Capitolo 19

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Arrivai davanti al ritratto della Signora Grassa e proprio prima di  dire la parola d'ordine mi bloccai. Tra qualche ora sarebbe stato il mio compleanno e la cosa non mi entusiasmava più di tanto. Non sapevo se fosse per tutta la storia di Albus o perché crescendo i compleanni stavano perdendo ogni attrattiva. Da piccola mi piaceva compiere gli anni, ricevevo un sacco di attenzioni e i miei parenti mi ricoprivano di regali, ma negli ultimi anni non festeggiavamo più come un tempo perché, oltre ad essere in periodo scolastico, tutti avevano qualcosa da fare e impegni inderogabili, perciò festeggiavo con i miei cugini ad Hogwarts e aspettavo una lettera di buon compleanno dai miei genitori e la cosa un po' mi dispiaceva perché mi era sempre piaciuto il mio compleanno.
Stavo fissndo ancora il ritratto aspettando un non so che segno del fato che mi facesse sparire di lì, quando da un angolo del corridoio sentii dei passi che si avvicinavano. Con molta cautela sfilai la bacchetta dalla tasca della divisa e mi tenni pronta. Quando capii che lo sconosciuto era abbastanza vicino mi voltai e gridai:"PETRIFICUS TOTALUS!" Il mio incantesimo lo colpí in pieno e quando fui sicura che non si potesse muovere mi avvicinai. Lì sdraiato sul pavimento freddo non c'era un Mangiamorte o un criminale di qualsiasi altro genere come avevo creduto, ma mio cugino Louis, con i capelli biondi tutti scompigliati che mi guardava con uno sguardo che avrebbe fatto invidia a Bellatrix Lestrange. Appena mi accorsi dello sbaglio sciolsi l' incantesimo e lo aiutai ad alzarsi, mentre mi ricopriva di insulti:
"Cazzo che male. Ma io dico, hai paura che tutti ti attacchino alle spalle? Non sono tutti degli assassini o degli stupratori, lo sai Rose? Mi verrà un livido enorme in testa per colpa tua." e mentre si massaggiava la testa continuava a fulminarmi con lo sguardo.
" Scusami Lou, non sapevo fossi tu. E siccome è tardi non mi aspettavo di trovare qualcuno da queste parti. A proposito, come mai sei qui alla torre di Grifondoro dato che la tua, essendo Corvonero, è dall' altra parte del castello?" chiesi con l' aria di una che non sapeva assolutamente nulla della festa a sorpresa nella sala dietro al quadro proprio di fronte a me. Vidi la sua faccia farsi rossa fino alla punta delle orecchie e lui cominciare a balbettare una scusa per niente convincente:
" Uhm, bé sai, sono venuto qui perché mia sorella mi ha mandato un Patronus per chiedermi aiuto."
"Ah davvero? E aiuto per cosa esattamente?" chiesi io sempre più gongolante nel vederlo andare nel panico.
" Aveva finito gli assorbenti." disse lui, arrossendo ancora di più. A quella affermazione non riuscii più a trattenermi e scoppiai a ridere. Louis mi osservò confuso per poi unirsi alla mia risata di cui, però, non conosceva la causa.
"Louis, come bugiardo fai veramente schifo, lasciatelo dire. E poi rilassati, so della festa a sorpresa che le ragazze hanno organizzato per me."
Oh fu la sua unica risposta.
" Ma se lo sai, perché sei ancora qui fuori?"
"Non lo so, credo di stare aspettando qualcosa che non arriverà mai."
" Contenta tu, contenti tutti. Bene allora io ora entro e faccio finta di non averti mai incontrata, tu aspetta qualche minuto e poi fa la tua entrata trionfale. Solo, non dire a Dominique della nostra conversazione, se scopre che ti ho in qualche modo detto della festa mi ammazza nel sonno. " e poi sparì nel buco del ritratto.

Aspettai quelli che pensavo fossero 5 minuti, perché non avevo un orologio, e poi mi feci coraggio ed entrai. Dopo che il ritratto si fu chiuso alle mie spalle notai una cosa: la Sala Comune era completamente buia. E quando dico completamente intendo che nemmeno il camino era acceso o la luce della luna filtrava dalle finestre. Detto sinceramente non avevo mai visto la Sala in quelle condizioni e mi metteva un po' di ansia.
Improvvisamente dalla scala del dormitorio femminile comparve una luce di candela e con lei anche una torta. Ah e naturalmente anche una persona, che aveva tutta l' aria di essere mia mamma a giudicare dai capelli, che portava la torta con sopra la candela, ma questo è un dettaglio irrilevante. Poi tutto si fece luminoso e dalle scale cominciarono a scendere tutti i membri della mia famiglia uno ad uno. Ognuno di loro teneva qualcosa in mano, che fosse un regalo o del cibo, e considerando il numero così elevato di persone che compongono la mia famiglia, le cose erano davvero tante. Quando furono tutti nella Sala da dietro i divani e le poltrone comparvero quei miei amici che non facevano parte della famiglia biologicamente parlando, ma per me era come se lo fossero. In quel momento mi resi conto che non era una festa come me l' ero immaginata con gente da ogni dove che nemmeno conoscevo, ma bensì una piccola festicciola con le persone che amavo. Solo dopo che ebbi salutato tutti, mi accorsi che tra quelle persone mancava quella che tra tutte avrei voluto vedere quella sera. La cosa mi rattristò un po', ma l' arrivo di Lydia mi fece accantonare subito il pensiero. Mi stritolò in uno dei suoi abbracci mentre continuava a ripetermi tanti auguri nelle orecchie. Quando si decise a mollarmi le feci l' ardua domanda :
" Ehm, Lyds, come mai Scorpius non è qui?" Lei assunse un' aria afflitta e mi disse:
" Rosie, mi dispiace tanto, ma non è potuto venire. Suo padre l' ha chiamato poco fa per farlo andare a casa, perché suo nonno sta morendo."
Le sue parole mi fecero sentire un po' egoista perché avevo pensato che non si fosse presentato perché era ancora arrabbiato con me.
" Oh, mi spiace, non lo sapevo. " risposi semplicemente.  " Scusami Lydia, vado a salvare mio padre dalle grinfie di mamma." e così dicendo mi avviai verso i miei genitori, che si trovavano in un angolo della stanza, mentre mia madre sgridava mio padre per un motivo a me sconosciuto. Quando fui più vicina capii perché lo stava rimproverando: mio padre aveva tolto un vassoio di pollo dal tavolo per poterselo gustare tutto lui. Come biasimarlo, quando il cibo chiama i Weasley rispondono. Decisi, quindi, di salvare mio padre da quella brutta situazione :
" Mamma, papà! Com' é bello avervi qui. Come avete fatto ad organizzare questa festa, convincendo le mie amiche ad abbandonare il loro piano iniziale? Non che mi dispiaccia, anzi io sono felicissima di passare così il mio compleanno."
"Oh, non è stato semplice fare in modo che tutti annulassero i loro impegni, ma ci siamo riusciti." rispose mia madre. " Per quanto riguarda l' idea di questo tipo di festa, non è merito nostro." aggiunse mio padre.
" E allora di chi è stata?" domandai io, ora sinceramente curiosa, dato che solo una presona veramente persuasiva sarebbe stata in grado di far cambiare idea a quelle tre.
" Tesoro, ma hai ancora indosso la divisa di scuola, PERCHÉ NON VAI DI SOPRA A CAMBIARTI E A METTERTI QUALCOSA DI PIÙ COMODO?" mi disse mia madre, cambiando completamente discorso senza darmi una risposta e urlando l' ultima frase così che tutti poterono sentirla benissimo. Quel comportamento mi sembrava piuttosto insolito, anche perché subito dopo tutto cominciarono a guardarmi con dei sorrisini complici, anche se non capivo perché. Decisi, però, di seguire il suo consiglio, se si può chiamare così, e mi diressi verso le scale del dormitorio. Stavo per mettere il piede sul primo gradino quando vidi Dominique correre veloce giù dalle scale che ancora un po' si spiaccicava con la faccia sul pavimento. Quando mi vide in fondo, inchiodò e riprese a scendere come una persona normale e prima che potessi farle qualsiasi domanda mi disse:
"Problema di assorbenti."
La cosa cominciava ad insospettirmi, così cominciai a salire le scale fino alla porta della nostra stanza. Aprii la porta e ancora un po' mi venne un infarto.La stanza era incantata e al posto del soffitto c'era una galassia. L' atmosfera era buia ma per niente tetra e le candele sparse qua e là davano in tocco ancora più romantico al tutto. Al centro della stanza, in piedi in tutta la sua altezza e bellezza, c'era Scorpius. Da quando avevo aperto la porta mi guardava e io facevo lo stesso, ma nessuno diceva niente. Ero più che sbalordita e in quel momento realizzai quanto lo amassi e quanto mi fosse mancato. Aveva preparato tutto quello per me ed era stato chiuso in stanza da solo ad aspettare questo momento, solo per farmi questa sorpresa. Sentivo che di sotto avevano spento la musica e tendevano l' orecchio per sentire cosa sarebbe successo, così prima di incamminarmi verso di lui chiusi la porta alle mie spalle.
Appena fui abbastanza vicina, lo tirai per quella camicia che gli stava dannatamente bene e feci congiungere le nostre labbra. Fu il miglior bacio di tutta la mia vita. Era carico di emozioni e qualcosa che entrambi aspettavamo dopo così tanto tempo di distanza. Lui si staccò appena e mi sussurrò :
" Buon compleanno Rose. Mi sei mancata." per poi baciarmi di nuovo. Avrei tanto voluto che quel momento durasse per sempre, mi sentivo protetta e al sicuro come non mai e in quel momento capii che avrei voluto passare tutta la vita con lui.
Dopo un po' ci sedemmo sul pavimento mentre lui ancora mi stringeva tra le sue braccia e parlammo. Parlammo a lungo di quello che era successo e di come avremmo potuto affrontare le cose insieme. Naturalmente piansi. Mi sentivo in colpa, ma lui mi aveva rassicurata dicendomi che non era colpa mia se le cose erano andate così e che aveva capito le mie ragioni, alla fine.
Non so per quanto tempo rimanemmo così, seduti sul pavimento a parlare e a scambiarci qualche bacio ogni tanto, alternando con alcune frasi scherzose, che ci caratterizzavano, ma dopo un po' Lily irruppe in camera reclamando la festeggiata. Così ci alzammo e scendemmo le scale mano nella mano. Appena arrivammo vidi mia madre piangere dalla gioia mentre mio padre le dava dei colpetti sulla schiena un po' a disagio, facendomi segno che dopotutto approvava Scorpius con il pollice in alto.
Mentre osservavo i miei genitori mi venne in mente il pensiero che avevo formulato poco prima parlando con loro su chi fosse stato così persuasivo da convincere Lydia, Dominique e Lily a cambiare programma per quella sera.
" Sei stato tu ad organizzare questa festa, dico bene? Nessun altro avrebbe avuto il coraggio di provare  a cambiare i programmi delle mie amiche."
Lui in risposta semplicemente mi sorrise e mi strinse a sé. Santo Merlino adoravo quel ragazzo.

Era da poco passata la mezzanotte, tutti mi avevano tirato le orecchie fino a staccarmele e avevamo mangiato la torta e avevo aperto i regali: avevo ricevuto libri, un kit per la scopa, vestiti da sera dalle mie migliori amiche , vestiti normali, libri, una collana da Scorpius e ancora libri. Fortunatamente la mia famiglia e i miai amici mi conoscevano bene e avevano evitato di regalarmi cose banali come calzini e pigiami o imbarazzanti come completi intimi di pizzo.
Improvvisamente zio Harry uscì dalla Sala Comune e sparì per un po'. Noi continuammo a festeggiare fino a che i miei decisero che era ora per tutti di andare a dormire. In quel momento, però, zio Harry entró tutto affannato, ma con un sorriso da un orecchio all' altro e disse:
" Ho appena sentito l' ospedale, si tratta di Albus. Si sta svegliando adesso."











Spazio autrice
Okay questo capitolo mi piace particolarmente e mi fa sentire terribilmente felice. Spero non ci siano errori, ma se ci dovessero essere mi scuso in anticipo ma l' ho scritto di notte e non ero al pieno delle mia facoltà grammaticali. Spero che a voi sia piaciuto e che il finale vi tenga un po' sulle spine. Penso che il prossimo capitolo arriverà a breve, perché sono a casa tutta settimana e ho molto tempo libero.
Un bacio 💋
Lara💙

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24, 2020 ⏰

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