여덟 | 영화

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***"Sei tornato a casa, finalmente" si improvvisa la voce di Seojun.
Spalanco gli occhi mostrando poi i miei denti in un grosso, ampio, sorriso***

POV: SEOJUN

"Dove sei stato?" domando a Jimin.
"Ehm...ero al bar con Jungkook".
"Ti sei divertito?".
"Beh, diciamo di sì" dice per poi addormentarsi.
Ovviamente io ho sentito tutto: il suo ritorno a casa, quando si è seduto al mio fianco, il suo bacio, ho preferito non tacere e fargli capire tutto. Mi rigiro dando le spalle a lui, per poi addormentarmi di colpo per via della troppa stanchezza.

Sento la sveglia suonare nella camera. Cerco di spegnerla ancora assonnato e con gli occhi chiusi ma, come al solito, non ci riesco mai. Sono costretto a strofinarmi gli occhi per riprendermi e cliccare su quel maledetto pulsante rosso per non far più ritronare quell oggetto 'indemoniato' nella stanza. Controllo l'ora: sono le 8:45PM.
Mi volto guardando il letto di Jimin stranamente già vuoto; lui il Sabato preferisce dormire sempre fino a tardi, mi alzo dal letto e comincio a cercarlo per tutta la casa.
"Jimin?!" nessuna risposta, "Non mi ha lasciato neanche un biglietto per avvisarmi".
Faccio colazione e accendo il mio telefono messo a caricare la sera prima, aprendo WhatsApp e dirigendomi sulle conversazioni dalle quali ho ricevuto qualche messaggio.
"Hanna ed Hikari vorrebbero uscire, sarà meglio chiamarle" penso.
Compongo il numero di Hikari.
"Pronto?".
"Sono Seojun".
"Seo! Dimmi pure".
"Ho letto che vorreste andare al cinema".
"Sì, stasera sei libero?".
"Credo proprio di sì".
"Perfetto. Avviso Hanna tramite WhatsApp, ha il telefono occupato. Piuttosto, come va con Jimin?"
"Mi sono svegliato e non l'ho trovato nel suo letto, sarà uscito presto stamani".
"Può darsi".
"Ieri sera è tornato tardi a casa, ha detto che è stato con Jungkook".
"Ehm...no".
"Come no?"
"Ieri sera Kookie era da me".
"Che strano" arriccio la fronte, "Hikari, a stasera quindi?"
"Certamente. Ciao Seojun!"
"Ciao!" riattacco la chiamata.
Secondo me qui gatta ci cova. Jimin dice di esser' stato con Jungkook ma lui era con Hikari, a meno che Jimin non fosse stato anche con lei ma in questo caso, la mia migliore amica, me l'avrebbe detto. Sono molto confuso.
Finisco di fare colazione, mi preparo i vestiti ed entro in bagno per farmi una doccia.
"In teoria, dopo mangiato, non potrei farla" penso, "Non posso uscire di casa senza prima essermi lavato".
Mi sfilo il pigiama e lo appoggio sul termosifone in acciaio mentre la biancheria la getto nella cesta del bucato, entro in doccia e comincio ad insaponarmi.
"Remember those walls I built
Well, baby, they're tumbling down
And they didn't even put up a fight
They didn't even make a sound..." comincio a cantare mentre mi lavo i capelli, mentre massaggio il mio capo. Risciacquo il tutto ed esco dalla doccia, indosso un accappatoio e mi dirigo verso lo specchio sopra il lavandino.
"Ho delle occhiaie mostruose" dico toccandole.
Getto a terra l'accappatoio e comincio ad asciugarmi con un asciugamano semplice; una volta finito indosso i miei boxer bianchi e jeans chiari, una maglietta candida ed immacolata e delle converse rosse. Esco dal bagno e vado a gettarmi sul mio letto con la delicatezza di un ippopotamo, accendo il cellulare e mi scatto un selfie.
"Non vengo mai bene nelle fotografie, non so se pensare di essere davvero brutto o no". Provo a scattarne un'altra e finalmente riesco ad apparire 'carino', la posto su Instagram e spengo nuovamente il cellulare per poi incrociare le mani sul mio petto come si fa di solito con i defunti.
"Ok, sono pronto. Il problema è che non so dove andare" comincio a ridere da solo, "Secondo me ho bisogno di un neurologo" mi alzo e indosso il mio giubbotto.
Esco di casa e vado al Game Stop vicino casa.

Una volta entrato nel negozio mi dirigo direttamente al reparto videogiochi.
"Oh, questo qui è il preferito di Jimin! L'ha sempre desiderato..." lo afferro e mi dirigo alla cassa.
"Allora fanno ₩80.220" mi dice il cassiere, ha un'aria familiare.
"Ecco a lei" gli porgo i soldi, guardandolo poi meglio.
"Seojun?" mi guarda perplesso lui.
"Yoongi!" lui è un mio amico di infanzia, sono cresciuto con lui. Non avrei pensato di incontrarlo lì.
"Da quanto tempo, come va?" mi domanda.
"Tutto bene. Stavo comprando questo videogioco per un mio amico".
"Quindi mi hai rimpiazzato" fa una faccia triste per poi scoppiare a ridere.
"Ma su dai, non potrei mai rimpiazzarti. Abbiamo passati interi pomeriggi infantili assieme".
"Dovremmo incontrarci qualche volta, sai?" inserisce il videogioco nella busta.
"Esattamente, ti do il mio numero?" glie lo scrivo su un pezzo di carta.
"Grazie mille, Seo".
"Comunque ti ho lasciato i soldi sulla cassa".
"Tranquillo, offre la casa" mi fa un occhiolino, "ora scusami ma mi cercano alcuni clienti. Ciao Seo!".
"Ciao Yoon-Yoo!" lo saluto afferrando la busta con il videogioco al suo interno a vado via.
Torno a casa preparando il pranzo, per poi aspettare il momento di uscire di casa.

WE WERE SIMPLE FRIENDS. [pjm;]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora