::2::

117 5 2
                                    


I can't sleep 'cause my mind keeps racing
My chest hurts 'cause my heart keeps breaking
I'm so numb and I can't stop shaking
And we all fall down

Vedo la stanza girare intorno a me, lentamente.
È tutto sfocato, poi opaco. I rumori sono ovattati.
Tutto ciò che mi circonda va a rallentatore, forse anche le lancette dell'orologio appeso alla parete che scandiscono il tempo che ci separa.
Tic tac, tic tac
Una forte luce mi fa chiudere gli occhi. Le urla di mia madre sono sempre meno udibili...

Mi sveglio di soprassalto. Ho la fronte sudata e la gola secca. Il battito è accelerato.
Anche questa notte gli incubi tornano a farmi visita.
Mi passo una mano sulla fronte e decido di andarmi a lavare il viso affinchè possa calmarmi.

So per certo di essere sola in casa poiché è domenica pomeriggio e i miei saranno già andati da lui.
Posso fare tutto con calma.

Raggiungo la cucina e inizio a rovistare alla ricerca di biscotti, ignorando un piatto sul bancone affiancato da un post-it lasciato da mia madre con la scritta "qua c'è un po' di pasta. Il pollo è in microonde."

Trovato il pacco, mi stendo sul divano e inizio a leggere i messaggi lasciati da Ruby la sera prima. Forse dovrei rispondere.
Forse.

Controvoglia digito il suo numero sulla tastiera e aspetto vari squilli. Quando sto per staccare lei risponde e subito la sua voce squillante arriva alle mie orecchie, facendo increspare le mie labbra in un sorriso.

Ruby è sempre stata al mio fianco e non posso che esserle grata di ciò.
Ha imparato ad avere a che fare col mio carattere e non si fa grossi problemi ormai. Siamo gli opposti, non solo fisicamente, perciò litighiamo anche più del dovuto. Il nostro rapporto è strano, ma mi piace così. Va bene.

Mi racconta di quanto fosse preoccupata per me ieri, visto che non le avevo accennato altro se non che andavo a una festa.
La sua premura l'ho sempre apprezzata, davvero. Mi fa sentire di valere qualcosa per lei. Tuttavia so il perchè lo fa, e mi si stringe il cuore.

Poi pronuncia quattro semplici parole: "pronta per il compito?"

Quasi non mi soffoco con il biscotto che sto mangiando.

Merda.

Il compito di chimica, il primo del quadrimestre. E io come sempre non sono preparata.

Riattacco quindi velocemente, cercando di assimilare almeno qualche concetto fondamentale in queste poche ore che rimangono prima che inizino le lezioni, domani.

Dopo circa due ore di studio, chiudo il libro soddisfatta.
Mi deve andare bene. Altrimenti sono guai per me.

Sento girare le chiavi nella serratura e la porta di casa si apre, rivelando dietro di essa il viso di mia madre.
Era una bella donna in passato.
Lo è ancora, certo, ma i segni del tempo e degli accaduti l'hanno temprata. Ha due occhiaie violacee ed ha perso molti kili.
Mi sento in un certo senso colpevole di averle portato via la freschezza e la serenità che facevano parte di lei.

Le sorrido, andandole incontro. Lei ricambia dolcemente, ma posso notare dai suoi occhi che è provata.

"Come sei tornata a casa questa notte?" mi domanda, sedendosi.

Sento la porta chiudersi e mio padre entra in casa, con delle buste in mano.
Continuo ad osservare i suoi movimenti e poi mi volto verso mia madre, ancora in attesa di risposta.
Mi torna in mente l'azzurro di quegli occhi.

"Il fratello di Ruby mi ha accompagnata." Mento.

Mio padre mi guarda contrariato ma so che è solo apprensione quella che prova adesso.
Lo noto subito e così gli schiocco un bacio sulla guancia, per poi tornare in camera mia.

Passa un'altra ora e la voce di mia madre echeggia in tutta la casa, chiamandomi per la cena.
Al mio solito mi alzo con lentezza e mi dirigo verso le scale, irrigidendomi quando sento i miei genitori parlare di me.

"Pensi che sia meglio lasciarla così? Dio solo sa cosa potrebbe accaderle in quelle feste. Non segue neanche gli orari che le diamo ormai." La voce di mia mamma è tremolante.

"Non sto dicendo questo" ribatte mio padre sospirando.
"Però reagisce così al dolore, credo. In questo periodo, soprattutto, non voglio forzare le cose. È difficile per tutti quanti." continua.

Provo un senso di rabbia.
Parlano come se fossi miseramente sul punto di scoppiare.
Come se fossi sempre la stessa di qualche anno fa.

Sbagliano. Non ho più motivi per scappare da tutto questo.
L'unica soluzione è affrontarlo.

Torno in camera mia.
Mi è passata la fame.

//
Ciao a tutte, ecco un nuovo capitolo. So che i dialoghi e le parole della protagonista non sono ancora chiari, ma pian piano tutto sarà più comprensibile.
Spero vi piaccia xx

Alaska |lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora