***Ho proprio Jimin davanti, non riesco a non guardarlo. È così bello... Vorrei toccare quei suoi capelli biondi, accarezzare quel suo bel viso e quel suo bel corpo, vorrei baciare quelle labbra gonfie, vorrei poter confessargli ciò che provo per lui...***
"Cosa ordinano questi novellini?" si avvicina a noi un cameriere.
"Io prendo un Carita Flip" chiede subito Jennie.
"Per me un Grasshopper va bene" dico imbarazzato.
"Per noi un Tequila" ormai Hikari e Jungkook vivono in un solo corpo.
Jimin ed Hanna si guardano negli occhi, io distolgo lo sguardo per non vederli.
"Gara?" pronuncia Hanna velocemente.
"E gara sia!" urla Jimin battendo i pugni sul tavolo.
"Porta venti Whiskey alla fragola...formato maxi" Hanna lancia un'occhiata a Jimin in segno di sfida, "Vedremo chi ne berrà dieci nel minor tempo possibile".
"Non cominciate a fare gli immaturi voi due" sbuffo, "e poi Jimin, ricorda che dopo devi riportarci tutti a casa" comincio ad adirarmi.
"Tranquillo, vi accompagno io" dice Jungkook mostrandomi le chiavi dell'auto, "E poi perchè gli parli così? Non sei mica il suo fidanzato...". Hikari mi guarda.
"Guarda, preferisco non parlare" faccio spallucce.
"Vicino alle bibite gradite degli snack?" Ci chiede il cameriere, tutti ci guardiamo.
"Sì!" urliamo, vedendolo voltare le spalle e andare via.
"Seojun, puoi venire un attimo con me?" Hikari mi afferra per un braccio e mi porta quasi all'uscita.
"Non rubarmi la fidanzata eh" mi dice Jungkook seguito da risatine."M-mica ti hanno offeso le parole di Kookie?" mi domanda con le lacrime agli occhi.
"Ma ti pare?!" dico ironicamente.
"Beh, Kookie non sa cosa provi per Jimin" mi dice come se volesse un mio perdono.
"Ma lo so, tranquilla non mi ha offeso" la tranquillizzo.
"Sicuro? Torniamo al tavolo?".
"Sì, sono sicuro" mi avvio verso il tavolo quando noto che Hanna sta parlando con la nuova ragazza.
"Qui si stringono amicizie" dico sedendomi.
"Ci stiamo raccontando un po' per conoscerci meglio" mi spiega Hanna, "Lei è nata in Nuova Zelanda ed ha 23 anni".
Noto che Jennie passa un qualcosa ad Hanna.
"Ragazzi ma, Jimin?" allarmo tutti vedendo il suo posto vuoto.
"È lì." Indica Jungkook.C'è Jimin che parla con una ragazza. Ella ha dei capelli alla spalla castani con la frangia, è vestita in modo molto sensuale: ha un top blu e nero col collo alto, uno shorts nero e delle scarpe col tacco alto. I due si scambiano carezze e sguardi ammiccanti, la ragazza gli sposta i capelli biondi dagli occhi. Come mi sono sentito in quel momento? Male. Una fitta al petto mi ha assalito, il cuore a pezzi. Mi sono alzato dal tavolo e sono corso fuori il locale seguito da Hikari e Hanna, sento le lacrime creare solchi sui miei zigomi. Strofino gli occhi per attenuare il bruciore, asciugo le guance con il pollice e mi mordo le labbra bagnate. Sento chiudere la porta-finestra alle mie spalle, appoggio il mio volto tra i palmi delle mie mani. I singhiozzi assalgono il mio animo; non riesco a respirare, il petto si gonfia dall'affanno. Mordo ancora le labbra, mi graffio la faccia ed alzo il mio viso. Sento una mano appoggiata sulla spalla, mi volto di scatto.
"Seo, tutto bene?" mi domanda Hikari.
"Secondo te va tutto bene?!" le urlo con le lacrime che mi scendevano dagli occhi.
"Ma che domande fai?" dice Hanna dando gomitate ad Hikari.
"Purtroppo cosa posso farci?! Sono una persona debole, non riesco a capire che lui non ama me" continuo ad urlare.
Le due ragazze mi guardano serie, Hanna cerca di dirmi qualcosa ma si rimangia subito tutto.
"Dimmi" le dico.
"No, nulla. Penso solo che dovresti provare a dichiararti, magari cogli l'attimo giusto".
"E quale dovrebbe essere l'attimo giusto?".
"Ma che ne so io..." urla.
"Certo che sei di vero aiuto..." Hikari le mette una mano sulla spalla.
"Non fa niente, tranquilla" dico in modo cauto ad Hikari.
Jungkook ci raggiunge per dirci di ritornare al tavolo, il cameriere ha servito tutto.
"Arriviamo subito" parla la sua ragazza, "Fai un grosso respiro e fatti coraggio" mi asciuga le lacrime con i due pollici.Io, Hanna ed Hikari rientriamo nella discoteca e ci dirigiamo verso il nostro tavolo. Vedo che Jimin ha smesso di parlare con quella ragazza dai capelli castani; noto che ha un sorriso stampato in viso, mette in mostra quasi tutti i denti. Adoro quando ride ma questa volta, il contesto, non mi rende felice.
"A quanto pare non tutti sono tristi" dico sedendomi al tavolo.
"Ma cosa è successo? Ti ho visto uscire di colpo dal locale" mi risponde Jimin, "Ero lì a parlare con Lisa quando te ne sei andato".
"Lisa?" alzo il sopracciglio.
"Sì, un'amica di Jennie, lei e Jungkook mi hanno consigliato di parlarle. Comunque...Hanna, sei pronta per questa sfida?".
"Sono pronta!".
I due hanno cominciato a bere i dieci bicchieri di Whiskey alla fragola.
"Andateci piano" consiglia Hikari mentre io, Jennie e Jungkook li guardiamo con aria confusa."Ragazzi, finitela" comincio ad urlare dopo che Jimin ed Hanna hanno bevuto più di venti bicchieri a testa.
"Ragazzi veramente, basta" mi supporta Hikari.
"Ok, la smettiamo. Hey tu, vieni qui con me" Hanna afferra per il braccio la neo-zelandese e la porta in pista ballando con lei in modo sensuale. Jennie posta davanti si lascia accarezzare l'addome dall'altra; i capelli di Hanna vengono spostati con delicatezza dalla sua 'partner di pista', i bacini delle due ragazze cominciano ad ondeggiare, la mano della mia migliore amica scende sempre più giù.
"Ragazzi io n-non mi sento bene" Jimin rovina l'atmosfera.
"Torniamo tutti a casa" Jungkook prende le chiavi dell'auto, "Seojun, accompagna Jimin in auto".
Appoggio il braccio del mio amato sulle mie spalle, il calore che emana mi trapassa tutto il corpo.Arriviamo tutti all'auto, salutiamo Jennie e ci accomodiamo tutti. 'Sta volta i posti sono diversi: Hikari e Jungkook davanti mentre Io, Jimin ed Hanna dietro.
"Come ti senti tu?" domanda Hikari ad Hanna.
"Io bene, sono solo un po' perplessa" le risponde.
"E perché?" chiedo.
"Jennie mi ha dato il suo numero, me l'ha scritto su un fogliettino e me l'ha passato. Dovrei scriverle?".
Ecco che cosa le aveva passato, avevo notato il movimento.
"Cosa vorresti fare tu?" dico.
"Non saprei...non vorrei che avesse capito altro".
"Altro?" Hikari ritira la faccia.
"Penso voglia essere più che mia amica".
"Hanna smettila di farti questi pensieri, non sei in un film" le urlo.
"HEY!" urla più di me.
"Oh no, ora ricominciano" dice Jimin con un filo di voce.
Io e Hanna mettiamo il broncio incrociando entrambi le braccia, non ci guardiamo neanche negli occhi.
"Seojun e Jimin, siete arrivati a destinazione" scherza Jungkook.
Aiuto Jimin ad uscire dall'auto salutando tutti, entriamo in casa e lo faccio accomodare sul divano."Vuoi qualcosa Jimin?" mi siedo accanto a lui.
"No grazie, sto bene".
"Non stai bene...dovresti mangiare qualcosa".
"Cioè?".
"Del pane, dei crecker..." alzo gli occhi al cielo.
"Non voglio nulla".
"...Oook" dico alzandomi.
"No!" Jimin mi afferra per un braccio, "Non andartene via, voglio stare con te".
Mi giro di scatto, chiudo gli occhi lentamente e mi mordo il labbro inferiore. Sento il petto andare in fiamme, ho la tachicardia e sto cominciando a sudare.
"N-non mi ha mai detto queste cose, non ha mai cercato la mia compagnia" penso riaprendo gli occhi.
Jimin comincia ad accarezzarmi il braccio delicatamente, avvicina le sue labbra alla mia mano.
"Cosa devo fare?" penso nuovamente fino a che non ritiro di colpo il mio braccio staccandolo dalle sue mani, "Cosa mi succede?" ripeto continuamente nella mia testa.Mi rinchiudo in camera lasciandolo solo sul sofà, mi distendo sul letto senza però prender sonno.
"Che cosa gli è preso? Non si è mai comportato così. Aspettavo da moltissimo tempo questo momento ma non mi sono sentito pronto. Amo tantissimo Jimin, potrei morire per lui ma ho avuto paura di agire. Sono una merda".Chiudo gli occhi sperando di cadere in un sonno profondo, ma purtroppo non viviamo nelle favole.
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WE WERE SIMPLE FRIENDS. [pjm;]
FanfictionSeojun, un ragazzo di 24 anni innamorato del suo migliore amico Jimin. I due si sono conosciuti al primo anno d'università, frequentando gli stessi corsi avevano molte opportunità per incontrarsi e fermarsi a chiacchierare. Lui non è mai riuscito a...