::12::

87 5 4
                                    

Chasing it tonight,
Doubts are running 'round her head
He's waiting, hides behind a cigarette
Heart is beating loud, and she doesn't want it to stop

"Giuro che se non la smetti ti lancio una sedia." ringhio con le mani strette in due pugni, sbuffi che escono dalla mia bocca.

Ruby, anzichè cessare le risate, scoppia a ridere ancora più forte tenendosi le braccia sullo stomaco.
La trucido con uno sguardo, ormai completamente rossa per l'imbarazzo.

"I-io...non posso crederci! La tua faccia non appena hai visto che si trattava di cannella-" non riesce a parlare ancora che subito il riso torna a contagiarla.

Che umiliazione. Non so perchè io abbia reagito così in quel momento, ma il dialogo fra Luke e quella cameriera mi dava il voltastomaco e questa è l'unica cosa certa.
Quindi, ho trovato la scusa più banale per mettere a tacere quei due.
Non ho tenuto conto, però, che il primo nome sul menù dei dolci era proprio uno alla cannella.
Ed io odio profondamente quella spezia.

"La gelosia ti rende cieca, vero?" mi canzona la mia amica, che ora sta sdraiata sul mio letto mentre mi osserva.

"Gelosa? Ma non dire sciocchezze. Di un tipo come Luke, per di più." ribatto a bassa voce, giocando con le punte dei miei capelli.

"Al di là del fatto che rimane uno stronzo," pronuncia solennemente con autorevolezza in volto "non puoi negare che sia un gran bel manzo."

Ridacchio per il termine che ha usato, consapevole che non esiste rimedio per recuperare la mente malata della mia amica.

"Hey" alzo le mani in difesa, "Non dico il contrario, ma di certo non provo gelosia nei suoi confronti. Lo conosco quanto basta per sapere che è meglio non avere a che fare con lui."

Borbottando, si alza dal letto in cui prima giaceva e inizia a frugare fra le mie cose come di consueto, ormai.

"Ti ricordo che sarà presente alla festa di Ashton e non puoi evitarlo." enuncia e, con in mano un mio top trovato in mezzo all'ammasso nell'armadio, emette un urletto soffocato.
"Me lo presterai, non è vero?"

Quel nome fa scattare in me una lampadina.
Le strappo dalle mani l'indumento e la costringo a sedersi.

"A proposito di lui, vorresti darmi delle spiegazioni?" sbotto con un sorrisetto indiscreto e uno sguardo accusatorio.

"Oh, non guardarmi così! Non c'è niente fra me ed Ashton, davvero." si limita a dire, ma vedendo la mia impazienza decide di raccontarmi i dettagli.

"Okay, okay. Alla festa di Katherine, quando tu e la versione umana dell'Himalaya siete andati via, ero abbastanza incazzata."

Nonostante la mia espressione accigliata, le faccio segno di proseguire.

"Così, diciamo...sono andata da lei intenzionata a chiarire i conti, ma quando le ho lanciato una delle ballerine di Kessidy Morgan, non l'ha presa tanto bene." dice abbassando lo sguardo sulle sue mani.
"Neanche Kessidy l'ha presa bene, ma sinceramente credo di averle fatto un favore gettando via quell'insulto alla moda che si ostina a portare ai piedi." si affretta ad aggiungere.

Notando la mia bocca spalancata a forma di 'O', continua a raccontare frettolosamente e ci capisco ben poco, se non che Ashton l'ha aiutata a scappare via di lì prima di essere assalita dall'ira funesta di Katherine.

Un'amicizia nata per caso, nel posto sbagliato, al momento giusto.

Proprio nel momento in cui mi decido a commentare la storia bizzarra della ragazza al mio fianco, uno squillo stridulo mi distoglie dalle mie intenzioni e con passo spedito mi dirigo verso il mobile su cui è poggiato il mio telefono.

Alaska |lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora