capitolo 19

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Allyson

Mi abbracciò, posai la guancia sul suo muscoloso e possente petto. Amo il suo profumo, è troppo buono.

Sollevai la testa e lo guardai negli occhi, mossa sbagliata.  Quei occhi verdi smeraldo, li potrei fissare per ore.

«sei bellissima...» parlò, arrossì, «più di quella ragazza?» chiesi sperando in una risposta positiva, sorrise «si, più bella»

Mi prese in braccio, mise le mani sul mio sedere per sorreggermi e io gli cinsi la vita con le gambe. «hai proprio un bel culo» «Travis!» lo rimproverai  «che c'è è vero!» rise.

Mi distese sul letto sotto di lui, gli circondai il collo con le braccia. Il suoi occhi si posarono sulle mie labbra e io le sue. Si avvicinò molto lentamente,  mi voleva baciare?

Si avvicinò ancora di più, si fermò a pochi centimetri, mi guardò negli occhi come per chiedermi  il consenso, annui lievemente. Subito dopo le sue labbra si trovarono sulle mie, cominciammo a baciarci dolcemente, con la punta della lingua picchiettò sul mio labbro e schiusi la bocca. Baciava da dio, le sue mani scesero verso i miei fianchi stringendoli, io con le mie gli  scompigliai la sua cresta ordinata.

Con il bacino si spinse contro il mio, gemette sulle mie labbra.

Si staccò, avevamo tutti e due  il fiatone. Mi fissò, non sapevo cosa dire, e se adesso si sarebbe pentito di avermi baciato? e  se ne andrebbe?, no non potrei accettarlo.

«sai la ragazza di cui ti ho parlato?» chiese sussurrando,  annui «beh... saresti tu» lo fissai, non sapendo cosa dire, se ero felice? Certo ero super felice «ti prego di qualcosa...» mi supplicò, non risposi, così si alzò annuendo con la testa sconfitto, ma lo bloccai prendendolo per il polso, e lo baciai. Sgranò gli occhi dalla sorpresa, di sicuro non se lo aspettava.

Ci baciammo con passione, mi allargò le gambe, mettendosi tra esse. Le sue mani si introfularono sotto la mia felpa tirandomela via.

Senza dire niente, arrivai ai lembi della sua maglietta tirandola su, lui mi bloccò, «sei sicura?» «si» risposi.
Mi aiutò a tirarla via, rimase a petto nudo, gli toccai gli addominali, e con l'indice toccai tutti i suoi tatuaggi «ti piacciono?» chiese sorridendo «molto»

Si chinò su di me baciandomi il collo, succhiandolo. Mi tolse la  canottiera, rimanendo con il seno scoperto. I suoi occhi luccicarono. Arrossendo cercai di coprirmi ma lui mi bloccò per i polsi. «sei bellissima»

Poi con la bocca scese verso la mia pancia, mi tirò via i pantaloncini. Mi fissò con occhi pieni di lussuria.

Con le mani tremanti  mi avvicinai alla cerniera dei suoi jeans, feci fatica, e vedendomi in difficoltà mi aiutò, si sfilò i jeans e rimase in boxer. Si tolse anche quelli rimanendo nudo davanti ai miei occhi. Sgranai gli occhi, era enorme... come faceva a... oddio, sono nervosa, mi tolse gli slip.

Mi baciò, prese un preservativo dai pantaloni e se lo mise «sei sicura? Dimmelo subito, perché non so se dopo riuscirei a fermarmi» volevo davvero perdere la verginità con lui?

«si, sono sicura» mi sorrise.
Si avvicinò alla mia entrata e deglutì, mi guardò un ultima volta e poi lentamente entrò. Chiusi gli occhi per il dolore, rimase fermo facendomi abituare. Quando fui veramente pronta alzai il bacino incitandolo a muoversi. Fece movimenti lenti ma secchi, arrivando fino in fondo.

«Travis...» gemetti «cazzo piccola...» ringhiò al mio orecchio.  Iniziò a muoversi più velocemente.

Dopo un po di tempo venimmo tutti e due e crollò sfinito sul mio petto.

Continua

Piccola || (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora