Cap 2

726 34 2
                                    

Riza si era svegliata con un dolore lancinante al fianco e l'odore del disinfettante nelle narici. Ci mise un attimo per capire di essere in ospedale. "E dire che sono uscita solo due settimane fa" pensò.
D'un tratto si ricordò del perché si trovasse lì: lei e gli altri erano stati mandati dal comandante Gruman in persona per quella missione e Roy voleva provare un po d'azione dopo essere rimasto nel buio totale per un tempo che a lui sembrò infinito.
Non aveva esitato un attimo a fare da scudo al suo superiore nonché segreto amante.
Riuscì solo a sentire un "Riza" strozzato prima di svenire,tra le sue braccia. Provò per un po' a sedersi ma questo le provocò ancora più dolore, che si estese a tutto il corpo. Sentì delle voci in corridoio: una era sicuramente di Roy, ma dell'altra non conosceva il proprietario anche se la reputava familiare. Ad un tratto la porta si aprì e un Roy dagli occhi di ghiaccio ( e già questo era preoccupante visto che lui era fuoco di nome e di fatto) e un'espressione di rabbia mista a preoccupazione malcelata entrò,insieme a un medico.
-Buongiorno generale, dottore- fece un cenno a entrambi ma solo il medico le rispose.
-Mia cara,non vorrai farmi abituare a trovarti sempre qui,spero-
Riza fece un debole sorriso, interrotto da una smorfia di dolore. Roy strinse ancora di più le braccia incrociate.
-Non sforzarti mia cara,i farmaci ci mettono un po' a fare effetto- Il tenente abbandonò l'idea di mettersi a sedere. Ad un tratto Roy parlò per la prima volta -ci scusa un momento,dottore?-L' espressione di frustrazione non mutò.
-Certo,ma non la faccia stancare troppo, generale.- Appena il dottore chiuse la porta,Roy sembrò esplodere. Tutte le preoccupazioni,la rabbia,il terrore di perderla salirono a galla in un rimprovero che la giovane non aveva mai ricevuto prima d'ora.
-Ti è dato di volta il cervello,per caso?? Avevi intenzione di ucciderti? Riza mi vuoi spiegare perché hai fatto quell'idiozia? Hai idea dell'inferno che ho passato questa notte,sapendo che tu eri qui,ferita, mentre io ero a casa per non destare degli stupidi sospetti su di noi?-
L'aveva chiamata per nome.
Riza si sentì morire.
Roy doveva essere davvero arrabbiato se la chiamava per nome in un luogo pubblico.
Si impose di restare calma,ma la sua voce tradiva una nota di rammarico.
-Signore, è mio preciso dovere proteggerla anche a costo della mia...
-Della tua vita?- La interruppe lui.
-Non ricordo quand'è che ti ho chiesto QUESTO- La ragazza trasalì per l'enfasi che aveva messo nell'ultima parola.
-Le ho promesso che l'avrei seguita fino all'inferno- disse lei con gli occhi bassi,quasi in un sussurro. Lui la fissò atterrito.
-Ci siamo già stati- Rispose con un tono di voce alto ma comunque più morbido. -E ho giurato a me stesso che non ti sarebbe successo più niente. Ma TU hai voluto fare l'eroe e ora mi ritrovo a prendere una decisione che non avrei mai voluto prendere.- D'un tratto si allontanò da lei e si avvicinò alla finestra. Riza notò che guardava fuori per non guardarla negli occhi.
-Che decisone?- si sentiva incredibilmente stanca,i farmaci iniziavano a fare effetto.
Roy non parlò subito.
Rifletté se quella fosse davvero la decisione giusta.
Ma la paura di perderla e la preoccupazione avevano preso il sopravvento sulla sua mente,di solito sempre lucida e attenta.
-Ti esonero dall'incarico di essere la mia assistente. D'ora in avanti lavorerai per il comandante supremo Grumman. - Si voltò per vedere la sua reazione ma Riza era ormai sprofondata nel sonno,il volto disteso e rilassato. Roy non resistette.
Le rimboccò le coperte prima di sfiorarle la fronte con un leggero bacio. Se ne andò in fretta, prima di cambiare idea. Doveva mantenere i suoi propositi,essere più ferreo con se stesso. Solo così sarebbe diventato al più presto comandante supremo.
Un angolo della sua mente,però, si domandava se la sua felicità con Riza non fosse un prezzo troppo alto per i suoi sogni.
In fin dei conti Riza era uno di loro.

Il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora