Capitolo 15

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Camminavo tranquilla per i corridoi, senza preoccuparmi di dove effettivamente le mie gambe mi stessero portando. Erano le cinque del mattino e io gironzolavo per il castello perché dopo cena avevo preso una dose un po' troppo cospicua di caffè e non ero più riuscita ad addormentarmi. Le mie amiche erano crollate intorno alle tre, dopo che le avevo praticamente obbligate a fare qualcosa con me perché altrimenti mi sarei annoiata. Loro mi avevano tirato dietro i peggio insulti, ma alla fine avevano ceduto, perché le avevo stressate, e avrei anche continuato, fino allo sfinimento.
Stavo appunto camminando per i corridoi, da sola, in pigiama e a piedi nudi, semplicemente perché non avevo voglia di mettere le pantofole. Ora me ne pentivo amaramente. I pavimenti erano ghiacciati, come se i professori si divertirssero a farli ghiacciare per poi divertirsi a vedere gli studenti soffrire per il freddo. Naturalmente nulla di questo era possibile perché chi è l' idiota che si avventura per il castello senza scarpe o eventualmente delle ciabatte? Io, appunto.
Automaticamente mi ero ritrovata davanti alle cucine. Inutile dire che il mio subconscio da figlia di Ron Weasley mi suggeriva di andare a mangiare, indipendentemente da che ora fosse. Osservai indecisa il quadro della frutta, senza sapere bene se entrare o meno. In fondo mancavano poche ore alla colazione, ma ormai ero lì e sarebbe stato uno spreco di tempo non entrare. Solleticai, quindi, la pera è il quadro si aprì lasciandomi passare. Feci un passo all' interno inspirando il buon odore di cucina che invadeva quel posto e chiusi gli occhi, per gustarmi al meglio ogni profumo. Feci un altro passo in avanti, per far in modo che il quadro si chiudesse dietro di me. Avevo fatto, però, l' errore di non aprire gli occhi, così appena mi mossi in avanti, andai a sbattere contro qualcosa di non particolarmente morbido col naso. L' impatto mi fece sbilanciare all' indietro, tanto da cadere e finire sul pavimento freddo.  Spalancai gli occhi e li puntai sul mio aggressore, certa che non si trattasse di un elfo  domestico, e mi ritrovai a fissare quello che da una settimana a questa parte era il mio ragazzo.
- Buon giorno Rose. Come mai sei sul pavimento e non in piedi? - mi chiese con ovvietà.
- Be' sai, stavo cercando il tuo cervello, ma nemmeno qui c'è. -
Lui mi osservò a lungo con un' espressione confusa, senza capire effettivamente cosa gli avessi detto. Come volevasi dimostrare.
Dopo un po' Scorpius colse il significato di ciò che gli avevo detto e stiró un ghigno, mentre con estrema facilità mi sollevava da terra, come se pensassi 20 kg. - Siamo sarcastiche anche di prima mattina? Comunque se cerchi il mio cervello è di conseguenza anche la mia intelligenza dovresti guardare un po' più in alto, sai?- Io sbuffai e risposi: - Hai un ego così spropositato da non renderti nemmeno conto del fatto che tu il cervello non lo hai mai avuto. -
- Non c'è bisogno di un cervello, quando hai tanta bellezza come la ho io, ma fortunatamente ho ereditato anche una discreta intelligenza, che mi rende ancora più affascinante. Per questo cadono tutte ai miei piedi. Un po' come hai fatto tu Rosellina... -
Senza esitare gli tirai un pugno dritto nello stomaco che lo fece piegare in due dal dolore e gli dissi: - Prova a chiamarmi un' altra volta Rosellina e giuro che ti uccido e do il tuo corpo in pasto alla Piovra Gigante. Inoltre io non sono caduta ai tuoi piedi, semplicemente sono andata a sbattere contro la tua schiena. In più mi pare di ricordare che sei stato tu il primo a lasciarti affascinare dalla mia estrema bellezza, non il contrario. - puntai gli occhi nei suoi, con aria di sfida, ma proprio prima che lui riuscisse a controbattere, lo afferrai per la maglietta e feci congiungere le nostre labbra. Dopo un tempo che a me sembrò fin troppo corto, Scorpius si staccò e mi chies:- Ora che ci penso, cosa ci fai tu qui? Sono le cinque del mattino e secondo la tua natura da Weasley non dovresti svegliarti prima delle otto. - Inarcai un sopracciglio e risposi pacamente:- "Secondo la mia natura da Weasley"? Comunque ho bevuto parecchio caffè prima di dormire, il che è strano dato che a me non piace nemmeno, e poi non sono più riuscita ad addormentarmi. Credo di aver bevuto la prima tazza perché dovevo finire il tema per la McGonagall sulla trasfigurazione umana e quello per Lumacorno sulla pozione della pace. Poi ho dovuto ricopiarli per Dominique e Lydia e alla fine non mi sono più addormentata. Dato che però sono rimasta sveglia a causa loro, ho costretto le ragazze a stare sveglie con me. Ci sono riuscita fino a circa due ore fa, poi sono crollate. - Scorpius rise e la sua risata mi scaldó il cuore.
Mentre lui era intento a ridere delle mie disavventure, mi ricordai che anche lui era lì con me e che la cosa era alquanto strana, perché Scorpius Malfoy non si alzerebbe mai dal suo amato letto per sua sponte. Un po' come la sottoscritta. Forse era questo il motivo vero per cui stavamo insieme.
- In ogni caso non sono l' unica che gironzola per il castello così presto. Cosa ti porta qui, nelle cucine, alle cinque di un giorno di lezione? -
- Albus russava come un vecchio in preda ad un attacco d' asma. - mi rispose alzando le spalle. Io cominciai a ridere, immaginando la scena di Albus che russa e tutti i suoi compagni che gironzolano nel castello senza meta precisa, solo per sfuggire a quel rumore assordante.
Improvvisamente un elfo, probabilmente dal nome Timothy, ci si avvicinò e ci chiese con la sua voce squillante ma stridula:- I signorini desiderano qualcosa da mangiare? -
Osservai Scorpius rifiutare molto educatamente, mentre nella mia testa si stavano già formando le idee più bizzarre su cosa avrei potuto chiedere. Dopotutto una Weasley non rifiuta mai del cibo.
- Io vorrei una fetta di torta con triplo cioccolato e una cioccolata calda, grazie. - sorrisi all' elfo che sparì immediatamente per poi tornare dopo poco con la mia ordinazione. Scorpius mi guardò stranito ed io alzai le spalle in risposta. Non potevo farci niente se mi piaceva così tanto il cioccolato.
Dopo un po' di tempo passato a scambiarci effusioni, ma anche frasi pungenti che caratterizzavano la nostra strana relazione, decidemmo di alzarci e andare ognuno nella propria Sala Comune per prepararci alle lezioni imminenti. Uscimmo dalle cucine e mentre lui si avviava verso i sotterranei io mi ricordai di non avere nulla ai piedi e la sola idea di ripercorre tutti quei gradini e corridoi freddi mi fece rabbrividire. - Scorpius- lo richiamai facendolo voltare nella mia direzione. - Mi riaccompagneresti nella mia Sala Comune, per favore? - lui mi guardò interrogativo e come risposta io mi osservai i piedi nudi. Quando rialzai lo sguardo lui mi fissava sbigottito e poi aggiunse :- Sei scalza?! -

