La folla, le luci, un palco. Solo questo mi serviva. Omar batté le bacchette e io, afferrando il microfono iniziai a cantare diversi brani dei Nickelback. Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dalla melodia degli strumenti. Allungai una mano verso il vuoto come per reclamare qualcuno e appena spostai lo sguardo la vidi. Unii le mani al microfono e mi accucciai davanti a lei. Eva mi guardava come assorta. Era immobile anche se tutti gli altri si muovevano scatenati. Sotto gli accordi di Stefano mi avvicinai a lei e le sfiorai il volto con le dita suscitando invidia alle altre ragazze. Appena sentii la batteria di Omar mi alzai e raggiunsi il mio posto. Afferrai l'asta del microfono e iniziai a scuoterla un po'. Quando la canzone terminò, mi avvicinai all'amplificatore e bevvi un sorso d'acqua.
Stefano mi raggiunse. « Possiamo fare solo un'altra canzone.»
Mi voltai fissandolo con la fronte corrucciata. Ero confuso. Deglutii l'acqua prima di parlare. «Ma che dici? Avevamo ancora tre pezzi!»
«Lo so, ma mi hanno detto che possiamo farne solo uno», mi rispose scazzato.
Fissai la folla e tra di loro vidi Eva. «Ho un'idea», dissi e dopo di che avvisai anche gli altri.
«Sei sicuro di voler fare quella?», chiese Ren cercando lo spartito.
«Sicurissimo!», sostenni e dopo di che tornai al centro del palco.
Presi il microfono in mano e picchiettai sopra per essere certo funzionasse.
«Buonasera Milano, come state?», gridai incitando la folla.
Qualcuno urlò dicendo di volermi sposare, qualcun altro che ero bellissimo, altri ancora che era Stefano ad esserlo.
«Grazie, anche voi siete bellissimi e amo ognuno di voi. Tuttavia, questa sera potremmo fare un solo altro pezzo», dissi e sentii un sacco di proteste sollevarsi tra il pubblico. «Tranquilli, ciò che importa è il vostro entusiasmo e noi lo sfrutteremo fino all'ultima nota di questa canzone che vorrei dedicare ad una ragazza...», dissi fissando Eva.
Vidi la sua amica dargli una gomitata e lei sgranare gli occhi.
«Non posso dire di chi si tratta per proteggere la sua identità, ma sono certo che sappia che mi riferisco a lei», dissi cercando di non dare troppa importanza alla ragazza bionda davanti a me.
Ren attaccò con il basso e fu subito seguito da Stefano. Afferrai l'asta del microfono e iniziai a cantare Gotta Be Somebody. Quella canzone era riferita a me, lo sapevo da sempre e sperai che quel qualcuno fosse la ragazza che mi stava fissando con un sorriso timido sul viso. Appena terminammo di cantare mi fiondai dietro alle quinte. Omar mi seguì. «Accidenti amico, è stato fantastico!», disse e io lo abbracciai dandogli una pacca sui pettorali. «Puoi dirlo forte!»
«Senti ma quella era la famosa "Bellissima Eva" di ieri sera?», chiese curioso.
«Oh si, era proprio lei», ammisi sedendomi.
Mi stiracchiai un po' e poi mi sedetti meglio. Omar si appoggiò con le mani sullo schienale della sua sedia. «Non vai da lei?», mi chiese.
«No, vedi andrò di la esattamente tra...», dissi fissando l'orologio, «... sette minuti.»
Omar mi guardò confuso. «Perché proprio sette?»
«E perché no?», risposi con un sorriso tirato.
Scoppiò a ridere scuotendo la testa. «Lascio stare, tanto non ti capirò mai.»
In quel momento Ren entrò dentro con l'aria trionfante. «Ehi ragazzi siamo stati grandi!», disse mentre si sfilava il basso.
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ASPETTAVO SOLO TE ( 3-The Lovers Series)
RomancePer Eva Roncati la vita è apparentemente bella e semplice grazie al suo fidanzato e alla sua migliore amica, con la quale, dopo la laurea triennale, decide di trasferirsi a Milano per terminare gli studi. Qui la sua vita si complica notevolmente gra...