Scendere tutte quelle scale era stata un' impresa, dato che, oltre alle stampelle, ora avevo ai piedi anche delle maledettissime scarpe con il tacco, che mi impedivano di mantenere un' andatura non somigliante a quella di uno spaventapasseri spastico. Mentre la nostra camminata continuava, cominciai a pensare che stavo veramente andando ad una festa clandestina, e che se i professori ci avessero scoperte, saremmo state tutte nei guai, io particolarmente, perché non si sarebbero mai aspettati una cosa del genere dal Prefetto Perfetto Rose Weasley, che da sempre aveva cercato di smantellare queste feste. Purtroppo, però, quest' anno ero riuscita a farmi convincere dalle mie amiche, le quali mi avevano punta sul vivo, facendo leva sul mio orgoglio e dicendomi che non avevo la minima idea di cosa fosse il divertimento, dato che me ne stavo sempre chiusa in camera mia o in biblioteca. Quindi io, sentendomi colpita in un punto debole, avevo accettato di andare con loro alla festa, per dimostrare che anche io sapevo divertirmi, benché ora non me ne importasse più di tanto e rimpiangendo il mio letto e un bellissimo libro babbano intitolato " The Maze Runner" che mi aspettava sul comodino.
Quando arrivammo, vidi Scorpius Malfoy venirci in contro e cominciare immediatamente a parlare: - Scusa, Rose. Ero in ritardo e non ho fatto in tempo a venirti a prendere alla Torre. Mi dispiace.- Gli sorrisi, sincera e risposi: - Tranquillo, Malfoy, sono riuscita a cavarmela da sola.- Lui sorrise, sinceramente rincuorato e mi porse il braccio, rendendosi subito conto di aver fatto la mossa sbagliata, perché avendo le stampelle non potevo appoggiarmi a lui; così mise il suo braccio intorno alla mia vita, avvicinandomi a lui ed aiutandomi a mantenere una postura più dritta. Il suo tocco mi provocò una strana sensazione che, però, accantonai quasi immediatamente. - Be', allora divertitevi ragazzi. Rose, se torni prima di noi non aspettarci alzata. - disse Lydia, poi tutte e tre mi sorrisero e ammiccarono, prima di sparire all' interno della stanza. Quando la porta si rinchiuse, tra noi calò un silenzio ricco di imbarazzo, che cercai di estinguere quasi subito domandandogli: - Allora, perché hai deciso di venire con me a questa festa? Non credo nemmeno per sbaglio che tu non abbia ricevuto delle richieste... - dissi guardandolo. Lui si voltò per osservarmi e rispose: - Hai ragione, ho ricevuto talmente tante richieste da parte delle ragazze, che ho perso il conto. Però sentivo che ci sarei dovuto venire con te, a questa festa.- disse grattandosi la nuca con fare imbarazzato. Io sorrisi e dissi: - Grazie, allora.- Lui sorrise di rimando per poi camminare 3 volte davanti al muro per far aprire la porta. Mentre camminava, così l' occasione per osservare meglio il suo abbigliamento. Indossava un paio di semplici pantaloni neri e una camicia bianca, leggermente trasparente, che lasciava intravedere i suoi addominali scolpiti. Portava una cravatta nera e non indossava la giacca, ma non potevo biasimarlo, faceva troppo caldo per indossarla. - Stai molto bene vestito così. - dissi infine. Lui mi osservò a lungo per poi aggiungere: - Grazie, però tu ti sei superata. Sei bellissima 'sta sera.- Io arrossii violentemente e mi morsi il labbro, in preda al nervosismo.
Appena entrati, la porta si richiuse dietro di noi e la musica mi inondó le orecchie. C' era un sacco di gente, benché la festa fosse riservata solo a quelli dal 5° anno in sú. La stanza si era ingrandita, in modo da farci stare tutti. Al centro c' era una grossa pista da ballo, affollata da gente che si muoveva a ritmo di musica; ai lati di questa vi erano dei divanetti color porpora, che ero sicura aspettassero proprio me. Inoltre in fondo alla stanza c' era anche un bancone, dove venivano servite bevande di ogni genere. Scorpius mi fece accomodare su uno dei divanetti a bordo pista e poi si avvió verso il bancone, deciso a prendere da bere per entrambi. Quando mi fui seduta, mi resi conto che forse avevo sbagliato a fidarmi di lui e che sicuramente mi avrebbe portato un drink super alcolico. Scrollai le spalle, non avevo nessuna intenzione di alzarmi da questo divano, che avevo scoperto essere così comodo e mi misi ad osservare la gente che ballava in pista: c' erano persone di ogni genere, chi sentiva il ritmo della musica, chi semplicemente spostava il peso da un piede all' altro e chi, invece, non aveva idea di cosa fosse il ballo e che in quel momento sembrava più una foca in preda agli spasmi. Mentre osservavo la gente ballare, notai Tyler Nott venire in mia direzione. Quando fu abbastanza vicino, mi resi conto che puzzava tremendamente di alcool, segno che era palesemente ubriaco. Si sedette accanto a me e mi chiese: - Allora, rossa, come sta andando con Malfoy? - Io abbozzai un sorriso e risposi: - Uhm, direi bene. É gentile e disponibile, cosa strana per uno come lui.- Nott, allora, ghignó e disse: - Sicuramente non vincerà quei galeoni.- Io assunsi un' espressione confusa e poi gli domandai: - Ma di che cosa stai parlando? - non ero sicura di voler davvero sentire la risposta, ma non feci in tempo a replicare che Nott rispose: - Ma come, non te lo ha detto? Lui sta facendo tutto questo per una scommessa. -
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So bad , So good - Scorose
FanfictionRose è una Weasley in piena regola : capelli rossi, lentiggini , appetito ed è anche una ragazza molto intelligente. Adora la sua famiglia , senza la quale non potrebbe vivere ed è sempre gentile con tutti. O meglio , quasi con tutti. Infatti Rose o...