Imagine Dragons - Radioactive
Non capiva cosa fosse successo. Più analizzava la situazione e più si rendeva conto di non comprenderla. I suoi muscoli erano diventati improvvisamente pesanti e provare a muoversi era fuori discussione. Era avvenuto tutto troppo velocemente e questo lo spaventava da matti. All'inizio era rimasto sconcertato dalla vicenda ma poi, alzando gli occhi e ritrovando il coraggio che aveva momentaneamente perso, parlò.
"Niall, ma sei sicuro di quello che stai dicendo?"
Non aveva mai visto l'amico così determinato nel fare qualcosa, così iracondo, così scontroso.
"Louis, ci conosciamo da quattro anni ormai. Dovresti sapere che non sto scherzando. La festa si terrá nella scuola e sarà indimenticabile" disse in modo solenne.
"Ma come faremo ad organizzarci? E se la gente non dovesse venire? Già passiamo la maggior parte del tempo rinchiusi in quella prigione e ora, dovremmo convincere gli altri a passarci altre ore?" sussurrò quasi Zayn.
"Il vero problema è soltanto uno ragazzi: come facciamo a non farci beccare dai professori?" disse Liam catturando l'attenzione dei presenti.
Appena ebbe finito di parlare, tutti compresero che era quello l'intoppo più grande. Vedendola così, il piano era assolutamente irrealizzabile.
Se c'era qualcuno che passava più tempo a scuola degli studenti, di sicuro questi erano i professori. Sarebbe stato assolutamente impossibile organizzare una festa all'interno della scuola senza farsi scoprire da loro. Calò un silenzio quasi surreale nella stanza.
Tutti stavano pensando a possibili soluzioni, una più irrealizzabile dell'altra.
Nella sua mente, Liam aveva pensato di intossicare il cibo della mensa in modo da spedire tutti gli insegnanti a casa ma, facendo così, anche tutti i suoi compagni sarebbero stati male. Zayn immaginò di chiudere i docenti nella sala professori e di bloccarne la porta ma, avendo i loro cellulari addosso, avrebbero potuto chiamare qualcuno, polizia compresa, e far finire tutti i ragazzi in grossi guai.
Niall aveva ipotizzato di irrompere nell'ufficio del preside e di mandare una comunicazione a tutto lo staff inventandosi una scusa qualunque e di chiudere la scuola per una giornata intera ma, qualsiasi falsità non avrebbe mai retto visto che il preside della scuola era sposato con la professoressa di latino e, vivendo insieme, avrebbero discusso sicuramente della cosa. Fu Louis che per primo gettò la spugna.
"Non esiste soluzione" sentenziò mettendosi le mani nei capelli.
"Siamo fottuti" esalò Liam.
Niall, vedendo i suoi amici combattuti si alzò in piedi e con un moto di speranza improvviso disse: "Avete ragione. Non riusciamo a pensare a nessuna soluzione.....ma è proprio questo il punto: noi non riusciamo a pensare ad una soluzione perché, parliamoci chiaro, non siamo abbastanza furbi. Ma tutti noi conosciamo qualcuno che di furbizia, ne trabocca"
Improvvisamente il gruppo sembrò capire. I ragazzi si guardarono entusiasti e sorridendo apertamente, dissero all'unisono:
"Cindy Path"
*
La casa di Cindy, situata nella periferia della città, aveva un giardino spazioso, l'erba verde e rigogliosa, i tetti spioventi ricoperti da tegole color carminio e i muri di un acceso giallo ocra. In mezzo a tutte le case grigie che componevano il vicinato, la sua, sembrava quasi brillare con quei colori sgargianti. A Cindy però, casa sua non le piaceva...o meglio, non le piaceva condividerla.
STAI LEGGENDO
Camp Flop
FanfictionLa scuola è l'inferno sulla terra e gli studenti sono anime in pena. L'unica speranza che hanno per svagare un po' è rappresentata dalla grande gita di fine anno in una delle capitali del divertimento: Amsterdam. E se a seguito di uno scherzo da par...