Capitolo 17

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Mi ritrovai schiacciata contro il materasso del letto, con Lauren che torreggiava su di me con gli occhi ridotti a due fessure. Sembrava essere arrabbiata o gelosa...probabilmente quest'ultima.
Non avrei mai immaginato di poter scatenare una simile gelosia, soprattutto perché non stavo facendo nulla di male. Dopotutto, Shawn ed io stavamo solo parlando. Certo, magari stavo accarezzando la sua schiena, ma comunque non avevo fatto nulla che non avrei dovuto fare. Era triste, ed aveva bisogno di essere consolato. Aveva bisogno di un'amica, niente di più. Eppure, a Lauren sembrava non essere piaciuta la nostra interazione.
Non mi aveva lasciato parlare, per quanto provassi a spiegarle che non era successo nulla. Si era affrettata ad afferrarmi sotto braccio, prendere Arthur- che si lamentava, siccome voleva farle vedere gli accordi che gli avevo insegnato a suonare- ed andare via. Poi, aveva lasciato il bambino con Chris e Taylor, che sembravano aver compreso che qualcosa non andava. Chris sembrava aver invece capito anche come sarebbe finito tutto, poiché mi aveva sorriso in una maniera molto maliziosa e divertita.

<<Lauren>>, provai a chiamarla per l'ennesima volta.

<<Shhh!>>, mi zittì...per l'ennesima volta.

<<Voglio solo...>>, mormorai, ma mi interruppe ancora, fulminandomi con lo sguardo. Prima che me ne rendessi conto, una pantera dagli occhi verdi mi fissava dall'alto. Ancora una volta, non avrei saputo dire cosa succedeva quando si trasformavano. Non si sentiva alcun rumore, quindi cambiavano forma all'improvviso, senza alcun tipo di preavviso.
Non avevo paura di lei, per quanta rabbia potevo sentire irradiasse il suo corpo. Come mi aveva detto in altre occasioni, ero la sua compagna. Non poteva farmi del male, andava totalmente contro la sua natura.

<<E adesso come facciamo a comunicare?>>, chiesi, contenta che mi avesse fatto finire almeno questa frase. Emise un piccolo grugnito gutturale, e poi sentii la morbidezza della sua guancia contro la mia. Prese a muovere furiosamente la testa contro il mio volto, poi il mio collo, spingendo, in maniera insistente, il suo corpo possente contro il mio. Mi stava schiacciando contro il materasso, ma potevo dire che non sentivo per niente il suo peso. Dei piccoli ringhi facevano vibrare il suo petto, indicandomi che qualsiasi cosa stesse facendo, la stava infastidendo parecchio.

<<Hai finito?>>, domandai. Ottenni un grugnito più forte degli altri, che mi bastò come risposta. Iniziai ad accarezzare il suo pelo, sentendo che era la cosa giusta da fare. L'accarezzai con delicatezza, trovando dei punti-dietro al suo orecchio, sulla testa e lungo la schiena- che sapevo la rilassavano. Proprio come immaginavo, ottenni un piccolo miagolio di piacere in risposta. Ma qualsiasi cosa stesse facendo, non era ancora giunto al suo termine.

<<Lauren!>>, esclamai irrigidendomi. Sentii la punta dei suoi denti contro il mio collo, e temetti che volesse azzannarmi. Tuttavia, i suoi occhi verdi si alzarono per poter guardare i miei spalancati e terrorizzati. Erano calmi e pacati, non c'era alcuna traccia di rabbia o follia in essi, e mi tranquillizzai quasi subito. 
Prima che me ne rendessi conto, mi diede un piccolo morso che faticai persino a sentire. Se non l'avessi vista, non ci avrei nemmeno fatto caso. Subito dopo, Lauren aveva ripreso la sua forma umana e mi fissava con attenzione. Studiandomi.

<<Cosa diavolo era quello?>>, chiesi e feci per allungare la mano, cercando di raggiungere il punto che aveva appena morso. Mi fermò prima che potessi giungere al collo, e mi sorrise, quasi imbarazzata.

<<Sistemavo il tuo odore>>, disse, alzando le spalle, tuttavia si era formato un lieve rossore sulle sue guance.

<<Il mio...cosa?>>, domandai, confusa.

<<Ogni volta che sei vicina ad uno shapeshifter, il suo odore si trasmette su di te. E non mi piace. Adesso, avevi l'odore di Shawn addosso e ho dovuto cambiarlo>>, spiegò.

My captorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora