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What's done is done
Oh you can't reverse the bullet from a gun
When you're forgiving but you can't forget
Feels like you're drowning but you still got breath

Luke's pov

Cerco di regolarizzare il respiro mentre i miei occhi vagano per tutto il salone, trovandolo però vuoto.

Faccio qualche passo svogliatamente, dirigendomi verso le altre stanze di quella casa che conosco fin troppo bene, alla ricerca del principale motivo per cui sono venuto qui.

Trattengo un ghigno quando l'odore di erba - che riconoscerei anche a km di distanza - giunge alle mie narici e sento già i miei nervi stendersi, consapevole di cosa mi aspetterà nelle prossime ore.

Quando varco la soglia del bagno, non mi sorprendo di trovare una nube densa di fumo che avvolge l'intera stanza, costringendomi ad assottigliare gli occhi per vedere meglio chi ho davanti.

"Sei sempre più bello, Hemmings."

Anche con tutto questo fumo che ostacola la mia vista, riesco a notare i suoi occhi nocciola che guardano affamati ogni centimetro del mio corpo.
Ignoro il suo complimento, incentrando l'attenzione su tutta la roba poggiata sul bancone in marmo bianco del lavandino.

Tabacco, delle bustine piene di marijuana e resti di polvere bianca che sono sfuggiti alla riga fatta precedentemente.

"Non vieni a farmi compagnia?" Il suo sorriso malizioso accompagna la domanda, mentre passa una mano fra i capelli - un tempo molto più lunghi.

Mi limito a ricambiare il sorrisetto, iniziando a togliere le scarpe.
Ogni mio gesto viene seguito con voracità dal suo sguardo: lentamente mi spoglio di ogni indumento, fino a rimanere nudo di fronte alla ragazza che mi sta squadrando da capo a piedi, leccandosi le labbra.

Mi immergo nella vasca piena d'acqua calda e schiuma, rilasciando un verso di piacere silenzioso non appena la mia pelle entra in contatto con quel calore.

La bionda al mio fianco ne approfitta subito e si avvicina, cominciando a toccarmi i capelli. "Cosa ti porta da queste parti?"

Il suo petto si pressa contro il mio per poggiare la canna fra le mie labbra, mentre l'acqua ricopre i nostri corpi nudi.

Faccio un lungo tiro, osservando il fumo che si dissolve nell'aria in una specie di triste danza.
"Volevo sapere come stai." mento.

Una risata divertita lascia la sua bocca, perché anche lei sa il motivo per cui sono venuto qua.

"Non passavi da molto. Iniziavano a mancarmi i tuoi baci," sussurra al mio orecchio, pressando le sue labbra sul mio collo, "il tuo profumo, il tuo corpo."
Traccia con la punta del dito le linee dei miei addominali definiti, puntando la mano sempre più in basso con uno sguardo seducente in viso - che tempo fa mi avrebbe mandato fuori di testa - ma che ora mi appare insignificante.

Aspiro ancora dalla canna, buttando la testa all'indietro non appena sento una sensazione di calma invadermi la testa.

La bionda si siede a cavalcioni su di me, esponendo il suo seno ai miei occhi, ed inizia a massaggiarmi le spalle tese.
Piccole goccioline d'acqua percorrono la traiettoria delle forme del suo corpo fino a scorrere via velocemente.

Osservo la linea del suo collo, il colorito pallido, le clavicole un po' più sporgenti dell'ultima volta in cui l'ho vista nuda.

Avvicino il suo volto al mio con un gesto brusco, sentendola rilasciare un sospiro pieno di eccitazione.

Alaska |lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora