***Jimin, rosso dalla rabbia, se ne va da questa casa colmo di rabbia. Io, a terra, piango incessamente tenendo il mio volto tra le mie mani per via di quel caos accaduto qualche momento prima***
POV: JIMIN
Torno a casa ancora distrutto e nervoso, chiudo la porta violentemente e mi getto sul divano.
"Che vada a fanculo" urlo anche se nessuno mi sente.
Afferro il mio cellulare e chiamo Jungkook chiedendogli di incontrarci, a casa, stasera.
"Jim, dimmi".
"Kook, stasera se vuoi ho casa libera. Porta qualcosa da mangiare e qualche ragazza".
"No, ragazze no. Sai che sono fidanzato".
"Ci divertiamo un po', dai".
"No, sono fedele. Sapremo divertirci anche da soli".
Faccio una risatina.
"Park, a me basta solo passare una serata diversa con te. Se hai intenzione di fare altro e di 'usarmi' ti consiglio di chiedere a qualcun'altro" sta per staccare la chiamata.
"No no!" lo fermo, "O-ok, ci vediamo stasera a casa mia alle 9:10 PM. Devo raccontarti delle cose".
"Ok, a dopo Jimin!".
"A dopo, Kook" chiudo la telefonata e getto il cellulare sul tavolino davanti al sofà, appoggiandomi su un cuscino e cadendo in una lunga pennichella.
Mi risveglio verso le 7:47 PM, frastornato e confuso, mi alzo dal divano e accendo il cellulare per controllare eventuali nuovi messaggi. Ne trovo solo uno, da parte di Jennie, che dice 'Ti sei comportato male con Seojun'. Me lo rimetto in tasca ed esco di casa, dirigendomi in un pub per ordinare i panini; carne, bacon e patatine fritte per me mentre pollo e insalata per Jungkook."Da mangiare qui o da asporto?" mi chiede il cassiere.
"In realtà vorrei ordinare a domicilio" sorrido.
"E tu sei venuto fino a qui? Potevi semplicemente chiamare" si sposta un ciuffo di capelli neri.
"N-non avevo il numero" torturo le mie mani.
"Ecco a te" mi passa un biglietto.
"G-grazie" rimango a fissarlo.
"Allora, come li vuoi i panini?" mi domanda facendosi vento con un cappello. In quel locale faceva abbastanza caldo, o forse era solo l'impressione.
"Li vorrei..." dico i rispettivi panini.
"Perfetto, li vorresti a casa tua entro le...?".
"9:15 PM, aspetto un amico".
Il cassiere mi guarda con un sorriso, "Saranno a casa tua per quell'orario".
Vado via salutando.
All'esterno della paninoteca apro il bigliettino dato dal cassiere:Call me
010-5117-6065Strappo il pezzo di carta e lo getto in un contenitore dei rifiuti, continuando a camminare con la testa calata a guardare il marciapiede.
Ho già troppi problemi per la testa, non può aggiungersi anche quel ragazzo alla lista. Continuo a camminare non prestando attenzione al percorso, andando a scontrarmi contro una ragazza.
"Oh, scusa" gridiamo assieme, io continuo a tenere la testa abbassata.
"Jimin?" mi dice lei.
Alzo la testa e la noto, "Lisa?".
Noto Lisa contrarre il viso per poi girarmi attorno e proseguire per la sua strada, faccio lo stesso anche io.
Che cazzo sta succedendo? Tutto ciò che non vorrei accadesse...accade. Il ragazzo che mi da il suo numero, mi scontro con Lisa, ci manca solo che io veda Seojun.
Torno a casa osservando sempre il marciapiede, "Per fortuna non l'ho incontrato" tiro un sospiro di sollievo, entro nella dimora e mi dirigo alla postazione computer per scaricare delle puntate di qualche serie TV.
"Stasera guarderemo Saimdang: the Herstory" dico tutto compiaciuto, clicco sulla scritta Download e attendo il caricamento. Una volta finito afferro dei vestiti casalinghi e mi chiudo in bagno: indosso un pantalone in tuta nero con una maglia bianca sopra e al piede converse nere, outfit molto semplice. Mi spruzzo un po' di profumo, mi pettino i capelli ed apro la porta sedendomi poi sul sofà attendendo l'arrivo di Kook. È proprio in questo momento in cui mi accorgo della mancanza di qualcuno, di sentire un vuoto, avvolgendomi nelle mie lacrime saline. La mente mi si offusca ancora di più, penso ancora a quanto abbia fatto soffrire lui e quanto abbia fatto soffrire me stesso. Afferro un fazzoletto dalla scatola posto sul tavolino, mi asciugo le guance e mi soffio il naso di conseguenza. Sposto una ciocca di capelli arancioni con l'indice ed il medio destri, tiro su l'aria con il naso e stringo forte gli occhi. Seojun mi manca tantissimo; ho sbagliato a svolgere determinate azioni con lui, ho sbagliato a gettarlo a terra arrivando quasi a picchiarlo, ho sbagliato ad urlargli contro, ho sbagliato a lasciarmi andare con Lisa.
Sento bussare la porta, con gli occhi ancora rossi mi alzo dal divano e vado ad aprire.
"Giovanotto..." è Ha-Neul, la mia vicina di casa quasi settantenne, "...potresti prestarmi dello zucchero? Vorrei cucinare una torta ma mi manca l'ingrediente".
"C-certo signora" le offro lo scatolo con tanta freddezza, "Ecco a lei" sto per chiudere la porta quando sento una persona urlare.
"Aspetta, io sono qui!" sbuca Jungkook da dietro Ha-Neul, lo faccio entrare in casa. Pochi minuti dopo arrivano anche i panini, consegnati dal ragazzo che qualche ora prima era dietro la cassa.
"Finalmente si mangia" Jungkook si strofina i palmi delle mani.
"Sì, certo. Comunque devo parlarti" c sediamo attorno al tavolo e cominciamo ad addentare.
"Dimmi pure" dice con la bocca stracolma.
"Ti ricordi la domanda che ti chiesi qualche giorno fa dove ti chiedevo se ero effemminato? Ecco, c'è un motivo".
"Dimmelo".
"Diciamo che ho provato qualcosa per Seojun, anzi penso di provare ancora qualcosa per lui".
"Ma che cosa carina!" fortunatamente ha reagito in maniera positiva.
"C-c'è stato anche un bacio tra noi due, forse anche più di uno".
"E...?".
"E nulla. Diciamo che ho tradito la sua fiducia facendolo quasi con la bruna, lui si è adirato ed io sono arrivato a tanto così da tirargli un destro".
"Chi pensi possa essere la tua anima gemella tra Seojun e Lisa?".
"Non so neanche se voglia trovarla".
"Jimin...cosa hai provato quando hai baciato Seojun?".
"Kook, per me è molto difficile dirti queste cose ma mi sono sentito in un altro mondo. È stato bellissimo".
"Pensi di essere omosessuale?".
"No, cioè...forse".
"Se pure lo fossi, che problema c'è?! Seojun ama te e tu ami lui, siete nati per stare assieme".
"Non penso che lui mi ami ancora".
Continuiamo a parlare per tutta la serata, non riuscendo a vedere neanche la serie tv. Jungkook va via ed io comincio a prepararmi il pigiama per andare a letto.Entro in doccia e comincio a lavarmi, con acqua bollente, insaponandomi per bene e risciacquando. Esco chiudendomi la porta scorrevole in vetro alle mie spalle, mi metto un accappatoio e comincio ad asciugarmi il corpo con un asciugamano apposita e i capelli con un phon. Indosso il mio pigiama ed esco, gettandomi di peso sul letto. Guardo l'orario, mezzanotte.
Rimango per un'oretta fermo, fisso ad osservare il soffitto senza riuscire ad addormentarmi. Mi giro sul fianco e noto il letto di Seojun ovviamente vuoto, mi rimetto in posizione dritta e comincio ad immaginare delle scene che sono state nascoste per troppo tempo nella mia mente.
La mia mano comincia a scendere, la inserisco nel mio intimo e inizio a massaggiare il membro fino a farlo ereggere. Sorrido, mi abbasso i boxer facendo uscire l'erezione. La afferro con la mano destra e la tiro andando da su a giù, all'inizio adagio, mentre con la sinistra mi accarezzo la zona inguinale. Sussurro parole incomprensibili con la bocca mentre comincio a muovere più velocemente la mano destra, continuando così per una ventina di minuti. Contraggo la pancia e sollevo la schiena creando una grossa fessura tra il mio corpo ed il letto, il movimento manuale ormai ha raggiunto grosse velocità. Mordo il labbro, vedo il mio petto gonfiarsi a dismisura. Finalmente vengo, allontano le mie mani e le appoggio vicino ai miei fianchi, urlo dal piacere.
"S...S...Se..." dico con un filo di voce mentre continuo a veder fuoriuscire il seminale. Mi pulisco con un fazzoletto trovato sul comodino e mi ricopro con l'intimo e con il pigiama.
Ho pensato solo a lui, penso solo a lui, mi manca da morire.
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WE WERE SIMPLE FRIENDS. [pjm;]
FanfictionSeojun, un ragazzo di 24 anni innamorato del suo migliore amico Jimin. I due si sono conosciuti al primo anno d'università, frequentando gli stessi corsi avevano molte opportunità per incontrarsi e fermarsi a chiacchierare. Lui non è mai riuscito a...