Chapter Twenty-six: The Manor.

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JANE'S POV:

Le vacanze natalizie stavano ormai passando in fretta, i giorni volavano, tra riposo, uscite e altro. Draco sembrava sempre più sereno, ed ero tremendamente grata per questo. Non volevo pensasse ancora alle brutte cose che ci erano capitate, o che gli erano capitate in passato. Per me non c'era niente di meglio del fatto che lui fosse cambiato, e questo mi bastava.

<<Perchè non andiamo al Manor?>> chiesi a Draco, una mattina, quando mi venne ad augurare il buongiorno.

Eravamo seduti l'uno accanto all'altra, in pigiama e ancora assonnati, e parlavamo di cosa avremmo voluto fare quel giorno.

<<Al Manor?>> chiese, confuso, per poi fissare un punto indefinito della mia stanza. Forse ci stava riflettendo.

<<Insomma...>> cominciai. <<Non è giusto che io sia tornata a casa e che tu non l'abbia fatto.>> continuai, avvicinandomi a lui e prendendolo per mano. <<So che ti ho detto che non voglio tu stia solo, ma ci sarò io con te. E' giusto che passiamo del tempo anche a casa tua.>>

<<Sarebbe un'idea carina, anche se non è accogliente come questo posto, ti avviso.>> mi disse, lo sguardo cupo.

<<Non mi importa.>> dissi.

<<Ti sei autoinvitata, è ovvio che non ti importa.>> mi rispose, prendendomi in giro e facendomi ridere, come solo lui riusciva a fare.

***

Dopo aver informato i miei dei programmi, ci preparammo e ci recammo al Manor. Draco ci fece smaterializzare, tenendomi stretta la mano, sebbene avessi protestato, in quanto mi aveva detto che casa sua non era molto distante dalla mia. "Quando sarai maggiorenne ti assicuro che ogni scusa sarà buona per usare la magia!" mi disse, una volta atterrati.

Non ero abituata a smaterializzarmi, mi sentii leggermente nauseata, ma in poco tempo tutto tornò alla normalità.

Ci trovavamo in un enorme cortile, un sentiero precisamente definito avanti a noi e un giardino maestoso ai lati. Vi erano enormi pini, circondati da erba ben curata e qualche fiore sparso qua e là.

Draco non aveva ancora lasciato la mia mano, così la strinse e mi diresse verso quello che si presentò come un meraviglioso castello, le pietre grigie e l'aria cupa, ma mi piacque, perchè era suo. Salimmo qualche gradino per avvicinarci all'enorme portone in legno laccato nero. Mi guardai intorno, le finestre erano altissime e i vetri erano decorati da dettagli in verde. Era maestoso e sprigionava lusso da ogni angolo.

Quando entrammo rimasi estasiata dal fatto che l'interno fosse ancora meglio dell'esterno. Al centro dell'enorme salone d'ingresso c'era una bellissima scalinata, che biforcava in altri due scaloni. Al limitare della ringhiera di essi, c'erano delle piccole sculture rappresentanti dei serpenti.

Mi guardai intorno a lungo, Draco dietro di me. Notai un enorme divano in velluto verde, posizionato di fronte ad un lussuoso camino. Un quadro si ergeva su di esso. Mi fermai a guardarlo, realizzando che si trattasse di un ritratto del Serpeverde con i suoi genitori. Era più piccolo in quel dipinto, aveva più o meno 14 anni.

Draco accese il fuoco con la bacchetta, mentre io continuavo a girare per il salone. C'era una maestosa libreria in legno scuro, piena di volumi e decorazioni di tutti i tipi.

<<Ti piace?>> mi chiese.

<<Come potrebbe non piacermi?>> gli domandai in risposta.

Il mio ragazzo sorrise, avvicinandosi a me.


<<Ti mancano, loro?>> dissi, volgendo il mio sguardo verso il ritratto.

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