Capitolo 9

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Io: sto bene
Era lui quello con un taglio profondo sulla pancia, non io.
Lui mi guardava e sbuffò, io lo guardavo, si arrese perché sapeva che tanto non avrei fatto come mi diceva lui.
Mi misi seduta.
Io: dobbiamo condividere questo ufficio
Yugyeom: lo so
Mi ero seduta al suo posto ovviamente, dietro la scrivania.
Io: iniziamo? Come vorresti che fosse il suo vestito? Hai qualche idea?

Yugyeom: inutile,puoi disegnare mille modelli,lei non sarà mai felice
Yugyeom prese la sua giacca e venne verso di me facendomi alzare per poi mettermela insieme alla sua enorme sciarpa.
Yugyeom: riposati oggi,iniziamo domani,senza mio padre. Domani parte,quindi possiamo lavorare tranquillamente

Io lo guardavo e annuii.
Mi guardava negli occhi e io sospirai abbassando lo sguardo e allontanandomi un po' da lui.
Mi dispiaceva un po' per lui, era costretto a sposare una donna di cui non era nemmeno innamorato.

**
Il giorno dopo andai nell'ufficio di Yugyeom e notai vicino alla scrivania due sedie, sorrisi subito e mi andai a sedere, lui non era ancora arrivato.
Aprii un cassetto per cercare dei fogli sui quali disegnare, spostai un po' di cose e una volta trovato li misi sulla scrivania.

Vidi Yugyeom entrare e mi sorrise venendo verso di me.
Yugyeom: Già sei all'opera? Oh bene,meno lavoro per me
Prese il computer
Yugyeom: dato che mio padre è partito devo fare il doppio del lavoro,incluso quello che faceva lui,quindi finiremo tardi

Io: oh, okay
Mi misi meglio e lo aiutai con quello che doveva fare lui, almeno finivamo prima e potevamo dedicarci al vestito.
Erano passate delle ore.
Io: vado a prendere dei caffè
Lui annuì e io mi alzai facendo quello che avevo detto.
Non c'era più nessuno.
Tornai in ufficio dopo poco.
Io: siamo rimasti solo noi
Gli diedi il caffè e mi rimisi seduta poggiando la testa sulla mano mentre lo guardavo. Però era proprio bello.

Yugyeom: vai a casa,finisco io
Scossi la testa e lui sbuffò.
Yugyeom: se ti senti male?
Io: se mi sentissi male per strada?
Yugyeom: aish! Sei proprio antipatica e testarda
Continuava a fare quello che stava facendo. A volte prendeva il caffè e beveva. Sospirò subito dandosi dei colpi sulla spalla.
Io: meglii avvertite Seulgi. Tu hai avvertito che tornerai tardi?
Yugyeom: sarò solo a casa

Io: dimenticavo
Lui si mise a ridere guardandomi, ma ero un pagliaccio? Rideva spesso per le cose che dicevo o facevo.
Sbuffai e gli diedi un colpo in testa, mi guardò male ma si avvicinò facendo lo stesso e mi misi a ridere io questa volta.
Io: mi hai fatto male
Finsi un broncio.

Lui mi prese in giro e una volta finito scendemmo di sotto per tornare a casa.
Stava piovendo veramente forte e quando ci fu un tuono mi avvicinai a Yugyeom, ormai sapeva che ne ero terrorizzata.
Yugyeom: questa non ci voleva

Mi prese la mano e corremmo verso la sua macchina entrando dentro subito dopo. E io che avevo ancora qualche decimo di febbre, il fatto che mi fossi inzuppata non aiutava.
Yugyeom: meglio andare direttamente a casa mia, ti va?
Io lo guardavo. Aveva sicuramente una camera degli ospiti. Annuii.

Sicuramente lo faceva perché non si ricordava dove abitavo. Che bella memoria che aveva.
Iniziò a guidare e poco dopo entrammo in un cancello che si aprì da solo. Il giardino era immenso e solo dopo pochi minuti arrivammo nella sua casa che era davvero enorme.
Io: wow

Scendemmo e andai verso la porta che aprì subito. Vidi che nell'entrata c'era un cesto pieno di ombrelli. Scendemmo le scale e alla mia sinistra c'erano i divani con un tavolino e sempre a sinistra appesa una televesione. a destra c'erano dei modellini di varie cose,tutti esposti insieme ai trofei delle gare vinte,con una "scatola" in vetro che li avvolgevano.

Yugyeom: seguimi
Andammo verso destra e notai un tavolino verso il muro pieno di foto. Mi fermai a guardarne una dove c'erano i genitori di Yugyeom e lui sorrideva,era davvero carino.
Yugyeom: qua c'è il bagno
Indicò una porta messa ai lati. Continuammo ad andare avanti ed entrammo dentro la cucina,era davvero bella. C'era un piccolo piano da lavoro dove c'erano i fornelli,dietro invece c'erano di frigoriferi e il lavandino.

Yugyeom: sopra ci sono le stanza
Uscimmo dalla cucina,non era una stanza,infatti non c'era la porta. Vidi delle scale e salimmo di sopra. Iniziò a camminare e la porta si aprì da sola.
Yugyeom: questa è la mia cabina armadio,devi superarla per andare nella mia stanza
Aveva tantissimi vestiti. Continuammo a camminare e arrivammo nella sua stanza.
Yugyeom: questa è la mia camera

Aveva un finestrone enorme,il letto matrimoniale e un piccolo salone.
Yugyeom: lì c'è un altro bagno
Uscimmo fuori,ripercorrendo la sua cabina armadio e una volta usciti dalle porte automatiche mi fece entrare nel suo ufficio che era accanto alla sua cabina armadio/stanza.
Yugyeom: questo è il mio ufficio
Uscimmo e mi indicò altre tre porte

Yugyeom: in una c'è la stanza di mio padre e questa invece lo studio. In mezzo fra il mio studio e quello di mio padre c'è una stanza che è chiusa,ci son alcune cose di valore.
Continuammo ad avanzare verso sinistra e se mi affacciavo riuscivo a vedere l'entrata,con il salone e i modellini esposti. Era abbastanza alto.
Yugyeom: qua puoi dormire tu e qua accanto c'è il bagno!

Io: okay...
Iniziavo a pensare che sicuramente mi sarei persa in quella casa, era enorme, nel vero senso della parola.
Yugyeom: tutto bene?
Mi misi a ride annuendo e lo guardai.
Io: ho paura di perdermi
Si mise subito a ridere guardandomi, non avevo mai visto una casa così grande, era la prima volta che mi capitava.
Io: e la tua stanza è da quella parte?
La indicai e lui annuì, meglio, almeno non era troppo lontano.
Io: mi presti qualcosa di comodo e asciutto?
Ero ancora bagnata e lui pure.

Yugyeom si avvicinò a me e mi prese per mano portandomi in bagno.
Yugyeom: aspetta
Uscì e torno poco dopo con una sua felpa e ovviamente pure il sotto.
Yugyeom: i vestiti mettili dentro quel coso,almeno si lavano e si asciugano da soli! Vado a cucinare qualcosa okay? Devi scendere le scale

Annuii e lui chiuse la porta andando via.
Tolsi tutto infilandoli dovevi aveva detto lui. Mi cambiai mettendo i suoi vestiti che profumavano davvero tanto.
Scesi di sotto ma non c'era nessuno,chi sa dov'era. Andai in camera sua,dopo aver dato un'occhiata alle sue cose. Sentii il rumore dell'acqua,sicuramente si stava lavando.

Certo che la sua stanza era veramente molto grande. Mi misi seduta sul letto e presi un libro che c'era sul suo comodino. Se davo un'occhiata? Aprii i cassetti,c'erano le cuffie,un caricabatterie e un cofanetto. Lo presi aprendolo e vidi che c'era un piccolo pettine e un bracciale,lo guardai meglio e notai che era simile a quello mio,guardai la scritta e c'erano incise le iniziali di mia zia... Cazzo! Ma era il mio!

Attraction//Kim Yugyeom Got7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora