JUNGKOOK'S POV
Entrai nella pasticceria Dolci Follie. Mi si avvicinò SunHee, la nuova cameriera. Aveva i capelli lunghi fino al sedere, nerissimi, anche se non glieli avevo mai visti sciolti: li portava sempre raccolti in una lunga treccia alla francese. Mi piaceva molto. Gli occhiali alla Woody Allen continuavano a scivolarle sulla punta del naso. Quando si fermava davanti a qualcuno, se li sistemava con le unghie smaltate di rosa. Tutte. Le. Dannate. Volte.
Mi spingeva a chiedermi se gli occhiali le servissero davvero o non fossero piuttosto un accessorio necessario allo stile hipster. In ogni caso, avevo deciso di non indagare perché era straordinaria, ed essere serviti da lei era sempre un piacere. Da quello che mi aveva detto Tae, i camerieri che tendevano ad essere seccanti o ansiosi di fare le primedonne erano abbastanza comuni. Pensava anche che SunHee fosse un'anima vecchia nel corpo di una donna. Doveva ancora capire quali fossero i suoi progetti per il futuro, ma per il momento il lavoro le piaceva abbastanza da convincerla a rimanere.
- Ciao SunHee - la salutai, regalandole un sorriso.
- Ciao Jungkook. Ti stanno aspettando, perfino Yoongi-oppa è arrivato prima di te - affermò, sistemandosi gli occhiali sul naso, anche se non ce n'era bisogno.
- Yoongi è puntuale solo perchè vuole farsi vedere da te. Ha paura che lo molli prima dei 100 giorni -. Le strizzai l'occhio, e lei sorrise compiaciuta.
Negli occhi di SunHee si accese una breve scintilla. - Non accadrà mai. Detto tra noi, ho intenzione di presentarlo ufficialmente ai miei genitori questo weekend. Mi raccomando, non dirglielo, è un segreto -. Ridacchiò, si coprì la bocca con la mano e si guardò attorno, come se temesse che qualcuno avesse udito il suo commento.
Le misi una mano sulla spalla. - Tranquilla, sarò muto come un pesce. Però voglio il resoconto dettagliato della reazione da baccalà che farà Yoongi - le sussurrai, dandole un colpetto sulla spalla e lei annuì, con aria cospiratrice.
Camminai verso il mio solito tavolo, dove era radunata tutta la ciurma. Appena varcai la soglia notai Hoseok in piedi che teneva con noncuranza un braccio attorno al nuovo padrone della pasticceria Dolci Follie: Kim Taehyung.
Il neo maestro pasticciere si girò e i nostri sguardi si incontrarono. Feci un gran sorriso, con il cuore che batteva forte. Mi bloccai, ma Tae praticamente scattò verso di me sulle sue lunghe gambe, mi prese fra le sue braccia e mi sollevò da terra facendomi volteggiare. Mi irrigidii, temendo che avremmo finito per andare a sbattere contro qualcosa. Poi si fermò, mi mise giù, mi circondò le spalle con un braccio e mi trascinò verso gli altri.
- Dato che sei arrivato in ritardo, paghi tu - disse il mio migliore amico, sfoggiando il suo famoso sorriso rettangolare che faceva svenire le ragazze. E sopratutto Hoseok.
- Tirchio che non sei altro. Dovresti far bere gratis i tuoi amici - risposi, dandogli uno spintone e mi allontanai dal mio amico.
Jimin non lo avevo ancora visto, ma percepivo il suo calore alle mie spalle, vicinissimo. Mi inclinai all'indietro senza preoccuparmi di perdere l'equilibrio e, proprio come pensavo, lui era lì a sostenermi. Sfoderai un sorriso e mi spostai di lato, mettendogli un braccio attorno alla vita. Fece un sorrisino sornione e mi strizzò l'occhio. Dio, quanto mi piaceva quando mi faceva l'occhiolino: era come un linguaggio speciale solo tra noi due. Quella strizzata d'occhio diceva: "Si, sai che sono tuo, e lo sarò per sempre".
- Ciao Jiminie -. Inclinai la testa verso di lui e sfregai il naso contro la sua tempia, poi la sfiorai con le labbra. - Ti sei messo nuovamente il mio profumo? -.
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Shameless ~Jikook [completa].
Fiksi PenggemarJimin non è così innocente come può sembrare e, più di tutti, Jungkook è colui che lo può confermare. - Mi vuoi? - chiese Jimin al più giovane, avvicinando il suo viso a quello di Jungkook. Quest'ultimo non riusciva a distogliere lo sguardo dagli o...