Capitolo 8

1.4K 76 0
                                    

LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE

Le sue labbra premute sulle mie sembravano la mia unica ragione di sopravvivenza, come se da loro dipendesse la mia intera vita, come se mi concedessero il respiro, benché in quel momento non stessi respirando . Non riuscivo a pensare, il mio cervello sembrava spento e le mie ginocchia si stavano liquefacendo e, probabilmente, se lui non fosse stato lì a tenermi per il fianco sarei caduta scompostamente. Lentamente Scorpius si staccò e io presi una boccata d' aria dopo un tempo che per me era stato infinitamente lungo, ma che probabilmente era durato neanche un minuto. Mi guardò ammiccando, passandomi una mano sulla guancia, per poi sorridermi malevolmente e lasciarmi lì sull' uscio della porta, ancora confusa e sconvolta, ma con una strana sensazione all' altezza dello stomaco. Subito mi balenarono in mente mille motivi per giustificare quel gesto, ma ogni spiegazione sembrava meno plausibile della precedente. Cercai di immagazzinare il tutto, rendendomi per la prima volta conto che Scorpius Malfoy mi aveva baciata e per di più davanti all' intera scuola. Mi voltai verso la Sala Grande e notai che tutti gli studenti mi fissavano con occhi sgranati e le bocche spalancate. Sicuramente sarei stata sulla bocca di tutti per un bel po' di tempo. Non sapendo esattamente come comportarmi, mi voltai e mi lasciai trasportare dai piedi, senza sapere esattamente dove andare. Mi ritrovai sulle sponde del Lago Nero, sotto un vecchio albero che creava una zona d' ombra che garantiva riparo dalla luce del Sole. Era il mio posto preferito per quando volevo starmene da sola a leggere ed inoltre era un posto molto tranquillo, che permetteva di pensare. Mi sedetti ai piedi dell' albero, sospirando, e osservai il cielo: era limpido e con qualche nuvola bianca che garantiva un paesaggio rilassante. Le nuvole sembravano rincorrersi nell' azzurro e creavano diverse immagini, permettendomi di sfogare la mia fantasia. Era una bellissima giornata, proprio l' ideale per la partita di Quidditch che si sarebbe tenuta nel primo pomeriggio. Chiusi gli occhi, beandomi del sole caldo e della tranquillità, dimenticandomi per un momento il mondo che mi circondava.
Sfortunatamente la mia tranquillità venne interrotta da tre furie con la gonna che si sedettero davanti e cominciarono a parlare, a sclerare emettendo degli urletti tutte e tre contemporaneamente, sembrando delle galline alle quali si sta spezzando il collo. Sbuffai e rivolsi a tutte un' occhiata furente, guadagnandomi 3 colpi sulla testa. Cominciarono a parlare di nuovo insieme, al che io sbottai: - Ragazze, non sto capendo nulla!- Smisero immediatamente di parlare e rivolsero la loro attenzione su di me, pronte ad inondarmi di domande, ma io le interruppi prima che potessero anche solo cominciare: - Non ho voglia di parlare; non so perché mi abbia baciata davanti a tutti, ne tanto meno perché io abbia risposto al bacio!- Mi fissarono sbigottite e, quando capii che non avrebbero reagito a causa dello stupore dovuto alle mie parole, mi alzai e mi diressi verso il castello, con l' intenzione di andare a dormire.

***

Poggiai i piedi per terra, alzandomi con uno sforzo dal letto. Non avevo chiuso occhio, le immagini di ciò che era successo quella mattina continuavano a balenarmi davanti agli occhi, impedendomi di concentrarmi e rilassarmi. Aprii l' armadio, afferrai la mia divisa rosso e oro di Quidditch e mi diressi verso il bagno. Mi vestii, poi mi legai i capelli in una coda di cavallo molto composta, in modo che non mi desse fastidio durante la partita. Uscii dal bagno, afferrai la mia Firebolt e mi diressi verso il campo di Quidditch, pronta a vincere la prima partita della stagione. Come avevo constatato poco prima, il cielo era limpido e non c' era traccia di vento o nuvole: il tempo ideale per giocare.
Il campo era ghermito di studenti e professori, tutti entusiasti di assistere alla prima partita. Ognuno di loro indossava i colori di Grifondoro o di Serpeverde, con la differenza che i colori rosso- oro erano indossati anche dai Corvonero e dei Tassorosso, perché nessuno nutriva molta simpatia verso le serpi. In qualità di capitano avevo già fatto il discorso di incoraggiamento ai miei compagni di squadra, ma ora, che mi trovavo davanti a Scorpius per stringergli la mano prima della partita, dato che anche lui era capitano, mi tremavano le ginocchia e mi batteva il cuore all' impazzata, senza sapere bene perché. In fondo non era la mia prima partita di Quidditch e ero anche un' ottima Cercatrice, ma in quel momento l' ansia mi stava divorando lentamente. Lui mi osservò da capo piedi, facendo scorrere lo sguardo su tutta la mia immagine, soffermandosi prima sui miei occhi, per poi scendere e guardare con un ghigno le mie curve. La mia schiena fu percossa da brividi e quando ci stringemmo la mano mi attraversò una scarica elettrica, riscuotendomi dai miei pensieri. Madama Hooch fischiò l' inizio della partita e io montai sulla mia scopa, intenta a cercare il boccino d' oro con lo sguardo. Cominciai a girare in tondo, molto più in alto rispetto a tutti gli altri giocatori e, dato che il boccino non si era ancora fatto vedere, osservai i miei compagni giocare: noi Grifondoro eravamo in testa di 30 punti, ma i Serpeverde erano molto forti e se non avessi trovato in fretta il boccino, saremmo stati nei guai. Ad un certo punto, un bagliore dorato catturò la mia attenzione, cominciai l' inseguimento, ma subito Malfoy mi fu accanto e cercò in tutti i modi di distrarmi, ma io rimanevo concentrata sul mio obbiettivo. Improvvisamente, Malfoy mi venne addosso, facendomi sbandare; lo guardai furente e ricambiai la distrazione, colpendolo a mia volta e facendolo sbandare. Quando ritornai con lo sguardo su dove un attimo prima c' era il boccino, notai che la piccola pallina dorata aveva approfittato della nostra distrazione per fuggire. Sbuffai irritata e mi volati infuriata verso Malfoy, pronta ad gridargli contro i peggio insulti, ma, appena mi voltai, notai che anche il biondino si era dileguato, proprio come il boccino.
Ripresi a girare in tondo e notai che i Serpeverde avevano recuperato e ora ci trovavamo in una situazione di pareggio, quindi dovevo catturare la pallina alata. Era ormai passata un' ora e mezza dall' inizio della partita e ancora non c' era un vincitore. Continuavo a volare in cerchio, talvolta vedendo un bagliore d' orato e cominciando a seguirlo, per poi perderne ogni traccia e tornare alla situazione di stallo di pochi attimi prima. Mi trovavo proprio in una di quelle situazioni di stallo, del boccino nessuna traccia e nessuna delle due squadre riusciva a segnare, quando improvvisamente vidi Hugo sbracciarsi in mia direzione gridando qualcosa. Solo quando fu più vicino riuscii a comprendere ciò che mi stava gridando, ma era ormai troppo tardi: - ROSE! ATTENTA! VAI VIA DA Lì!- Vidi Malfoy lanciarsi in mia direzione e urlare:- ROSE!- Poi un bolide colpì la mia gamba e un dolore mi percosse tutto il corpo, facendomi perdere l' equilibrio e facendomi cadere dalla scopa. Cominciai a precipitare ma, sfortunatamente, ero ad un' altezza di almeno 30 metri e, se fossi caduta, nella migliore delle ipotesi, mi sarei rotta tutte le ossa. Vidi Hugo e Scorpius cambiare direzione e cercare di raggiungermi, ma stavo acquisendo sempre più velocità. Sentivo il pubblico trattenere il fiato e anche qualcuno gridare, probabilmente le mie amiche. Guardai Hugo, Scorpius e anche Albus che si era unito a loro, nel tentativo di prendermi. Il dolore alla gamba era fortissimo,  ma non stavo neanche gridando, sapevo che non ne sarebbe valsa la pena, mi avrebbe solo fatto sentire più dolore. Poi divenne tutto nero.

SPAZIO AUTRICE

Solo una parola: SCUSATEMI! So di essere sparita per un mese intero, mentre voi aspettavate il mio aggiornamento, ma sono stata veramente molto, molto impegnata con la scuola. Questo è solo un capitolo di passaggio, i prossimi saranno un po' più forti e spero vi piacciano. Vi prometto che durante l' estate scriverò moltissimo. Mi scuso ancora per questa assenza prolungata e mi auguro che questi capitolo vi sia piaciuto.
A prestooo
Lara💙

So bad , So good - Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora