21

1.1K 57 21
                                    

Whatsapp:

16.20

Leo, quando torni?
Mi fa male tutto, ti provo a chiamare, perché non rispondi?

17.00
Leo, è da quasi un'ora che ti provo a chiamare... Dove sei?

17.30
Le ragazze mi accompagnano in ospedale.
Chiamami il prima possibile, ho paura...

18.30
Ho bisogno di te.

**
Pov. Bonucci.

Leggo i messaggi e corro verso l'ospedale, alzo il cappuccio sulla testa e chiedo all'accettazione dove si trova Maria; il tempo di arrivare al piano che vedo le amiche di Maria uccidermi con lo sguardo.

«Dove cazzo eri?!» chiede acida Federica, ha gli occhi gonfi e preoccupati.

«Cosa è successo?» chiedo, è l'unica cosa che mi preoccupa adesso.

Mancano due fottuti mesi alla nascita.

Sam si passa una mano sul viso ma non risponde. Federica attende ancora la mia risposta mentre Alessia e Alessandra mi guardano in cagnesco, è proprio quest'ultima che parla. «Un parto cesario d'urgenza. Non sappiamo cosa è successo. Siamo arrivate da lei e...» un singhiozzo la fa smettere di parlare ed io mi mordo forte il labbro.

«Non ci hanno spiegato bene perché non siamo parenti. Credo che a te diranno tutto.» mormora Alessia.

Annuisco, camminando avanti e indietro, sono tutte quattro distrutte e maledico me stesso per non aver letto prima i messaggi. «Perché non hai risposto?» chiede Sam. Si è alzata, ora si trova di fronte a me, appoggiata al muro, guardandomi indifferente.

«Con Matteo e Lorenzo.» spiego.

Sam alza le sopracciglia e sospira, negando con la testa, si avvicina a me, puntandomi il dito sul petto e sorride sadica. «Se dovesse succedere qualcosa, giuro che ti farò passare le pene dell'Inferno. E non solo io Bonucci, ma tutte.» sussurra tra i denti, allontanandosi quando sente la porta aprirsi.

«C'è qualche familiare?» chiede il medico, apparendo da dietro la porta.
Mi avvicino e rispondo di essere il padre della bambina. Il dottore annuisce e mi guarda negli occhi, rimanendo stupito quando capisce chi sono. «L'operazione è andata bene. La piccola dovrà rimanere nell'incubatrice per un mese, per sviluppare bene i polmoni.» spiega con calma.

Un sospiro esce dalle mie labbra, Vittoria sta bene, deve rimanere in osservazione ma è viva.
«Maria?» domando, sperando che anche lei stia bene.

«Tra poco la portano in stanza, ma bisogna aspettare che si svegli, ha perso molto sangue ed è svenuta prima di arrivare in sala operatoria. La piccola è salva per miracolo.» dice, andandosene poco dopo.

Mi lascio andare sulla sedia e mi copro il viso con le mani, non ne faccio una giusta. Era da tempo che Maria sentiva dei dolori e non le sono stato accanto quando aveva bisogno di me, non ho risposto ai suoi messaggi ed ora è in queste condizioni.
Sento gli occhi pungermi e per poco non scoppio a piangere, ho bisogno di vedere mia figlia, ho bisogno che Maria si svegli.

Perché si deve svegliare, non può lasciare Vittoria, non può lasciare me.

******
Drammi.
Dovevano esserci.
Perdonatemi Perché vi voglio bene

Schivo torce e forconi. Vvb ❤

Challenge for Us || Leonardo BonucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora