Capitolo 3

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Mi svegliai di colpo, a causa della luce che irrompeva dalla finestra.  Quando aprì gli occhi mi accorsi che nella stanza regnava il silenzio più assoluto. Girai la testa lentamente verso la sveglia e quando mi accorsi dell' orario scattai in piedi come una molla e mi fiondai in bagno.  Mi feci una doccia veloce e optai per una coda di cavallo spettinata,  per tenere a bada i miei ricci ribelli, che quella mattina sembravano essere più cespugliosi del solito. Indossai la mia divisa e mi misi un po' di mascara sulle mie lunghe ciglia , in modo tale che facesse contrasto con i miei occhi azzurri. Quando fui pronta , uscì dal bagno,  raccolsi le mie cose e feci scivolare la mia bacchetta nella tasca interna della divisa , prima di prendere la mia borsa con i libri e dirigermi verso la porta. Feci di corsa tutte le scale e quando arrivai in Sala Grande , notai che già la maggior parte delle persone avevano già raggiunto le aule. Fortunatamente la sera prima la McGonagall ci aveva consegnato gli orari ; così ignorai il mio stomaco che reclamava di essere saziato e mi diressi verso l' aula di pozioni nei sotterranei.  A metà strada,  però , incontrai l' ultima persona che in quella mattina avrei voluto incontrare.  Malfoy era appoggiato al muro, mentre una biondina gli stava letteralmente mangiando la faccia. Mi schiarì la voce e i due si staccarono, notando per la prima volta la mia figura. Io li fissai con una faccia schifata e un sopracciglio alzato, prima di rivolgermi a Malfoy scettica : - Malfoy,  non dovresti essere a lezione adesso? - - Be', Weasley, come vedi ero piuttosto impegnato. - mi rispose lui indicando con la testa la biondina al suo fianco,  che da quando li avevo interrotti continuava a lanciarmi sguardi di fuoco . - A proposito... - riprese lui facendo comparire il suo ghigno.  - Come mai la Prefetta perfetta Rose Weasley,  non è in classe , ma qui a conversare per i corridoi ? - mi domandò , facendo ridacchiare l' asina giuliva al suo fianco.  Arrossì fino alla punta delle orecchie e quando risposi , la mia voce tremolò leggermente.  - W-wow Malfoy , non sapevo conoscessi il significato del verbo conversare , mi stupisci ogni giorno di più!  Comunque,  ehm, non sono affari tuoi del perchè io sia qui e non in classe. Ora , se non ti dispiace, io vado a lezione .- Mi voltai e cominciai a camminare verso l' aula di pozioni. Ad un certo punto , sentì un braccio avvolgermi le spalle , mentre un forte odore di menta e pino mischiato a quello di colonia invadeva le mie narici.  Cercai di liberarmi,  ma Malfoy mi trattenne e quando arrivammo davanti all' aula , spalancò la porta attirando l' attenzione di tutti. Il professor Lumacorno ci guardò stupito per poi sorridere sornione e dirci : - Signorina Weasley,  signor Malfoy,  i miei studenti migliori,  che bello avervi qui con noi anche quest' anno!  Ora vi pregherei di sedervi ai vostri posti. - Feci per andare a sedermi vicino a Lydia come ogni anno,  quando notai che lei era già seduta affianco ad un ragazzo con i capelli neri e che i due si stavano lanciando occhiate curiose , come se si stessero studiando . Decisi di guardarmi in giro,  alla ricerca di un posto vuoto, ma tutti erano già seduti a coppie , ognuno nei propri banchi. Solo allora notai che il banco davanti alla cattedra del professore era vuoto , e compresi.  Lanciai un' occhiata di sbieco a Malfoy e mi diressi sconsolata verso quel posto che,  sapevo, mi avrebbe procurato parecchi guai. Quando entrambi ci fummo seduti , Lumacorno riprese con la sua voce soave : - Bene, ora che ci siamo tutti, sono felice di annunciarvi che il vostro compagno di banco sarà il vostro partner nelle ore di pozioni per il resto dell' anno.- Non realizzai immediatamente ciò che il professore aveva detto, ma quando elaborai il concetto, scatti in piedi e urlai : - PROFESSOR LUMACORNO,  IO NON INTENDO PASSARE L' INTERO ANNO ACCANTO A MALFOY, E TANTO MENO LAVORARCI ASSIEME! - - Signorina Weasley,  mi spiace, ma così ho deciso e così sarà . Ora , per piacere,  può accomodarsi? - Mi sedetti e cominciai a mettermi le mani nei capelli in preda alla disperazione,  scompigliandoli.  Malfoy si avvicinò a me e mi sussurrò all' orecchio : - Tranquilla, Weasley,  neanche per me è un piacere. - Quando ebbe finito , fui scossa da una serie di brividi lungo la schiena, probabilmente dovuti dalla repulsione per la troppa vicinanza . La voce del professore mi risveglió dai pensieri : - Benissimo ragazzi, oggi prepararemo l' Amortentia. Chi sa dirmi di che pozione si tratta ?- la mia mano scattò in aria come automaticamente e io cominciai a recitare: - L' Amortentia è il filtro d' amore più potente del mondo.  Lo si può riconoscere grazie alla sua tipica luminosità madreperlacea e dal vapore che sale in caratteristiche spirali . Ha un odore diverso per  ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae. - - Molto bene,  signorina Weasley,  venti punti a Grifondoro. - mi fece eco Lumacorno appena ebbi finito di recitare le caratteristiche della pozione.  - Ora tutti al lavoro! -
Per tutta la durata della preparazione della pozione, io e Malfoy ci scambiammo solo qualche parola , giusto per passarci gli ingredienti.  Quando terminammo Malfoy mi chiese : - Rossa, che odori senti nella pozione?- Io mi avvicinai al calderone e inspirai bene con il naso. Un' aroma di menta, pino e colonia mi travolse, proprio come quando Malfoy mi aveva circondato con il suo braccio.  Appena mi resi conto di ciò che avevo pensato, mi ritrassi e scossi freneticamente la testa, pensando che Malfoy avesse sicuramente sbagliato il dosaggio di qualche ingrediente.  Il ragazzo in questione mi guardò stranito per poi scrollare le spalle e aggiungere : - Anzi, sai una cosa rossa? Non mi interessa. - Proprio in quel momento arrivò Lumacorno che osservò la nostra pozione e ci fece i complimenti per essere stata l' unica coppia ad aver preparato una pozione più che eccellente.  - Signor Malfoy,  le dispiacerebbe dirci cosa sente lei nella pozione? - chiese. Malfoy si avvicinò al calderone,  inspirò e dopo un po' rispose:  - Ecco,  io sento odore di vaniglia,  di libro nuovo e ... di arancia. - dopo di che si lasciò andare sulla sedia e non aprì più bocca.
Poco dopo l' ora finì,  io raccolsi le mie cose e mi diressi verso l' aula di Trasfigurazione che , per fortuna, sarebbe stata un' ora solo per noi Grifondoro.
Mentre mi dirigevo verso l' altra ala del castello , continuavo a domandarmi a chi potessero appartenere gli odori che Malfoy aveva sentito nell' Amortentia;  quegli odori così familiari ma che non riuscivo a ricollegare a nessuno di mia conoscenza.
Mi stupì del fatto che , in fondo,  anche Malfoy era innamorato di qualcuno e mi resi conto di voler scoprire a tutti i costi di chi si trattasse.

So bad , So good - Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora