Capitolo 2

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Sospirai e mi misi meglio sistemando la maglietta.
Speravo che andasse tutto bene, non volevo fare casini il primo giorno.
X: dove ti fermi?
Si girò verso di me, mi stava squadrando, era tutto imbarazzante.
Io: al quarto piano
Dovevo parlare con il capo dell'azienda per sapere che cosa dovessi fare.

X: Va bene
Le porta si aprirono e lui uscì. Io continuai a salire al quarto piano. Arrivai davanti all'ufficio e bussai per poi entrare. Mi abbassai salutando e poi mi andai a sedere davanti a lui.
***
Avevo finito il colloquio ed era andato piuttosto bene. Scesi andando al Bar vicino l'agenzia per prendere un caffè. Me lo porsero e mi andai a sedere iniziando a berlo dalla cannuccia. Vidi entrare il ragazzo dell'ascensore. Aveva un viso familiare.

Continuai a guardarlo, non ricordavo dove l'avevo visto.
Quando lui guardò verso di me io abbassai lo sguardo sulla tazza, non volevo capisse che lo stavo fissando, anche se forse ormai era troppo tardi.
Lo vidi avvicinarsi, che voleva? Lo guardai meglio...
Perché mi sembrava il ragazzo del pub? Forse mi sbagliavo.
Stavo iniziando a diventare nervosa. Mi alzai e rovesciai tutto il caffè addosso al ragazzo. Porca puttana, e adesso?
Io: oddio...
Mi avvicinai un po', e adesso?
Io: non l'ho fatto di proposito, mi dispiace, stai bene?

X: emh no,non sto bene dato che ho del caffè bollente nei vestiti
Io: scusa
Sicuramente stava andando pure lui a lavorare. Avrei voluto pagare la tintoria ma non potevo permettermelo.
X: noi non ci siamo già visti?

Alzai lo sguardo verso il suo e poi scossi la testa.
Io: io...non credo
Lui sbuffò guardandosi i vestiti, penso che fosse seccato, anche io lo sarei stata al posto suo probabilmente.
Continuava a guardarmi, stavo iniziando a stare a disagio.
Io: mi dispiace tanto! Ti aiuto
Mi avvicinai a lui ma lui si allontanò, avevo quasi dimenticato che qui la loro mentalità era diversa dalla nostra.
Io: oh, scusa
Mi ero scusata già 10 volte come minimo, dovevo smetterla.

Quel ragazzo rise subito. Mi stava prendendo in giro?
X: sei buffa
Lo guardai e lui fece lo stesso
X: io sono Kim Yugyeom
Mi porse la mano e io la strinsi.
Io: Joy
Yugyeom: ora dovrò cambiarmi ragazza Straniera
Straniera.... Straniero.... Ragazzo Straniero... Non poteva essere lui quel ragazzo,non ricordavo nulla.
Yugyeom: ti ricompro il tuo caffè e poi vado

Lo guardai sconvolta. Eppure era davvero impossibile... quante probabilità c'erano che il ragazzo dell'altra sera lavorasse in quell'azienda con me?
Io: fa nulla, non mi andava più di berlo
Lui continuava a guardarmi e io guardavo lui. Speravo che non fosse davvero lui...eppure il suo profumo me lo ricordava tanto...l'avevo avuto addosso quel profumo.
Guardai l'orologio.
Io: io devo proprio andare, scusami ancora per il caffè
Mi abbassai un po' per salutarlo e poi andai via tornando in azienda.
Misi le mano sul viso. Non c'erano problemi, se anche fosse stato davvero lui, lui non si ricordava di me. Potevo sempre far finta di nulla. Non ero nemmeno sicura che fosse davvero lui quel ragazzo, quindi perché mi preoccupavo in quel modo?

Andai a lavorare. Era una grosssa agenzia,quindi se facevo bene il mio lavoro potevo anche avere un aumento. Chi sa che lavoro svolgeva quel ragazzo,era piuttosto giovane.

>Yugyeom<
Mi misi seduto,sistemando le mie cose. Perché mio padre aveva assunto quella ragazza? Mi ricordava qualcuno.
Vidi entrare BamBam che venne verso di me sorridendomi.
Io; hai trovato qualcosa su quella ragazza?
Lui scosse la testa.
BamBam: non sappiamo nulla di lei,non ti ricordo nemmeno che faccia abbia
Mi aveva lasciato da solo in Hotel dopo che si era divertita.
Io: hai presente la nuova ragazza? Mi ricorda molto quella tipa strana

BamBam mi guardava.
BamBam: vuoi che cerchi qualcosa su di lei?
Io annuii guardandolo e lui fece come gli dissi uscendo fuori.
Iniziai a battere la penna sul quaderno, me la ricordava molto.
Una volta finito di lavorare mi alzai per tornare a casa.
Scesi di sotto e iniziai a fare girare le chiavi della macchina sul dito, stava piovendo abbastanza forte.
Vidi Joy, ferma davanti al centello con il cellulare in mano.
Joy: aish
Mi misi a ridere guardandola e lei alzò lo sguardo verso il mio, sicuramente mi aveva sentito.
Io: tutto bene?
Joy: ho perso il bus, la solita fortuna
Sbuffò.

Io: prendi un taxi allora
Non vedevo dove stava il problema.
Joy: non ho un soldo
Io: chiama qualcuno
Joy: ho la batteria scarica
Io: non so come aiutarti,se vuoi ti presto il mio
Lo estrassi dalla tasca porgendoglielo. Sempre se sapeva qualche numero a memoria

Lei scosse la testa.
Joy: aspetterò il prossimo
Posò il suo cellulare nella tasca posteriore dei pantaloni e si mise poggiata allo stipite della porta.
A me sembrava lei, aveva un viso troppo familiare.
Lei si girò verso di me, la stavo ancora fissando.
Joy: ho qualcosa che non va?
Era arrossita un po'.

Io: no,ci vediamo domani
Mi allontanai da lei e andai verso la mia macchina aprendola. Lei mi guardava. Le feci cenno di avvicinarsi e lei lo fece subito. Le lasciai il mio ombrello per poi tornare a casa.
Arrivai e tolsi le scarpe entrando in cucina. Mio padre aveva sicuramente mangiato.

>Joy<
Mi aveva lasciato l'ombrello, faceva sul serio? Che brutto antipatico.
Meglio di niente comunque.
Lo aprii e andai alla fermata del bus aspettando che arrivasse.
**
Una volta arrivata a casa, mi preparai qualcosa da mangiare e poi mi andai a stendere sul divano. Vidi arrivare Seulgi che si mise accanto a me.
Seulgi: com'è andata?
Io: bene, bene
Le sorrisi subito.
Io: ma...tu ricordi più o meno il ragazzo con cui ho ballato?

Seulgi: mh sì,ma Irene è quella che ha bevuto meno di tutti
Annuì sistemandomi meglio sul divano.
Seulgi: perché?
Scossi la testa. Dovevo riprendere quel bracciale,era un regalo di mia Zia,me lo aveva lasciato prima di morire.
Seulgi: com'è andata a lavoro?

Mi misi meglio e le raccontai quello che avevo fatto, comprese le brutte figure con Yugyeom.
Io: e poi non è per niente un gentiluomo
Sbuffai guardandola, non mi stava granché simpatico a dire il vero.
Io: aveva la macchina ma mi ha fatta comunque aspettare l'altro autobus
Sbuffai subito prendendo il cuscino e mettendolo sulle gambe.

Seulgi: e allora? Mica avete tanta confidenza,è uno sconosciuto
Mi guardava e sbuffai subito.
Mi alzai andando verso la porta.
Seulgi: dove vai?
Io: a bere qualcosa
Uscii andando verso un bar,dato che il tempo si era sistemato. Arrivai in un locale ed entrai sedendomi e ordinai da bere.

Poggiai la testa sulla mano mentre bevevo, volevo riavere il bracciale, ma non sapevo nemmeno dove l'avessi perso.
Sospirai subito.
Vidi entrare Yugyeom dopo una mezz'oretta che stavo già al locale, ma mi seguiva per caso quel ragazzo?
Mi misi meglio continuando a bere e facevo finta di niente sperando che non mi vedesse sinceramente!
Non volevo ubriacarmi, non volevo ripetere le ultime esperienze!
Mi inumidii le labbra ripensando a quelle di quel ragazzo, aish, stavo diventando pazza!

Attraction//Kim Yugyeom Got7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora