Il viaggio in auto non fa altro che aumentare ancora di più la mia ansia e il mio entusiasmo,in questo momento dentro di me sono come a una bomba ad orologeria pronta a scoppiare da un momento  al'altro.A ogni cartello stradale che vedo durante il tragitto mi ricordava che presto sarei arrivata alla WASHINGTON CENTRAL UNIVERSITY.

Noah mi parla e mi tranquillizza ma onestamente la mia testa è da tutt'altra parte.

<<Eccoci arrivati>>squittisce mia madre mentre varchiamo il cancello del campus.

Rimango molto colpita dagli eleganti edifici in pietra,fuori ci sono genitori che salutano i figli con baci e abbracci,qualche studente che si aggira con aria sperduta e confusa,gruppi di matricole vestiti con le magliette con sopra il logo della WCU.

Mia madre e Noah insistono per accompagnarmi all'incontro di orientamento per le matricole  e,una volta terminato l'orientamento mia madre ovviamente incuriosita decide di volermi accompagnare anche nella mia nuova stanza.

<<22B>>,ansima mia madre trotterellando sui tacchi troppo alti,al termine del lungo corridoio infilo la chiave nella toppa di una vecchia porta di legno e,quando apro la porta per poco a mia madre non gli viene un colpo.

La stanza è piuttosto piccola,ci sono due letti singoli e due scrivanie,dopo pochi secondi mi accorgo del perchè mia madre era rimasta sbigottita,da un lato della stanza sulle pareti erano appesi dei poster di band la quale nemmeno  ho mai sentito nominare con dei ragazzi pieni di tatuaggi e piercing.

C'è una ragazza sdraiata sul letto con capelli rosso fuoco e,occhi che sembrano segnati da un chilo di eyeliner nero e le braccia coperte da tatuaggi colorati.

<<Ciao,io sono Steph>>dice sorridendo,indossa un top apparentemente troppo scollato e quando si tira su a sedere il seno minaccia di fuori uscire dalla scollatura e,do un colpetto a Noah sulla spalla quando noto che i suoi ochhi puntavano sul seno.

<<Ciao,io sono Theresa,ma chiamami Tessa>>rispondo imbarazzata.

<<Ciao Tessa,benvenuta alla WCU,dove i dormitori sono piccoli e le feste colossali>>,la faccia di mia madre è velata da un espressione nervosa e infuriata al tempo stesso,da noi tatuaggi e piercing diciamo che sono taboo,non sono visti di buon occhio.

Mentre Noah posa le mie valigie a terra,bussano alla porta e,per un momento penso che sia tutto uno scherzo,aspettavo che qualcuno uscisse fuori con una telecamera per dirmi che tutto questo non era vero ma,invece è tutto vero, nessuno scherzo,Steph senza problemi dice<<Avanti!>>e,con mio stupore quando la porta si apre entrano due ragazzi nella stanza.

Maschi,in un  dormitorio femminile!!Forse la Washington Central è stata la scelta sbagliata,o forse c'era un modo per vagliare le possibili compagne di stanza?Mia madre ha l'aria di essere sull'orlo di una crisi di nervi a giudicare dalla sua espressione afflitta.

Uno dei due ragazzi si presenta,si chiama Nate,porta i capelli dritti sulla testa con ciocche alternate bionde e castane,ha le braccia coperte da tatuaggi e,due orecchini grossi come monete.

Mi posa una mano sulla spalla e dice<<Non essere nervosa,ti troverai benissimo qui>>,sembra simpatico malgrado l'aspetto inquietante.

<<Sono pronta ragazzi>>,dice Steph prendendo da sopra il letto una pesante borsa nera.

Noto la presenza di un altro ragazzo appoggiato alla parete,è alto,con i capelli castano chiaro,ha un piercing al sopracciglio e uno sul labbro,dalla sua t-shirt nera spuntano dei tatuaggi,le sue braccia sono ricoperte da tatuaggi,non c'è neppure un centimetro di pelle libera.

Aspetto che si presenti come hanno fatto gli altri due ragazzi ma non lo fa,ha l'aria pensierosa,quasi scocciata e,dai suoi jeans neri attillati tira fuori il cellulare.Lo fisso per un pò poi,distolgo lo sguardo e faccio finta di niente.

Quando i ragazzi si allontanano dalla stanza mia madre sbottando dice<<Tu cambi dormitorio>>.

<<No,non posso>>sospiro<<Va bene cosi mamma>>dico mascherando il mio nervosismo.

<<No Tessa,lo cambierai adesso.Non starai in camera con una ragazza che fa entrare gli uomini nella propria stanza quando le pare e piace e che uomini poi!Sono dei teppisti!>>,guardo Noah apparentemente imbarazzata poi dico<<Mamma,per  favore,stiamo a vedere come va.Ti prego>>poi ,sarebbe umiliante e imbarazzante cambiare dormitorio all'ultimo momento.

Con mia grande sorpresa mia madre acconsente e infine dice <<E va bene,ma prima che me ne vada dobbiamo fare due chiacchiere>>.

Theresa Young  e Hardin ScottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora