Cap 9

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Riza si era sentita alquanto osservata,appena si era seduta al tavolo. Poteva chiaramente percepire un paio di occhi su di lei. Ma il giovane capitano si era imposta freddezza e distacco. E dopo tutto,era stato lui a dire che stava meglio senza di lei. I suoi pensieri furono interrotti dal suo sospiro...stanco? "Deve aver esagerato col lavoro" pensò,contrariata. "In fondo,che male c'è se gli dò un'occhiata anch'io?"pensò.
Quando incontrò i suoi occhi stanchi,però, la donna si lasciò andare a una smorfia malinconica,sempre con la sua solita compostezza. Se c'era una cosa che le stava mancando più di tutte, quella era lo sguardo deciso del suo generale. Quello sguardo completamente assente in quel momento,che lasciava spazio a due occhi scavati dal lavoro (ma forse anche da qualcos'altro),seri e tristi. Riza sentì le sue barriere crollare. Ma si sforzò di mantenere il solito tono cordiale,mentre lo salutava.

-Buonasera,generale-
-Buonasera,capitano. È...molto elegante sta sera-Roy non potè trattenersi dal farle un complimento. Ma non capì se fosse stato gradito dalla donna,così tornò a conversare con McKenzie. Dal canto suo,la soldatessa guardava Riza con aria di sfida quasi a dire "io riuscirò dove tu hai fallito". Si sentiva molto sicura di sé,quella sera. Aveva uno splendido vestito viola,che le arrivava poco sotto il ginocchio,ma molto morbido. Non aveva spalline,ma si era avvolta le spalle in uno scialle nero. Doveva essere necessariamente attraente quella sera,più del capitano.Però ammise a se stessa che quella donna aveva un potere incredibile sugli uomini. Bastava pensare a tutti gli ufficiali che la salutavano in mensa (cosa che mandava letteralmente in bestia il generale). Anche in quel momento, decine di ufficiali e non,guardavano Riza con ammirazione. Solo il suo team ne sembrava immune. Questo perché consideravano Riza un membro della famiglia (ma soprattutto perché temevano l'ira del loro generale). In effetti,però,quella sera Havoch sembrava parecchio preso da lei e la cosa non sfuggì al tenente.
-Come mai siete arrivati insieme voi due?-
Chiese maliziosa. Roy smise di mangiare, per ascoltare la conversazione.
-Io non sapevo dove si trovasse il locale e Jean si è offerto di portarmici- Rispose Riza, noncurante del tono usato.
-È stato un piacere accompagnarti. Era da tempo che non chiacchieravamo, noi due.- Havoch non volle guardare il generale. Se lo avesse fatto se la sarebbe data a gambe levate.
-Sà,capitano,anch'io sono stata accompagnata qui dal generale. Ed è stato molto rilassante,chiacchierare con lui,non è vero,generale?-
-Eh? Ah,si certo- Il resto della squadra guardava Riza pieni di aspettativa. Ma la donna,non dava segno di esserne scossa o anche solo,toccata. Allora Breda fece un segno ad Havoch e lui riprese
-Tenente,non pensa che questa tempura sia ottima?-Dicendolo,la imboccò con un pezzo di carne,le mani tremanti dalla furia che incombeva su di lui. Roy digrignò i denti,ma non disse una parola. Avrebbe fatto dopo,i conti con quell'imbecille. Dal canto suo,Riza rimase un attimo interdetta,ma rispose,tranquilla
-Si,é squisita,Jean- Un'altro colpo per Roy.
-Già,ma quella che prepara mia madre è molto meglio. Qualche giorno vi invito tutti a mangiare da me. Mamma ne sarà felice. Non cucina per me da quando mi sono diplomata- Disse McKenzie. -La cucina della mamma è sempre la migliore,ma anch'io faccio degli ottimi manicaretti. Da lei chi cucina meglio,capitano? Lei o sua madre?- Continuò,in un fiume di parole che Roy avrebbe voluto prosciugare. Lei non poteva sapere.
Gli altri continuavano a guardare Riza, con occhi preoccupati e rattristati.
-Mia madre è morta. Ma anch'io so fare dei buonissimi manicaretti.- Disse, con la sua solita calma.
-È verissimo! Io lo so,quando ero in ospedale portava sempre dell'ottimo riso al curry,decisamente meglio del cibo dell'ospedale.- Esclamò Havoch, per smorzare la tensione. Riza gliene fu profondamente grata e lo guardò sorridendo dolcemente. Un altro colpo per Roy,che però era anch'egli grato a Havoch. "E pensare che erano miei quegli sguardi".
Il piano,però,non procedeva bene,come speravano. Così i ragazzi dovettero improvvisare.
-Come si trova, capitano con il nuovo incarico?- Chiese Fallman.
-Molto bene. Il comandante è una persona fantastica- Non potè evitare di sorridere al pensiero di suo nonno.
-Quindi non vorrebbe tornare?- Azzardò Breda. Roy e Riza lo guardarono interdetti. Che razza di domanda era?
-Io... non dipende da me,lo sai. Ma mi trovo bene dove sto,ora. E poi, penso che se me ne sono andata,un motivo ci sarà. Quindi io lascerei le cose come stanno- Rispose,con un sorriso forzato.
-Un motivo c'è eccome,capitano- Roy non seppe trattenersi -lei ha disobbedito agli ordini e ha fatto di testa sua-
-Da quando salvarle la vita significa disobbedire agli ordini?- Riza ci mise molto per non essere troppo tagliente.
-Da quando gli ordini sono di restare dove ci si trova-
-E così che dimostra la sua gratitudine?-
-Tzs. Non le devo niente.- "Salvarmi la vita non ha senso,se tu non ci sei dentro" Pensò il generale.
-Allora mi scusi se la disturbo con la mia presenza,signore.-   Riza se ne andò sotto lo sguardo affranto dei suoi compagni,inseguita da Havoch. Roy avrebbe voluto urlare. Possibile che dovesse sempre ferirla?
Questo confermava il suo proposito di stare lontano da lei.
Quindi assunse la faccia più impassibile che aveva, e si calò nella parte del superiore offeso.
-Che sfrontata! Parlare così a un superiore. Quella donna dovrebbe ritornare in accademia- Cercò di sembrare più contrariato che potè, ma questo gli riusciva molto meglio con se stesso,che con lei.

Il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora