Chapter Twenty-three: Love and desire.

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JANE'S POV:

Io e Draco eravamo fermi in un angolo della sala, gli altri accanto a noi, mentre aspettavamo che gli Auror portassero via tutti i Mangiamorte.

Il mio Serpeverde mi teneva stretta a sé, un braccio intorno alle mie spalle, e carezzava il mio braccio destro. Contenevo smorfie di dolore, che il suo tocco sulle ferite di Greyback mi lasciava, poichè non era il caso di lamentarsi di qualche graffietto.

Harry, non appena tutti gli Auror terminarono il lavoro, si avvicinò a me e afferrò le mie spalle con decisione.

<<A loro ci pensiamo noi, tu pensa solo a riposare, ora sei in mani giuste.>> mi disse, rivolgendo il suo sguardo verso Draco.

I due si salutarono con una stretta di mano, mentre leggevo negli occhi del mio ragazzo una profonda gratitudine.

<<Ovviamente avrà tutti i giorni che vorrà a disposizione per riposare.>> intervenne la McGranitt, ricevendo un mio sorriso in risposta, prima che Harry si smaterializzasse con i suoi colleghi e i prigionieri.

Tirai un sospiro di sollievo, la mano di Draco stretta nella mia, e ci avviammo verso le scope.

Volammo verso il castello in assoluta tranquillità, sapendo che, ormai, non vi era più alcuna fretta, alcun pericolo. Non facevo altro che pensare a ciò che era successo. A ciò che stava per succedermi. Il mio animo era scosso, confuso, irrequieto. Non riuscivo a trovare pace, nonostante tutto fosse andato per il meglio. Perchè esistevano persone così cattive? Perchè il mondo si era abbandonato a quello schifo? Da quando esisteva tutto quel dolore?

Mi rassegnai all'idea che, forse, il dolore e il male erano sempre esistiti. Essi sono dentro gli animi umani. In ognuno di noi. Draco ne era un esempio. Tanto dolce quanto stronzo. Tanto eroe, in quel momento con me, quanto codardo durante la seconda guerra magica. Siamo divisi in due. Ogni giorno, ogni momento, siamo tentati dal compiere atti malvagi. La nostra natura ce lo impone. Sta a noi, poi, decidere da che parte stare.

Giunti ad Hogwarts ci dileguammo, dopo mille abbracci, mille lacrime di gioia e parole di conforto. Blaise accompagnò Alex ai dormitori Grifondoro, Luna e la McGranitt si avviarono insieme verso le loro mete, mentre io e Draco rimanemmo sulla Torre di Astronomia, le mani intrecciate e gli occhi pure.

Ci osservammo a lungo, le fronti che si toccavano e una lacrima che scendeva sulla mia guancia destra. Draco lasciò la mia mano solo per asciugarla.

<<Sei ancora più bella, sotto la luce della luna.>> mi disse.

Arrossii al suo complimento, ringraziandolo in cuor mio per avermi distratta dagli orrori che mi invadevano la mente.

<<Perchè mi hai trattenuta qui?>> chiesi, incuriosita, mentre uno sbadiglio involontario si impadroniva del mio corpo.

<<Ho notato che c'è la luna piena, e poi è una bellissima serata, guarda.>> mi rispose, indicandomi il cielo.

Mi avvicinai alle ringhiere, una mano intrecciata in quella di Draco e l'altra appoggiata ad esse. Alzai lo sguardo per ammirare lo spettacolo indicatomi da lui. Le stelle erano milioni, miliardi, forse. Il cielo era di un meravigliso blu scuro, mentre, al centro di esso, la luna splendeva, meravigliosa, bianca, pura.

<<E' bellissimo...>> sussurrai, gli occhi alzati al cielo e un enorme sorriso stampato sul mio volto.

<<Meritavi di vederlo.>> rispose il mio ragazzo, mentre si posizionava dietro di me, le braccia avvolte intorno alla mia vita e la sua testa sulla mia spalla.

Mi voltai verso di lui, guardandolo negli occhi.

<<Hai gli occhi azzurri, stasera.>> gli dissi, non interrompendo neanche per un momento quel contatto.

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