capitolo 11

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Allyson

«allora, dove mi porti di bello?» chiesi «sorpresa» «no dai ti prego, dimmelo» ci pensò su «nah» brutto stronzo.

Mi aiutò a salire sulla moto, una volta salita misi le mie mani su suoi fianchi per tenermi. Travis mi prese per le mani e mi avvicinò di più, in modo che il mio petto toccasse la sua schiena.

Accese la moto e partì. Per tutto il tempo tenni gli occhi chiusi.  Era una sensazione bellissima.

Dopo dieci minuti, scesi dalla moto, e devo dire che stavo bene stare appiccicata a lui.

Mi guardai in giro e la prima cosa che vidi fu una stazione dei treni abbandonata. «che ci facciamo qua?» chiesi stranita «seguimi» mi prese per mano e camminammo verso i binari dove c'erano tutti i treni vecchi e abbandonati.

Si avvicinò a un vagone e io lo seguì.
Quando fui abbastanza vicina a lui notai che aveva uno zaino in spalla, da dove è spuntato? Lo mise per terra e lo aprì.
Tirò fuori delle bombolette spray colorate. Ne prese una in mano e la aprì. «che fai?» lui mi guardò poi fece un sorriso furbo «adesso facciamo i cattivi ragazzi» «che intenzioni hai in mente?» «semplice, scriverò su questi vagoni» «ma lo sai che questo è vandalismo?» chiesi «Allyson, dai divertiti un po hai 17 anni, tutti i ragazzi della nostra età fanno queste cose, e poi guardati in giro l'intero luogo è pieno di graffiti» spiegò «adesso prendi questa bomboletta e sfogati» continuò.

Indecisa ne presi una di colore rosso, guardai Travis e notai che aveva già iniziato. Guardai il vagone davanti a me e pensai a cosa potrei fare.

Poi mi venne un'idea.
Disegnai la faccia di mio zio, poi scrissi "sei un pezzo di merda".

Dopo un'ora a disegnare e scrivere cose stupide senza senso, tornammo a casa.

Continua

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