Capitolo 10

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Lauren ed io eravamo sedute, una di fronte all'altra. Le sue mani tremavano, e muoveva le gambe in maniera agitata. Sembrava proprio che non fosse pronta alla verità tanto quanto me.

<<Attraverso la nostra tecnologia, avevamo già trovato un'altra forma di vita, ma non so per quale motivo abbiamo deciso di aspettare che foste voi a trovarci.
Comunque, dopo aver iniziato un periodo di ribellione, in cui ero arrabbiata con tutto il mondo, ho iniziato a ripudiare il mio lato animale. Volevo essere come voi esseri umani. Non vi preoccupavate di quello che sarebbe successo in futuro, avete sempre vissuto alla giornata. A Phobos non puoi nemmeno sognarti di fare una cosa senza pensare alle mille conseguenze che la tua azione potrebbe portare, e alla fine, passiamo così tanto tempo a pensare che ci dimentichiamo persino cosa volevamo fare all'inizio.
<<Smisi di trasformarmi, smettendo persino di ascoltare i miei genitori che odiavano essere disubbiditi. Fu allora che accadde l'inevitabile>>.

<<Diventasti una pantera>>, dissi. Taylor mi aveva accennato a questa cosa, ma non avrei mai potuto immaginare che l'avesse dovuto vivere in prima persona.
Chissà quanto complicato doveva essere stato per tutti loro, Lauren compresa.

<<Esatto. La cosa peggiore, però, era sapere che se non avessi rimediato, sarei diventata una pantera vera e propria. Avrei perso per sempre il mio lato umano>>, disse. Afferrai la sua mano, cercando di farla smettere di tremare. Volevo che sapesse che la stavo ascoltando e che non sarei andata mai da nessuna parte. Il mio posto era al suo fianco, anche se non capivo ancora per quale motivo.

<<Siccome non volevo che i miei genitori e i miei amici vedessero la mia caduta, venni sulla Terra.
Ormai, gli shapeshifter erano diventati vostri amici ed era normalissimo vedere un animale che girava per strada>>, disse. Sapevo a cosa si riferiva. Il mio stomaco si contorse al pensiero che, magari, mi era passata davanti in passato ed io non sapevo ancora chi fosse.

<<Conobbi un ragazzo: Shawn. Divenne mio amico in poco tempo, e sembrava sapere perfettamente cosa mi era successo. Quindi, mi diede un posto in cui stare. Sai, non potevo parlargli eppure lo capivo quando mi parlava.
Mi raccontò che anche suo padre, dopo aver perso sua madre, si era lasciato andare e si era convertito in un animale vero e proprio. Shawn mi raccontava che si negava di tornare umano, e scatenava la sua rabbia selvaggia con cose e persone completamente innocente. Divenne umano, ma morì poco dopo, perché non lo sopportava.
<<Ero sicurissima che non sarei mai ritornata normale dopo la storia che Shawn mi aveva raccontato. Quindi, immagina la mia sorpresa quando un giorno sono ritornata umana>>, disse, guardandomi direttamente negli occhi. Spalancai gli occhi, sorpresa.

<<Il giorno del mio incidente>>, dissi, sicura di me stessa. Immagini di quel giorno mi passarono per la mente, alternati con i ricordi sfocati dei sogni che stavo avendo in quel periodo. Il mio subconscio stava ricordando che c'era anche Lauren.

<<Vidi una bambina ferma in mezzo alla strada, e una macchina guidata da tre ubriachi che minacciava di travolgerla.
Prima di rendermene conto, l'avevo afferrata e l'avevo portata al sicuro. Lontana da quei tre idioti che si erano schiantati contro un palo della luce, poiché la macchina venne deviata dal mio corpo.
<<Un attimo prima stavo guardando le mie zampe, quello successivo guardavo le mie mani umani. Ero ritornata umana, Camila. Ma cosa c'era in quella bambina che portava il mio marchio sul fianco? Dovevo scoprilo, eppure al tempo stesso dovevo tenerti al sicuro e dovevi essere protetta>>

<<Shawn doveva prendersi cura di me, giusto?>>, chiesi. Lei annuì.

<<Io, nel frattempo, ritornai a Phobos per parlare con i miei genitori. Devi sapere, Camila, che quando uno shapeshifter nasce, i suoi genitori riescono a vedere tutta la sua vita. Chi diventerà, quali errori commetterà e chi sarà la sua compagnia. Sanno tutto, assolutamente tutto.
Tu eri la mia prova da superare; se avessi salvato te, allora sarebbe ritornato tutto alla normalità. Sai, ancora mi chiedo cosa mi avesse spinto a salvati quel giorno, siccome non mi interessava molto di ciò che mi accadeva intorno>>, disse lei.

<<Il nostro legame c'entra qualcosa?>>, domandai.

<<Sì. Per noi shapeshifter è impossibile ignorare il nostro compagno, soprattutto se è in pericolo.
Dovevo prendermi cura di te, quindi, perché sentivo, sento, di doverti tutta la mia vita, Camila. Giuro che combatterò per te ogni giorno, ogni minuto della mia vita. Mi prenderò cura di te, mi assicurerò che niente e nessuno ti faccia del male. Mai. E ti farò sentire amata, apprezzata...perché te lo meriti. Potresti credere di essere umana, ma tu per me sei semplicemente tutto>>, disse. Le sue parole mi colpirono così forte, che mi ritrovai seduta su di lei mentre la baciavo con passione. Le labbra, il viso, il collo, il mento, la fronte. Finalmente capivo tutto, per quanto potessi capire dei legami che hanno gli shapeshifter.

 <<Quindi, vuoi essere la regina di un mondo?>>

<<Cosa?>>, chiesi, confusa.

<<Se mi dici che vuoi essere mia, diventerai la regina del nostro mondo>>.
Lo disse mentre passava la mano lungo la mia schiena, le mie spalle, la mia nuca, tra i miei capelli, e mi arresi. Volevo essere sua in quel momento, e per il resto di tutta l'eternità.
Lei ripercosse tutto il mio corpo in maniera affettuosa, baciando le mie labbra con tanta tenerezza che il mio stomaco conobbe le famose farfalle di cui tutti parlavano.
Mi portò alla pazzia; le sue dita si muovevano con lentezza e mi sembrò quasi di aprire gli occhi per la prima volta. Lauren mi trattava come se fossi un'opera d'arte che nessuno aveva mai apprezzato prima, perché in un modo così pieno d'odio è quasi impossibile incontrare qualcuno che riesca a fare l'amore.
Mi sentii amata in tutte le forme possibili, anche quando Lauren mi afferrò e mi tolse i vestiti, spingendo il mio corpo contro il suo. Sentivo che questo era un amore talmente forte, che poteva essere sentito in tutta la casa.
Non importava che il letto fosse diventato un disastro, le coperte umide, le lenzuola gettate a terra e i corpi sudati che si intrecciavano l'un l'altro.
Nel movimento dei fianchi di Lauren, non potei evitare di mormorare parole incomprensibili persino a me. Lei mi chiedeva cosa volevo, e più le chiedevo, più mi dava. Mi coronava la fronte di baci, mentre mi faceva tremare le gambe.
Mi parlava sempre all'orecchio: <<Amore mio, bellezza mia>>. Ed io non potevo non pensare che fosse una maledetta che mi era entrata sotto pelle.
Fui la sua maestà quella notte, perché quando si fa l'amore, non esistono difetti, non hai paure né hai paura di ciò che avverrà dopo.
Imparai, da quella volta, che ero una regina, e come tale, ebbi una meravigliosa sovrana al mio fianco.

My captorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora