"Elena ho una notiziona da darti, non vedo l'ora di vederti per potertela comunicare" sono a telefono con Mia che non la smette di essere super euforica per il semplice fatto che ci siamo riavvicinate.
"Fammi indovinare c'entra per caso il fatto che torni a vivere qui?" chiedo sapendo quanto desiderasse un lavoro da assistente personale nel nostro continente.
"Si ma tu non sai la bomba, per chi lavorerò. Sono al settimo cielo e quando ti dirò di chi si tratta sarai felice anche tu, moriranno un sacco di ragazze di invidia." dice cominciando a strillare per telefono.
"Mia mi stai rompendo i timpani, guarda anche stare in curva e meno rumoroso" dico prendendola in giro.
"Ricordo perfettamente quel luogo e posso assicurarti che non è vero" dice con voce offesa.
"Ma dai, non dirmi che ti offendi per così poco?" chiedo ironica.
"Sei sempre la solita stronza, comunque ti lascio se no fai tardi per inseguire la tua passione, spero che trovi un fustaccio, che ti faccia rilassare un po e dimenticare le cose brutte" dice allusivamente.
"Mia per favore" le rispondo sconvolta.
"Dai è il momento di rimetterti in piazza o vuoi fare la suora di clausura?" mi chiede lei spazientita.
"Se tu riesci ad andare aventi così è un bene per te, ma io non ci riesco" rispondo innervosita.
"Sai come dice il detto: 'fai quello che dico io ma non fare quello che faccio io'; non ho superato niente, sono in astinenza" mi risponde giù di morale.
"Mia non intendevo darti della poco di buono" mi giustifico io.
"Non preoccuparti lo so benissimo, solo che non ho superato un bel niente, faccio la finta forte, tutto qua" dice con la voce rotta dal pianto.
"Ti prego non piangere, ne riparleremo in settimana, non vedo l'ora di riabbracciarti, ora devo staccare se no niente stadio e cosa ti racconto?" dico cercando di sdrammatizzare.
"Certo voglio sapere come vanno le cose con il tuo 'conoscente' quindi sbrigati e mi raccomando vestiti in maniere decente" mi rimprovera.
"Non è niente di più e poi io mi vesto sempre in modo decente" dico facendo la voce da finta offesa.
"Ok ti vesti decentemente, ma ora devi essere una stra-figa, devi fare colpo" mi avverte lei.
"Che??" chiedo con voce stridula.
"Hai capito benissimo, devi fare colpo, ho capito perfettamente che quel ragazzo non ti è indifferente, credimi tu non vuoi ammetterlo ma ti piace, hai solo paura. Sai con quello che mi hai raccontato capisco anche il perché, è così simile a lui." mi dice con un pizzico di malinconia.
"Hai afferrato mi ricorda proprio lui" dico mentre una lacrima sfugge al mio controllo.
"Su via, non dobbiamo essere tristi, lui non vorrebbe, comunque fatti bella, ti lascio, ciao tesoro" mi saluta calorosamente.
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ULTRAS - L'amore tra gli spalti
ChickLitLo stadio e la curva accomunano Elena e Tony, due giovani, ognuno con il proprio passato, la propria storia e i propri problemi. I loro destini si incontrano nel momento più sbagliato, lei lotta contro se stessa per riprendere il controllo della su...