Capitolo 8

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Dopo l'incidente, i medici mi avevano portata in ospedale poiché avevano affermato che ero in uno stato di totale shock. Non rispondevo agli stimoli, non parlavo e da quello che mi verrà raccontato in futuro, sembrava addirittura che non riconoscessi più la mia famiglia.
I miei genitori vennero a farmi visita ogni giorno, tenendomi compagnia e cercando di farmi parlare, ma non ci riuscirono.
I dottori insistevano nel tenermi sotto controllo fino a che non mi sarei ripresa, o almeno sarei dovuta restare per un altro paio di giorni. Durante una delle mie ultime notti lì accadde qualcosa di strano.
Ricordo di star dormendo, ma di aver improvvisamente sentito il rumore della porta che veniva aperta. Per un attimo, avevo creduto che fosse una delle infermiere che passava a controllare che stessi bene, ma poi sentii il letto cigolare sotto il peso di qualcuno che si stendeva al mio fianco. A questo punto, avrei dovuto urlare, siccome l'orario delle visite era finito e non poteva essere nessuno di mia conoscenza, ma restai in silenzio. Avevo riconosciuto quell'odore, che probabilmente non avrei mai dimenticato nella mia vita.
Non potei evitare di sorridere, ma non sapevo come avrebbe reagito se avesse saputo che ero sveglia, per questo decisi di restare ferma, mentre permettevo a quelle braccia di stringermi e di farmi sentire al sicuro.

<<Tutti dicono che salvarti la vita è stato un gesto molto nobile da parte mia. Ma loro non sanno che tu hai salvato la mia di vita, Camz>>, mormorò con voce roca.

***

Mi svegliai all'improvviso, sentendo il petto che si alzava ed abbassava velocemente. Lauren, che sedeva su una sedia accanto al letto e quasi sicuramente dormiva, si alzò di scatto e si affrettò a raggiungermi.
Erano ormai passati tre giorni da quando il mio corpo era completamente guarito dall'effetto del veleno, eppure io mi sentivo ancora un po' intontita. Faticavo ancora a tenermi in piedi, poiché appena mettevo a terra la gamba, un dolore lancinante partiva lungo tutti i miei muscoli ed io ricadevo sempre sul letto. Proprio per questo motivo, Lauren era sempre al mio fianco e si occupava di me come se fossi una bambina. E quando non c'era lei, allora mi faceva assistere da Taylor. Sì, le sorelle Jauregui mi facevano da babysitter da tre giorni.

<<Un altro incubo?>>, mi chiese, sedendosi al mio fianco. Non li avrei chiamati proprio incubi, però mi svegliavo sempre agitata ed irritata dopo ogni sogno, proprio come se avessi degli incubi. Erano iniziati quando Lucy mi aveva morso, sempre riguardanti l'incidente ma sembrava che adesso stessi ricordando dei dettagli che prima mi erano sfuggiti.
Proprio come avevo già detto, i medici dissero che mi trovavo in un forte stato di shock, quindi era molto probabile che dimenticassi tutto ciò che era accaduto quel giorno. Quindi, per quale motivo stavo ricordando tutto proprio adesso? Doveva esserci stato qualche evento scatenante, ma purtroppo non riuscivo a capire quale fosse.

<<Mi dispiace averti svegliata...di nuovo>>, dissi, dispiaciuta. Siccome Lauren mi aveva portata nella sua stanza e dormiva con me, era ovvio che ogni volta che sussultassi in preda ad un incubo, svegliassi anche lei. Eppure, non mi cacciava mai dalla sua stanza, mi teneva sempre stretta a lei e credevo addirittura che restasse sveglia finché non mi svegliavo da uno dei miei strani sogni. Se prima avevo dei dubbi, adesso mi sembrava ovvio che Lauren non volesse farmi del male. Tuttavia, questo non faceva altro che aumentare la mia curiosità: che cosa voleva da me, allora?

<<Sono solo le sette, Camila. Non seguo gli orari dei bambini>>, mormorò, divertita. Roteai gli occhi, ma poi sorrisi.

<<Posso entrare o state facendo qualcosa che non dovrei vedere?>>, chiese una voce femminile dall'altro lato della porta, prima di iniziare a bussare. Lucy, che secondo me doveva sentirsi molto in colpa per avermi morso- anche se io le avevo detto che non doveva farlo-, passava spesso per la stanza, parlavamo un po' e a volte, come oggi, mi portava o il pranzo o la cena.

My captorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora