Chapter Seventeen: Unexpected Visit.

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JANE'S POV:

Rimasi con Draco fin quando non fui sicura che il dolore gli fosse passato, inginocchiata accanto a lui, con la sua testa sulle mie gambe, mentre gli accarezzavo i capelli.

Quando lo sentii smettere di tremare e di sudare lo guardai negli occhi, e lui fece lo stesso con me. Ne avremmo parlato sicuramente, di ciò che era successo, ma ora volevo solo riposasse. Doveva essere tremendamente doloroso ciò che gli era successo.

<<Stai meglio?>> gli chiesi, prendendo la bacchetta e facendo apparire una ferza con una piccola bacinella d'acqua tiepida accanto a me. Bagnai il panno per poi stritolarlo, in modo che rimanesse umido, e cominciai a tamponarlo sul viso di Draco.

<<Non devi.>> mi disse, la voce mozzata e stanca.

<<Lo voglio fare!>> gli risposi, continuando a inumidirgli il volto.

Quando il mio Serpeverde riprese un colorito adatto lo feci sedere, lentamente, per poi alzarmi e andare a riprendere la mia camicia, rendendomi conto di ciò che stava per accadere prima che il marchio cominciasse a pulsare.

Eravamo davvero in procinto di fare l'amore? Mi ero davvero sentita così al sicuro da lasciarmi andare senza alcun tipo di problema?

Diamine, era così forte l'amore che provavo per lui, così come il desiderio che avevo nei suoi confronti. Era tremendamente sensuale, in ogni suo movimento, in ogni sua parola. Non sarei riuscita a sfuggirgli a lungo, probabilmente, e non avevo paura di ciò. Ma c'erano cose più importanti alle quali pensare.

<<Dovresti parlarne con la McGranitt, o con Harry...>> gli dissi, mentre mi infilavo nuovamente la camicia.

<<No, Jane. Mi crederebbero ancora uno di loro, e non avrebbero tutti i torti.>> rispose.

<<Io posso testimoniare a tuo favore, e poi Harry si è sempre comportato bene con te, nonostante tutto. Insomma...sai bene che a risparmiarti la prigione è stato lui.>> gli dissi, voltandomi e notando che si stava rimettendo in piedi.

<<Lo so, è solo che mi è difficile rivolgergli la parola, siamo stati nemici tanti anni e so bene che mi trova patetico.>> mi disse, mentre si incamminava verso di me.

<<Non siete nemici, se ha fatto tutto questo per te. Anche se, ora che conosco la tua versione, non ti rimprovero per non avergli parlato neanche quest'estate...insomma, so bene come tu possa esserti sentito.>> gli risposi, comprendendo che non è facile convivere con i sensi di colpa, figurarsi di quelle dimensioni.

Gli carezzai il viso, mentre mi avvolgeva i fianchi con le sue braccia.

<<Quindi, cosa farai? Vuoi parlare con Harry?>> gli chiesi.

<<Ci penserò...>> rispose. <<Dov'eravamo rimasti?>> mi chiese, cominciando a baciarmi il collo.

Ignorai i fremiti di piacere e di desiderio che mi invadevano il corpo, allontanandolo con dolcezza.

<<Devi riposare, Draco.>> gli dissi.

Lui sbuffò, per poi dirmi: <<Non chiamarmi per nome, potrei non controllarmi.>>

DRACO'S POV:

Quel giorno non tornai alle lezioni, Jane mi accompagnò fino ai sotterranei, non ascoltandomi quando le dicevo che stavo bene e che avrebbe dovuto frequentare i corsi.

Entrai nella mia camera, ero solo in quanto tutti i miei compagni erano a lezione, così ne approfittai per fare una cosa che non facevo da tempo. Aprii il cassetto della scrivania e presi il disegno di Jane.

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