***

- Bene ragazzi, potete andare.-
Feci evanescere la nostra pozione e riposi tutto nella mia borsa. Mentre mi avviso verso la porta, felice che anche l' ultima lezione della giornata si fosse conclusa, Lumacorno mi chiamò :- Signorina Weasley, signor Malfoy, potreste fermarvi un secondo? - Mi bloccai sulla porta, come congelata e lentamente mi voltai, con una faccia colpevole, benché non avessi fatto nulla di male. Scorpius, invece, sembrava perfettamente a suo agio, come se l' essere richiamato da un professore non lo turbasse minimamente.
- Ho notato che ultimamente la vostra collaborazione è di molto migliorata, litigate molto meno e lavorate meglio entrambi. Questo mi fa molto piacere e non vorrei che la situazione cambiasse. Bene volevo solo comunicarvi questo, potete andare. -
Io e Scorpius ci guardammo straniti e dopo aver mormorato un debole grazie uscimmo dalla stanza.
Appena fuori Scorpius si voltò verso di me e mi disse :- Hai visto che la nostra relazione è aprrezzata anche dai professori? La cosa mi diverte, a te no? -
-No, non particolarmente anche perché già devo stare attenta a tutte le ragazzine che ti vengono dietro perché sono sicura che uno di questi giorni cercheranno di uccidermi, non posso anche preoccuparmi delle occhiate compiaciute che i professori ci rivolgono. - risposi sicura delle teorie cospiratorie contro di me.
- Bah, se lo dici tu... Comunque oggi ci vediamo per passare un po' di tempo al parco? - mi chiese dolcemente.
- Non posso, avevo promesso a Lily di aiutarla in Incantesimi, Dominique con Pozioni e Lydia con Rune Antiche. Mi spiace ma credo che non avrò nemmeno tempo per fare i miei di compiti, figuriamoci un po' di tempo libero. Ci vediamo alle 10 per la ronda. - Gli scoccai un bacio e poi mi diressi verso la Sala Grande, decisa a mangiare il più velocemente possibile, in modo tale da riuscire a fare tutto.

Verso le nove e mezza stavo ancora spiegando la funzione di determinate Rune a Lydia, la quale, però, sembrava capirci meno che un Asticello.
- No, Rose, non ci capisco niente! Sono tutte uguali queste dannatissime rune! -  Presi un bel respiro profondo, mentre lei sbuffava sonoramente.
- Senti, Lydia, non è così difficile devi solo associare le cose. Ad esempio se...-
-Lascia stare, Rose, ci rinuncio. Non riesco a seguirti più a quest' ora. Quindi io ora vado e tu aspetti l' orario della ronda. Buona notte fiorellino - Mi diede un bacio sulla fronte e poi sparì per le scale dirette al dormitorio femminile.
Io mi posizionai meglio sul divanetto, aspettando l' ora in cui sarei dovuta andare a fare la ronda con Scorpius. Mentre osservavo il fuoco scoppiettante nel camino, i miei occhi si chiusero leggermente e io mi lasciai coccolare dal calore del fuoco e dalla comodità dei cuscini fino a che mi addormentai.

- Rose, svegliati. - Sentii qualcuno scuotere leggermente una spalla e aprii di scatto gli occhi, mentre mi tiravo seduta di scatto. Sfortunatamente la mia testa incontrò qualcosa di altrettanto duro.
-Cazzo che male.- Scorpius si tastó la parte lesa della sua testa, mentre si allontanava da me.
- Come mai oggi hai così tanta voglia di farmi del male? -
- Scusa, non pensavo che ci fosse qualcuno chinato sopra di me. - mi scusai con un' alzata di spalle.
-Tranquilla, mi aspettavo di trovarti qui. Dopotutto non hai dormito, immaginavo fossi crollata in Sala Comune dopo che avevi anche affrontato tutte le meterie più complicate che questa scuola ha da offrire. -
Sorrisi leggermente e poi feci per chiedergli una cosa, ma lui mi rispose prima ancora che formulassi la domanda.
- Sono entrato grazie a te. Mi hai detto la parola d' ordine poco tempo fa durante uno dei tuoi momenti di sclero in cui cominci a parlare senza filtri. E stai tranquilla, la ronda l' ho fatta da solo, tu avevi bisogno di riposare. -
Mi baciò dolcemente e poi mi prese in braccio a mo' di sposa e mi trascinó giù per le scale fino alla sua stanza. Una volta arrivati mi diede una sua maglia da mettermi come pigiama e poi ci sdraiammo entrambi sul suo letto. Ero sfinita ma volevo lo stesso dimostrargli la mia gratitudine. Appena si sdraió al mio fianco, mi girai verso di lui e lo baciai molto dolcemente. Lui rispose al bacio e quando ci staccammo mi chiese:- E questo per cos' era? -
- Tutto-
Lui sorrise e poi mi avvicinò a se con un braccio.
- Scorpius... -
- Dimmi. -
- Ti amo. -
- Anche io, ma ora dormi che ho sonno. -




Spazio autrice
Hey, finalmente ho pubblicato. Non è lunghissimo e mi spiace per questo ma è un capitolo di passaggio e non avevo molto da scrivere. Probabilmente è il capitolo con più Scorose in tutta la storia e inoltre è la metà della storia e questo mi rattrista un sacco perché vuol dire che la storia sta lentamente giungendo al termine. Mi scuso ancora per l' assenza così prolungata ma avevo anche poche idee oltre che poco tempo. Spero solo che vi sia piaciuto . Aggiungo solo una cosa. Ricordatevi che c'è sempre la quiete prima della tempesta.
Un kiss 💋
Lara ✳️

So bad , So good - Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora