Piccola || (in revisione)

capitolo 26

Travis

Non sapevo cosa fare. Davanti a me avevo il corpo incosciente della mia Ally, così la presi in braccio e la stesi sul letto, spostandole una ciocca di capelli che li era caduta davanti al viso.

Guardai il segno viola delle mie mani sul suo collo, a quella visione i miei occhi si fecero lucidi.

Mi sedetti sulla sedia vicino al letto sperando si svegli.
Misi le mani nei capelli tirandoli «che coglione che sono»

Allyson

Mi svegliai sentendo qualcuno parlare «come ho fatto a fargli questo...» aprì gli occhi trovandomi davanti Travis con le mani tra i capelli e i gomiti appoggiati sulle gambe. Cercai di parlare ma uscì solo una specie di lamento. Travis alzò di colpo la testa venendo verso di me «Allyson... sei sveglia...» mi guardò incredulo, mi prese la mano tra le sue.

Guardai verso lo specchio che si trovava il letto, guardai il mio riflesso, notando un segno viola sul collo. Ricordando di quello che mi aveva fatto tolsi di scatto la mia mano allontanandomi da lui cominciando a tremare «non toccarmi!» i suoi occhi erano circondati dalle lacrime «no ti prego... piccola... scusami» cercò di avvicinarsi ma cominciai a urlare e tirargli qualsiasi cosa c'era attorno a me.

Un libro gli arrivò sul fianco «ahia Cazzo...» si portò le mani su dove lo avevo colpito «piccola fammi spiegare» mi supplicò con lo sguardo «no vattene» piansi «piccola...» «no basta, non chiamarmi più così! Esci da qua e dalla mia vita!» urlai come una pazza ma non mi importava.

«no per favore non farmi questo...» cominciò a piangere anche lui, scuotendo la testa ripetutamente.

«ti ho detto di andartene!» presi il bicchiere che era posato sul comodino e glielo lanciai vicino alla testa. Si ruppe in mille pezzi. Se non si fosse spostato lo avrebbe ricevuto in faccia. Ed era quello che volevo che succedesse.

Sorpreso dalla mia sfuriata si avvicinò alla finestra «ok me ne vado, ma non ti lascerò andare, prima o poi dovrai ascoltarmi»  e uscì.

Mi alzai con le poche forze che avevo e chiusi la finestra e poi le tende.

Mi appoggiai contro essa e scivolai fino a toccare il pavimento con il sedere, con le mani sul viso.

Continua