37-EVA

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«Sei sicura di aver preso tutto?», mi chiese Michela.

«Si credo di non aver dimenticato nulla», mormorai fissando il trolley.

«Scusami, ma esattamente cosa dovresti farci con queste?», mi chiese Dario tirando fuori un paio di mutandine bianche particolarmente osé. Gliele strappai di mano facendogli la linguaccia e le riposi nella valigia.

«Mi raccomando, vedi di fare un sacco di video», si raccomandò la mia coinquilina dal momento che Stefano voleva vederli a tutti i costi e io annuii. «Certo, lo farò. Promesso.»

Entrambi mi sorrisero e in quel momento suonarono alla porta. «Okay, Alex è arrivato. Ciao ragazzi ci vediamo settimana prossima», li salutai e raggiunsi il mio ragazzo sull'uscio.

«Ciao piccola, pronta per andare?», domandò e io, tutta eccitata, lo seguii fuori.

Caricammo le valigie in auto e partimmo. Il concerto era a Roma e, per la seconda volta, ci sarei tornata con Alex. Saremmo stati via un intero weekend e io avevo intenzione di farlo impazzire per bene. Il viaggio fu tranquillo anche se per i miei gusti durò una vita. Avevamo affittato un appartamento sempre a Cipro, e appena entrati avevamo fatto l'amore. Stare con Alex era sempre diverso, sempre emozionante. Eravamo usciti e avevamo fatto un giro al Colosseo.

La sera del concerto ero in bagno a farmi bella. Indossavo una gonna di pelle, Dr Martens nere e top rosso. Mi ero stirata i capelli e li avevo acconciati in una mezza coda. Alex era al mio fianco mentre mi truccavo gli occhi di color oro. Indossava un paio di jeans stracciati, una Tshirt nera e le Nike. Al collo la sua catena.

«Sei stupendo», mormorai passandomi il mascara sulle ciglia.

Alex si spostò dietro di me. «No tu sei bellissima.»

Mi voltai verso di lui e lo baciai. Afferrai la sua mano e poco dopo ci dirigemmo verso lo Stadio. Stretti nei nostri piumini, aspettammo circa un paio d'ora prima di poter raggiungere il parterre. Erano circa le nove e trenta quando il gruppo fece il suo ingresso sul palco.

Iniziarono a cantare If today is your last Day e io vidi Alex emozionarsi. Mi teneva stretta a sé mentre la rock band si scatenava su canzoni nuove e vecchie. Quando cantarono quella del nostro primo bacio, Alex mi strinse ancora più forte e io mi voltai verso di lui per baciarlo.

«Questa canzone è bellissima, tuttavia mi piaceva di più quando me l'hai cantata tu», confessai e lui mi attirò a sé.

Il resto del concerto fu emozionante e bellissimo, purtroppo non potei dire lo stesso del suo termine.

Io ed Alex stavamo per lasciare la parterre quando sentii qualcuno afferrarmi.

«Ehi bella, dove te ne vai?», chiese un ragazzo visibilmente ubriaco. «Avanti, vieni qui, ti faccio divertire io!»

Indietreggiai. «Non toccarmi», mormorai mentre Alex stava ordinando una birra per sé e un acqua naturale per me.

Il ragazzo si avvicinò ancora di più, barcollando. «Avanti, splendore non voglio farti nulla... o meglio nulla che troverai sgradevole», sbiascicò sfiorandomi un fianco e io mi sentii spostare improvvisamente.

Alex era davanti a me e mi proteggeva col suo fisico imponente. «Che cazzo stai facendo alla mia ragazza?», tuonò avvicinando pericolosamente volto e petto al corpo del nemico.

«Scusa bello, non sapevo fosse occupata», disse questo spostandosi per fissarmi.

Alex si mosse a sua volta, coprendomi. «Non guardare lei, guarda me!», gridò e questo spostò i suoi occhi sul mio ragazzo.

ASPETTAVO SOLO TE ( 3-The Lovers Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora