|| TOUCH ME WHENEVER YOU SEE ME PT.3 ||
m e r c o l e d ìPer il momento procedeva tutto a gonfie vele.
Erano passate solo due ore da quando Ethan aveva rimesso piede a scuola e i due ragazzi erano in gradi diversi, ma non denigriamo troppo i suoi sforzi.
Fatto sta però, che tutto il suo buonumore si sgretolò quando bussarono alla porta e svelti svelti entrarono tre ragazzi di quinta.
Percy coi suoi capelli rosso fuoco attirava l'attenzione, ma non sembrava troppo entusiasta d'essere lì con un plico di fogli sottomano e anche l'anonimo biondo al suo fianco non sprizzava gioia. Ciò che gli fece accapponare la pelle, fu il ghigno plasmato sulla faccia di un certo ragazzo dai capelli mogano.
D'istinto, Ethan fece finta di non averlo visto entrare e spostò velocemente lo sguardo verso la propria tela. Mai aveva amato così tanto le enormi tavole di arti pittoriche che il professore si divertiva ad appioppargli.
"Ah, giusto. Siete qui per il questionario, vero? La direttrice me ne aveva parlato. Ragazzi!-" Il professore attirò la attenzione degli studenti battendo le mani e a quel punto Ethan non potè più nascondersi. "Questi alunni di quinta sono venuti a somministrare un questionario per un loro progetto, vi pregherei di prenderlo il più seriamente possibile.." e poi Ethan smise di ascoltare, troppo concentrato ad elaborare un escamotage per evadere da quella brutta situazione.
Si riprese quando proprio colui che stava tentando di evitare gli si parò davanti con un sorriso beffardo plasmato in volto, passando un foglio a lui ed al suo vicino. Ethan lo guardò sconfitto, anche quando Dominic sembrava ormai intenzionato a passare oltre.
Poi un foglio cadde dal plico che stava reggendo, proprio vicino ad Ethan e lui si accucciò per raccoglierlo. Prima di rialzarsi però sussurrò, in modo che fosse udibile solo all'altro ragazzo: "Sembra che qualcuno sia intenzionato a perderla questa sfida".
E proprio in quell'istante ad Ethan scattò qualcosa dentro. Così prima che il ragazzo potesse riprovare ad allontanarsi, allungò la mano e gli afferrò l'avambraccio, tirandolo verso di sè.
Dom, che ormai gli dava le spalle, barcollò un attimo prima di girarsi e reggersi con le mani alla sedia del castano. Quando si guardò attorno notò diverse paia di occhi puntati su di lui, così sorrise dispiaciuto e li guardò tornare a concentrarsi sui propri affari, prima di tornare lui stesso a concentrarsi sui propri.
"Scusami, non ho capito bene il senso di questa domanda." Disse Ethan indicando uno a caso dei punti sul questionario, ora appoggiato sul cavalletto contro la tela, ma guardando Dom dritto negli occhi con sguardo deciso.
Dom sbuffò una risata, ma decise comunque di stare al gioco, sistemandosi meglio e portando la mano libera sul bordo del cavalletto, prima di chinarsi leggermente in avanti per leggere ciò che gli era stato indicato.
"Chiede solo se preferisci le attività all'aperto o al chiuso." Disse Dom, sfoderando una mezza espressione compiaciuta quando il ragazzo seduto a fianco ad Ethan ridacchiò sottovoce, guadagnandosi un'occhiataccia che lo fece ammutolire.
Comunque Ethan non sembrò scoraggiarsi troppo, perché quando si girò nuovamente verso Dom aveva in volto una rinnovata espressione innocente che mandò il mogano in confusione.
"Sì, ma vedi.." Iniziò il ragazzo riportando lo sguardo sul foglio, per poi raggiungere lentamente la mano dell'altro con la propria. Si portò il retro del pennello che teneva con l'altra mano alla bocca, facendo attenzione a premerlo nel modo giusto contro il proprio labbro inferiore, prima di tornare a voltarsi verso Dom. "Mi chiedevo che tipo di attività."
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Kiss whoever you want
Teen FictionIn cui, una sera, obbligo o verità porterà due estranei a comportarsi in maniera inaspettata. "Obbligo.." "Bacia chiunque tu voglia!"