Quella mattina mi ero risvegliata nel mio letto anche se non mi ricordavo come ci fossi arrivata. Mentre facevamo colazione Michela mi aveva detto che era stato Alex a portarmi a casa. Era proprio dolce Alex...
Con lui riuscivo a sentirmi importante, speciale e... amata.
Era sbagliato non sentire le stesse cose per il proprio fidanzato, eppure era la realtà.
Ero seduta al primo banco nell'attesa di iniziare la lezione di astronomia, quando Alex si precipitò di corsa accanto a me. Dietro di lui il professore.
«Accidenti, stavi per ritardare», sussurrai e lui mi sorrise, incantandomi.
Quanto era bello...
Il professore iniziò la lezione. «La costellazione del Cigno è una delle principali costellazioni estive. Assieme alla costellazione dell'Aquila e della Lira va a formare il cosiddetto "triangolo estivo". Come avrete già sicuramente intuito da molte altre mitologie del cielo, Zeus non portava molta fedeltà alla moglie Era», esplicò il professor Brignoni scatenando l'ilarità dell'intera classe.
Mi si strinse il cuore perché anche io mi sentivo un po' come Zeus, una traditrice. Si diceva che avesse tradito sua moglie circa 250 volte con donne sempre diverse e dalle sue unioni extraconiugali abbia avuto circa 500 figli. Io non ero certo ai suoi livelli, tuttavia non potevo dire di stare nel giusto.
«L'aspetto di Zeus non era molto piacevole e il suo carattere lo rendeva insopportabile quindi, per conquistare le ragazze che desiderava si trasformava in bellissimi animali per catturare la loro attenzione.»
Mi voltai e vidi Alex sorridere. Non poteva certo credere che forse io potevo paragonarmi a quell'essere ingiusto, tuttavia per me era così e questa convinzione mi contorse lo stomaco.
«Anche la leggenda del cigno narra di una scappatella di Zeus, il quale si invaghì della giovane Leda, moglie di Tindaro, il re di Sparta e dopo averla osservata a lungo mentre dormiva sulle sponde di un laghetto, vicino al monte Taigeto, le si presentò davanti come un bellissimo e candido cigno.
La fanciulla si svegliò e rimase stupita davanti a tanta bellezza, si avvicinò quindi all'animale. Quando la fanciulla gli fu abbastanza vicina Zeus prese nuovamente le sue sembianze e si unì a lei.»
Io ero Zeus, mentre Alex Leda. Lui vedeva me come il cigno, un animale dolce e bellissimo, ma potevo dire di esserlo davvero?
La lezione terminò e Alex mi sfiorò una mano. Alzai lo sguardo incrociando il suo. «Stasera hai impegni? Vorrei portarti in un posto», disse e io strinsi forte i denti.
«Alex, ti ho già detto che...»
«Per la ricerca, c'è un posto dove vorrei portarti per le stelle, ma dovremmo partire subito dopo le lezioni», precisò.
Spostai il peso da un piede all'altro, titubante, ma alla fine acconsentii.
«Quindi non lo sai dove ti porta?», verificò Michela mentre era seduta sul mio letto e io fissavo in accappatoio il mio armadio.
«No, ma dal momento che dobbiamo vedere il cielo, sicuramente saremo all'aperto, quindi io opterei per un bel maglioncino nero e jeans chiari, che dici?», chiesi mostrandoglieli.
«Si mi piacciono, scarpe?»
«Nike di tela nere», dissi e lei fu d'accordo.
Quando infilai la giacca bianca di camoscio e pelo, Alex bussò alla porta. Indossava dei jeans scuri, una maglia grigia chiara e la giacca di pelle sopra. Era davvero... appetibile.
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ASPETTAVO SOLO TE ( 3-The Lovers Series)
RomansPer Eva Roncati la vita è apparentemente bella e semplice grazie al suo fidanzato e alla sua migliore amica, con la quale, dopo la laurea triennale, decide di trasferirsi a Milano per terminare gli studi. Qui la sua vita si complica notevolmente gra...