capitolo 7

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Allyson

«dove siamo?» chiesi, guardandomi intorno, c'erano tante ville, doveva essere un quartiere.

«vieni» mi prese per mano, camminammo per una stradina che portava all'interno del giardino di una villa «è casa tua?» «si ti piace?» «oh si è bellissima» sorrisi.

Aprì la porta con e appena entrai sentì un profumo buonissimo, sapeva di... di lui. «Trav!!!» una vocina calda e sottile chiamò il suo nome. Era una bambina dai capelli biondi e occhi verdi. È davvero bellissima. «cucciola» la prese in braccio e le baciò la guancia facendola ridere.

La bambina dopo si girò e guardò me.
«Trav, lei chi è?» chiese «lei è Allyson, una mia amica» scese dalle sue braccia e venne verso di me, così mi abbassai alla sua altezza. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò  «sei la  fidanzata del mio fratellone?» a quella domanda mi bloccai ma Subito dopo mi ripresi «no, no io e lui siamo solo amici» sussurrai, facendo in modo di non farmi sentire. Guardai Travis, e vidi che aveva gli occhi a fessura «di cosa state parlando?» «niente» dicemmo in coro.

«io mi chiamo Hope, e ho 6 anni, vuoi essere mia amica?» «certo, mi piacerebbe» gli accarezzai la guancia, facendo spuntare un bellissimo sorriso, bellissimo come quello del fratello.

«vuoi giocare con me ?» chiese con gli occhi da cane bastonato «no cucciola, adesso io e Allyson, andiamo di sopra, tu vai a giocare» mise il broncio e dopo sbattendo i piedi se ne andò nella sua cameretta.

Si mise a ridere «la amo quando fa così» risi anch'io «seguimi» salì le scale, e dopo entrai in una sala tutta buia, Travis accese le luci, e quello che vidi mi sorprese.
Uno maxi schermo con dei divani comodissimi.
«che ne dici di guardare un film?» chiese e senza farmelo ripetere mi buttai sul divano «ci sto» si mise a ridere.
Decidemmo di guardare un horror "quella casa nel bosco".

«è bellissima la tua sorellina» «grazie, insomma ha preso tutto da me...» si vantò.
«ma smettila, come mai non c'era alla cena?» «diciamo che è una peste, romperebbe qualcosa, oppure potrebbe lanciare il cibo addosso alla gente» cominciai a ridere « immagino che con te l' abbia fatto» «si... praticamente, una volta mia mamma aveva preparato le polpette, stavo mangiando quando mi chiamò, alzai il viso dal piatto e mi lanciò una polpetta nell'occhio» ridemmo «ha fatto bene» dissi «cosa? No! Ho avuto un' occhio nero per una settimana, a scuola ho detto che sono stato picchiano, non avrei mai detto che lo ha fatto lei» risi più forte.

Continua

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