Le sue labbra erano così carnose e morbide contro le mie, proprio come avevo immaginato.
Purtroppo, non avevo alcun tipo di esperienza e non avevo la più pallida idea di come si desse un bacio.
Lauren sembrò rendersene conto, siccome afferrò le mie mani- che si trovavano ferme sulle sue spalle- e le portò dietro al suo collo, mentre le sue braccia si strinsero intorno ai miei fianchi, tenendomi ferma. La sua lingua picchiettò sul mio labbro inferiore, indicandomi di schiudere le labbra. L'accontentai subito, e la sua lingua iniziò ad esplorarmi con calma e delicatezza. Emisi un piccolo gemito, che fece solo aumentare la presa sui miei fianchi. Le mie dita, che sembravano avere vita propria, accarezzarono i capelli di Lauren, tirandoli leggermente.
Si allontanò lentamente da me per permettermi di respirare, e allora mi ritrovai a guardarla negli occhi. Aveva le labbra rosse e gonfie a causa del bacio appassionato che ci eravamo appena scambiate, per non parlare dei suoi occhi che adesso sembravano essere pieni di desiderio.<<Troppo veloce?>>, mi chiese, con voce estremamente roca. Sentii i brividi, ma ancor prima che potessi aprire bocca, spalancai gli occhi, rendendomi conto della gravità della situazione.
<<Lauren...io...non...non avrei...>>, mormorai agitata. Lei fece per aprire bocca, ma io mi alzai, deglutii nervosamente e poi presi a correre per il bosco. Sapevo che contro di lei non avevo speranze, non in fatto di corse almeno, ma dovevo provarci.
L'avevo baciata! Avevo baciato la mia rapitrice e mi era anche piaciuto! Mi era piaciuto così tanto che non potevo dire che sarebbe stata l'ultima volta, perché sicuramente l'avrei rifatto. Non potevo pensare ed agire in questa maniera, andava contro ogni singola legge del buonsenso.
Non mi sembrò di sentire i passi di Lauren che mi seguivano, ma non smisi di correre nemmeno per un attimo.
Mi guardai intorno, cercando di ricordare da che parte eravamo venute. Nel frattempo, però, cercavo anche di sentire il rumore di qualche macchina, nella speranza di trovare una strada che mi avrebbe portata il più lontano possibile da questa shapeshifter che mi aveva stravolto la vita. Continuai a correre, sapendo che non potevo fermarmi a pensare e perdere tempo.
Fu quando corsi verso il primo sentiero che mi sembrava familiare che lo avvertii: un dolore lancinante alla caviglia, come se mi avessero appena punto con un ago. Caddi a terra, ritrovandomi a fissare il cielo sopra di me.
Sapevo che stavo perdendo sangue da quella che doveva essere una ferita, e sentivo anche un forte dolore e bruciore combinanti insieme. Non sapevo se avesse senso o meno, ma avevo l'impressione che qualcosa mi stesse scorrendo nelle vene, un qualcosa che il mio corpo non voleva accettare.<<Merda, Lucy! Che diavolo hai combinato?>>, chiese una voce femminile e familiare. Cercai di portare la mia attenzione nella direzione dalla quale proveniva la voce, ma mi faceva male anche il semplice provare a respirare.
Tuttavia, adesso sapevo che Lucy mi aveva morso e adesso stavo cadendo vittima del suo veleno.<<Oddio...io...ho sentito un odore che non ho mai sentito prima...credevo fosse una minaccia...non l'avrei mai morsa altrimenti>>, borbottò lei in maniera agitata. Avrei tanto voluto dirle che non aveva importanza, poiché magari il suo veleno era proprio quello che mi meritavo per aver baciato Lauren, ma non riuscii ad aprire la bocca. Solo in quel momento mi resi conto che sentivo la gola secca, come se non bevessi acqua da secoli.
Il pensiero di dover bere qualcosa, fu l'ultimo che feci prima di cadere in uno stato di incoscienza.***
Avvertivo delle mani sulla mia fronte, ma non sapevo se erano calde perché io fossi fredda, oppure se erano fredde perché io fossi calda. Tuttavia, mi sembrò subito di riconoscere quel tocco delicato ma deciso al tempo stesso.
Qualcosa di umido sostituì le mani, e quasi quasi mi stavo per lamentare perché volevo sentirle un'altra volta. Mi resi conto che dovevano avermi messo uno straccio bagnato sulla fronte. Quindi, dedussi che probabilmente avevo la febbre molto alta.<<Perché ha la febbre così alta?>>, chiese una voce roca, proprio come se mi avesse letto nel pensiero. Provai ad aprire la bocca, a muovermi, ma sembrava proprio che il mio corpo non reagisse ai comandi che inviava il mio cervello.
<<Vuol dire che il suo corpo sta combattendo contro il veleno...è una cosa positiva>>, disse una seconda voce femminile.
Sentii il rumore di una porta che viene aperta, poi immaginai che fosse entrato qualcun altro nella stanza. Quante persone erano già con me?<<Ho portato l'acqua>>, disse una terza voce, sempre femminile. L'acqua...adesso che ci pensavo, avevo ancora la gola un po' secca e mi sarebbe piaciuto molto bere un po' d'acqua.
Sentii qualcosa venir posto sotto la mia testa e così mi ritrovai ad alzare il capo, poi un qualcosa di freddo mi inumidì le labbra: acqua.
Sembrava strano, ma riuscii a bere tutto il bicchiere e quando lo finii, smisi di sentirmi come se l'inferno avesse preso luogo nella mia gola.<<Credo che sia mezza cosciente>>, disse una delle voci che aveva già parlato. Avvertii nuovamente una mano che mi toccava la fronte, ma questa volta non riconobbi il tocco e volevo tirarmi indietro perché non mi piaceva. Ancora una volta, però, non riuscii a muovermi. Era incredibile: avevo la sensazione che mi avessero buttato delle rocce sugli occhi, perché sentivo le palpebre dannatamente pesanti. La gola aveva preso a bruciarmi nuovamente, sentivo che stavo sudando e sentivo tutto ciò che mi circondava, eppure, non riuscivo a fare in modo che il mio corpo obbedisse ai miei ordini.
<<Che hai combinato, Lucy?>>, chiese una delle voci.
<<L'ho già detto...io non ho riconosciuto il suo odore, credevo che fosse un pericolo e l'ho morsa>>, disse la ragazza che era appena stata chiamata in causa. Oh, certo! Lucy mi aveva morso, ecco perché mi sentivo così stordita.
Il veleno doveva essere ancora in circolo nel mio corpo, per questo motivo mi sentivo una schifezza. Immaginai che mi avessero dato qualcosa, poiché il dolore che avvertivo alla gamba era svanito.<<Non è colpa sua. Non avrei dovuto portare Camila in territorio di caccia, soprattutto quando voi non conoscete ancora il suo odore>>, disse la voce roca. Lauren. Questa era la voce di Lauren, che sembrava essere proprio al mio fianco.
In automatico, ricordai che se ero finita morsa da Lucy, era stato proprio perché scappavo dalla mora che mi aveva baciata. Anche se non avevo mai dato un bacio, ero sicurissima che nessuno sapeva baciare come lei. Nessuno. Mi chiedevo se ci fosse qualcosa che questi shapeshifter non sapevano fare bene...Ma dopotutto, era palese che fossero una razza superiore e più forte di noi, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.
Mi resi conto che Lauren mi stringeva la mano, solo quando la lasciò andare.<<Lauren>>, gemetti, bramando di nuovo il suo tocco. Di nuovo, mi prese la mano e sentii il suo pollice accarezzarmi il dorso della mano.
<<Non andartene>>, mormorai a voce bassa.
<<Sono stata qui tutto il tempo, non vado proprio da nessuna parte>>, mi disse, accarezzandomi una guancia.
<<Sai che non parlo di questo>>, dissi.
<<Sono qui, Camila. Sono proprio al tuo fianco>>, mi rassicurò.
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My captor
FanfictionDopo che gli shapeshifter sono arrivati sulla Terra, salvandola da una grande crisi, il nostro pianeta ha smesso di essere come era una volta. Gli shapeshifter hanno portato le loro credenze e tradizioni tra gli esseri umani, stravolgendo il loro mo...