stai dicendo?»
Mi leccai le labbra guardandolo in modo sexy. E prima che potessi accorgermene mi prese in braccio, salì le scale, aprì la porta con un calcio e mi butto sul letto «ti avevo avvertita» mi disse

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