Cap 18

367 21 1
                                    

Sguardi fugaci, sospiri repressi, occhi perennemente stanchi, ma che continuavano a cercarsi ( più che altro era lui che fissava lei, sconsolato, mentre lei lo osservava meno palesemente, perché era pur sempre la silenziosa e discreta Riza).
Era questo quello che vedevano ogni giorno Havoch e gli altri.
Un generale sempre silenzioso e un tenente molto meno rigida di prima, come avesse perso ogni forza di volontà.

In realtà di forza di volontà ne aveva in abbondanza.
L'impulso di sorridere al suo generale, di rimproverarlo quando lo vedeva in corridoio invece che  in ufficio a lavorare, e di abbracciarlo quando lo vedeva esausto e sconsolato, era d'avvero grande.
Ma, sempre per il suo bene, non poteva continuare a mettersi sul suo cammino, distraendolo.

Quello con meno forza di volontà era lui.
Riusciva a resistere al pensiero di abbracciarla e baciarla da capo a piedi solo grazie alle visite al bar di Madame Christmas.
Erano lunghe notti passate a bere, scollandosi di dosso qualche "giovane fanciulla" ,come usava chiamarle lui per non offenderle, e sfogandosi con la sua madre adottiva per tutte le volte che aveva posato gli occhi sulla sua "Elizabeth" senza poterla toccare. Ormai le sue giornate si ripetevano in un giro tondo che non gli procurava altro che nausea: si svegliava da un sonno durato poco più di tre ore, ancora stordito per via dell'alcol;Riusciva miracolosamente a non arrivate in ritardo al quartier generale; lavorava ininterrottamente, tra gli sguardi attoniti dei suoi compagni; aspettava, trepidante, che il capitano facesse il suo ingresso in sala mensa; più sconsolato di prima, tornava a lavorare ininterrottamente; verso le 11 si avviava verso il bar e di lì, non sapeva come, arrivava magicamente a casa sua, dove vi si ritrovava ogni mattina.
Le giornate passavano così e, oltre al clima, anche i due ufficiali mantenevano rapporti sempre più freddi.

Fury sospirò, sconsolato.
-Perché sono così freddi? Insomma, si capisce fin troppo bene che si mancano. Ma allora perché si ostinano a restare separati?-
Il ragazzo e i suoi amici confabulavano ogni giorno sui loro due superiori, ma ogni volta non si trovavano mai d'accordo.
-Fury, tu sei giovane. Non hai passato quello che hanno passato loro. Hanno affrontato guai più grandi ma... questo è tutt'altro che un litigio.- Gli rispose Havoch.
In realtà, lui sapeva solo in parte delle notti passate a consolarsi a vicenda per gli incubi che avevano da quando la guerra di Ishval si era conclusa.
E di certo non conosceva il grande senso di colpa e di rimpianto che colpiva il generale ogni volta che accarezzava la schiena  sfigurata di Riza. Ma era venuto a conoscenza dei fatti che spinsero Hawkeye a puntare una pistola alla testa del suo amato colonnello. Perciò sapeva fino a che punto si amassero quei due.
-I nostri cari superiori pensano che la separazione sia la cosa migliore  l'uno per l'altro. Ok, hanno più gradi e bisogna rispettarli ma... si può essere più stupidi di cosi!?-
-Calmati Breeda, lamentandoci non risolveremo niente.-

I quattro, anzi, tutte le voci presenti in mensa, furono interrotte da un giovane soldato che era accorso, per dare una terribile notizia.

Il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora