||KISSING STRANGERS||
v e n e r d ìEthan osservò la folla in cerca di qualcuno adatto all'obbligo. Non aveva intenzione di finire nei guai con qualche fidanzato geloso, quindi affidarsi al caso non suonava come l'opzione migliore.
In un angolo della sala, su un divanetto, individuò un viso familiare. La ragazza in questione, sul viso chiaro il suo disagio, sedeva composta. Il grosso bicchiere tra le sue mani non era altro che un passatempo, non ne beveva nemmeno un sorso, giocava col bordo.
Ethan poteva giurare di averla già vista da qualche parte, forse a scuola o sulla metro mentre tornava a casa. Probabilmente non avrebbe trovato un candidato migliore. Sul suo volto era palesato il suo disagio e dal suo sguardo sulla folla trapelava un senso di non appartenenza che Ethan sapeva aver visto più volte riflesso nei propri. Forse le sue amiche l'avevano trascinata lì per poi svanire ubriache nella folla. Era una cosa che succedeva spesso anche ad Ethan quando si lasciava convincere da quel biondino scervellato del suo amico.
Così fece per alzarsi ed avvicinarsi alla sconosciuta, ma fu proprio il biondino in questione a fermarlo prima che potesse muovere un passo.
"Troppo facile." Affermò Clode, rigirandosi la bottiglia semivuota tra le mani con un sorrisino beffardo sulle labbra.
"Hai detto che potevo scegliere chiunque." Ribatté Ethan, guardando il biondo sprofondare contro la poltrona, senza perdere il sorriso.
"Ma così non è divertente." Ethan alzò le spalle.
"Non che mi interessi. Per me non è divertente in nessun caso." Clode ridacchiò alla constatazione del castano.
"Rendiamola più interessante." Poi gli occhi scuri di Clode guizzarono per la stanza, fino a posarsi sui giocatori di birra pong. Il suo sguardo sembrò illuminarsi ed Ethan intuì immediatamente che quella serata avrebbe portato guai.
"Vedi il ragazzo con la maglia verde?" Domandò Clode, inclinandosi in avanti ed indicandolo brevemente. Ethan diede una veloce occhiata verso il tavolo, giusto in tempo per vedere il suddetto ragazzo centrare il bicchiere del suo sfidante ed esultare animatamente con i suoi amici.
"Sì." Clode si riappoggiò allo schienale.
"Dovresti baciare lui." Ethan lo guardò con fare scettico.
"Non ci penso nemmeno. Non vedo il motivo per cui tra tutte queste persone dovrei baciare un ragazzo, non sono gay e poi è in mezzo a troppa gente. Sarebbe imbarazzante. No." Concluse Ethan e Clode sbuffò.
"Sai cos'è imbarazzante?" Ethan sospirò. Riusciva già a percepire la prossima pessima frecciatina.
"No."
"Il tuo essere una fichetta." Ethan distolse lo sguardo dal proprio amico, con ormai i nervi a fior di pelle.
"Comunque non lo faccio, vado per la ragazza. Sai quante cose potrebbero andare storte con quel tizio? Come minimo mi metterebbe le mani addosso." Ethan alzò di nuovo le spalle.
"Uno, devi smetterla di fare spallucce. Due, per rendere la cosa più interessante, ti pagherò cento euro se andrai a baciare il ragazzo." Ethan ci pensò su.
I soldi non erano esattamente un problema, dopotutto andavano ad una delle più costose scuole del paese, ma cento euro in più in tasca di certo non gli dispiacevano.
Clode era abbastanza ricco da permettersi di fare cose del genere e sapeva che Ethan era abbastanza intelligente da accettare dei soldi facili.
"Ci sto." Detto ciò, Ethan mosse i primi passi verso il tavolino di birra pong.
"Rilancio di cinquanta se ci metti un po' di passione!" Sentì Clode gridare dietro di sé. Ethan alzò solo una mano per far intendere d'aver capito e soprattutto, per dirgli di stare zitto.
Mano a mano che Ethan si avvicinava al tavolo, riusciva a scorgere meglio la figura scelta da Clode. Il ragazzo era decisamente più alto di lui, per quanto gli costasse ammetterlo, aveva i capelli corti color mogano ed il viso dai lineamenti decisi. Era vestito in maniera un po' troppo comune per una festa, jeans blu scuro e maglia con le maniche a tre quarti verde scolorita.
Forse non cercava di fare colpo su nessuno. Magari era lì solo per spassarsela con i propri amici. L'alcool gratis attirava sempre un sacco di gente alle feste di Clode.
Ethan sperò solo che non lo colpisse quando ormai a pochi passi lo vide esultare per l'ennesimo centro, girando su se stesso e sparando le braccia in aria in segno di vittoria. Il ragazzo coi capelli castani dall'altro lato del tavolo bevve un sorso dal bicchiere, mentre il bersaglio di Ethan si godeva la gloria tra gli applausi e gli schiamazzi degli amici.
Non appena si voltò verso di lui, sorridente e con i pugni ancora in aria, Ethan gli si avvicinò svelto e portandogli una mano dietro il collo, se lo tirò con forza contro, facendo incontrare le loro labbra.
Il ragazzo, inizialmente scioccato, perse leggermente l'equilibrio ma non lo respinse, anzi non fece altro che lasciar ricadere lentamente le braccia lungo i propri fianchi. Così Ethan, incoraggiato dal non essere stato ancora spinto via, gli morse il labbro in cerca di una qualche reazione e non passò nemmeno un secondo prima che le mani del ragazzo si posassero sui suoi fianchi, tirandolo completamente a sé.
Ethan decise di lasciarsi andare, tanto il danno era fatto e portò anche l'altra mano al collo del più alto, lasciando che prendesse il controllo del bacio.
Intorno a loro erano udibili i fischi dei suoi amici, qualche commento e qualche risata, ma ad Ethan non importava e francamente, nemmeno all'altro ragazzo sembrava fregare qualcosa di tutto ciò.
Dopo qualche secondo fatto solo di lingue e saliva, proprio quando il ragazzo dai capelli mogano sembrava essersi convinto della piega che avrebbe preso la serata, iniziando ad allungare le mani oltre la vita di Ethan; quest'ultimo terminò il frenetico bacio e si separò totalmente dal più alto, spostando le sue braccia dai propri fianchi.
Ethan gli riservò un'ultima lunga occhiata prima di girarsi e tornare da dov'era venuto.
L'altro ragazzo rimase imbambolato sul posto, guardando il castano allontanarsi. I suoi amici furono forse più rumorosi in quel momento che durante l'azione vera e propria.
"Che caratterino!"
"Ti ha lasciato appeso, Dom!"
"Spero che non ti ci fossi già fatto un film!"Ma le risa dei suoi amici gli entravano da un orecchio ed uscivano dall'altro, concentrato com'era su quella figura all'altro capo della stanza.
Ethan era tornato a sedersi vicino a Clode, che senza esitare, aveva tirato fuori centocinquanta euro dal portafoglio come niente fosse.
"Ne è valsa la pena." Commentò solo il biondo, per poi sbuffare una risata.
Ethan intascò i soldi e si lasciò cadere sul divano. Prima che Clode potesse richiamarlo per andare avanti col suo stupido gioco, voltò di sottecchi lo sguardo verso il ragazzo con la maglietta verde. I loro sguardi si incontrarono un'ultima volta prima che entrambi venissero richiamati dai propri amici.
"Sta a te, Ethan."
"Ah, già." E fu proprio lui il primo a distogliere lo sguardo. "Obbligo o verità?"
Intanto dall'altra parte del sala, il ragazzo più alto veniva richiamato da un certo ricciolino seduto su un tavolo.
"Qualcuno ha attirato la tua attenzione per caso?" Ghignò il riccioluto. L'altro si voltò verso di lui e sorrise. Forse effettivamente qualcuno aveva attirato il suo interesse.
Edited: 260221
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Kiss whoever you want
Teen FictionIn cui, una sera, obbligo o verità porterà due estranei a comportarsi in maniera inaspettata. "Obbligo.." "Bacia chiunque tu voglia!"