Lo Straordinario caso del Borsellino

1. La classe.

Quella classe era sempre stata una classe particolare.

Erano 23 alunni.

A dire il vero, di classi numerose come queste ne avevo già avute.

Ma una come quella, dove non si riusciva mai a parlare senza urla, schiamazzi e brusio di sottofondo, non mi era mai capitata.

Era.

Solo un numero molto ristretto di alunni seguiva davvero la lezione, il resto non faceva altro che disturbare e distrarre quelle poche mosche bianche.

Ma non solo.

In quella classe non era presente solo la confusione.

In quella classe c'era la mafia.

Era una terza media, ricca di sètte adolescenziali.

Schematizzando al limite del possibile, ce n'erano 3 fondamentali: quella dei maschi, quella delle femmine e l'altra, delle altre femmine.

Quella dei maschi comprendeva praticamente tutti i maschi, e durante la ricreazione si posizionavano vicino alla porta a parlare di calcio e di giochi virtuali.

Vicino al muro in fondo, a sinistra, c'era il gruppo delle ragazze, e si potevano ascoltare discorsi che andavano dai libri alla musica.

Forse qualcuno le avrebbe giudicate infantili ma, in fondo, sapevano il fatto loro, ed erano tutt'altro che infantili.

L'altro gruppo delle ragazze presiedeva la parete in fondo ma a destra, vicino alle finestre.

Erano molto simili alle donnine di paese, costantemente impegnate a criticare, e profondamente infantili.

A dirla tutta, erano proprio sciocche.

Ogni giorno, su per giù, si disponevano così quei 23 alunni di quella classe.

Anzi, 22

Uno rimaneva sempre isolato, occhiali con la montatura nera, vestiva in un modo tutto suo, disordinato ma elegante, confuso ma tremendamente perfetto.

Era Thomas.

Thomas Brake.

~Spazio autore

Ciao a tutti ragazzi, sono Emanuele e questa è il primo capito della mia prima storia... Spero vi piaccia...
Abbiate pazienza se trovate errori, si accettano (scommesse) critiche e elogi.
Condividete, commentate e votate altrimenti questa notte un buco nero vi risucchierà le dita dei piedi...😂
Al prossimo capitolo👋