"Ogni particella dell'universo [...] influisce su ogni altra particella, per quanto debolmente o indirettamente. Ogni cosa è interconnessa con ogni altra cosa. Il battito delle ali di una farfalla in Cina può influire sul percorso di un uragano nell'Atlantico". (Douglas Adams)La vita, a volte, ti mette davanti ad un bivio. Sei costretto a prendere una decisione, che ti piaccia oppure no. Puoi anche fare finta di nulla temporaneamente, ma alla fine ti troverai sempre e comunque a dover decidere. Qualsiasi cosa, che tu pensi possa essere la più vantaggiosa per te stesso, sicuramente avrà delle ripercussioni sulla tua vita. Questo si chiama effetto farfalla. Anche una minima scelta stupida, come "questa mattina vado a scuola a piedi e non in bicicletta", avrà delle conseguenze nel futuro immediato o postero, senza che tu possa fare previsioni in merito o senza che tu possa in qualche modo modificare il naturale svolgimento del mondo. Sta a te prendere le situazioni così come vengono e cercare di non farti sopraffare dagli eventi esterni.
In quel momento mi trovai in uno di quei momenti cruciali della vita di ognuno: quei momenti in cui preferiresti nasconderti lontano da tutto e tutti e lasciare che le cose vengano da sé. Tuttavia io dovevo fare una scelta. Dovevo decidere in fretta tra due opzioni fondamentali: amicizia o amore? Taehuyng o Jimin?
Amore, forse, era ancora una parola grande all'epoca, però per me aveva un certo peso quel sentimento, a cui avevo appena imparato a dare un nome. Un'emozione con cui dovevo ancora fare i conti e, sopratutto, dovevo ancora affrontare nella mia intera esistenza.
Eppure non avevo tempo per fermarmi a ponderare esaustivamente una risposta concreta. Anzi avevo molta fretta, così mi precipitai giù dalle scale, cercando di non inciampare sui miei stessi piedi. Ancora prima che decidessi da chi andare, il mio corpo si era già mosso nella direzione giusta. Come se nel mio inconscio avessi già preso la mia decisione.
Effetto farfalla. Ciò che non presi in considerazione.
Iniziai a correre giù per il viale alberato, sorpassai qualche pedone e ne urtai qualcun altro, che sbarrava senza volere il mio cammino. Non diedi peso ai segnali stradali e per poco non finii sotto una macchina per non aver rispettato un semaforo rosso. Ma non mi importava in quel momento, volevo solo arrivare a destinazione il prima possibile. Il fiato cominciava a mancarmi e l'aria fredda, che inalavo a bocca aperta, mi bruciava la gola e pure la milza. Ma non indugiai nemmeno per un secondo e mi spinsi al limite delle mie forze, correndo come se ne valesse della mia vita e facendo slalom tra i vari ostacoli, viventi e non, fino a raggiungere una piccola bifamiliare color pesca.
Mi fermai giusto davanti al cancello leggermente arrugginito. Mi piegai in avanti, appoggiando le mani sulle ginocchia e tenendo per un po' la testa china verso il terreno. Mi dolevano gambe ed anche i polmoni per lo sforzo. Ero anche un po' fuori allenamento in quel periodo e il caldo afoso non migliorava le mie prestazioni fisiche. Avevo il fiatone, così feci dei lunghi respiri e mi asciugai le goccioline di sudore, che mi imperlavano la fronte accaldata. Poi misi una mano sul petto, ascoltando il mio cuore ruggire sotto i polpastrelli, attraverso il lieve tessuto di cotone. Il battito non accennava a calmarsi e non per la corsa appena conclusa, ma per l'agitazione che avevo in corpo.Cosa mi serbava il futuro?
Dopo aver ripreso un minimo di compostezza, suonai al campanello di casa Kim e attesi che qualcuno mi aprisse. Avevo scelto di andare da Taehyung perché Jimin, per quanto ne fossi innamorato, era entrato da poco nella mia vita. Di certo non avrei gettato anni e anni di amicizia per un ragazzo, che non sapevo nemmeno se avrebbe mai ricambiato i miei sentimenti. Avevo scelto l'amicizia proprio perché molte volte avevo assistito a drammi legati a questo dilemma amicizia-amore. Casi in cui una persona fidanzata concentrava la sua vita solo in relazione della sua dolce metà, ricordandosi degli amici solo nel momento del bisogno. Per carità, potevo capire quanto potesse essere difficile dividersi tra entrambi gli emisferi di affetto e conciliare sia amore che amicizia. Ma non sopportavo l'ipocrisia. Quindi vedere una persona che, dopo la fine di una relazione per volontà di una o di entrambe le parti, ritornava come se niente fosse da coloro che definiva "amici", mi faceva imbestialire. Di certo non avrei rovinato un amicizia per un ipotetico ragazzo, anche se era un sexy mochi. Almeno credevo.
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Shameless ~Jikook [completa].
FanfictionJimin non è così innocente come può sembrare e, più di tutti, Jungkook è colui che lo può confermare. - Mi vuoi? - chiese Jimin al più giovane, avvicinando il suo viso a quello di Jungkook. Quest'ultimo non riusciva a distogliere lo sguardo dagli o...