Day 11

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||SMOKE A JOINT PT.1||
m a r t e d ì

Se c'è una cosa che ti fa davvero iniziare la giornata con il piede giusto, è non venire sospesi per aver gettato l'intera scuola nel caos più totale. Proprio per questo, per la prima volta in anni probabilmente, Ethan andò a scuola col cuore leggero. Nemmeno l'idea che la vendetta di Dominic potesse celarsi dietro ogni angolo, riusciva ad intaccare il suo umore quella mattina. Anzi, piuttosto si sentiva pronto a tutto e proprio per questo, forse non vedeva l'ora che Dominic venisse a cercarlo.

Però, più passavano le ore e più quell'entusiasmo andava scemando. Difatti, dopo aver cercato l'altro ragazzo ovunque sia durante la pausa che a pranzo, Ethan aveva iniziato a rimpiazzare quel sentimento con l'irrequietezza. Perché Dominic non si era ancora fatto vivo?

Scegliendo in fine di tagliare la testa al toro, Ethan decise di usare l'ultimo quarto d'ora della sua pausa pranzo per fare un salto nell'aula del più grande. Se fosse stato assente i suoi compagni avrebbero sicuramente saputo dirglielo ed Ethan si sarebbe messo l'anima in pace per il resto delle lezioni, in attesa di un messaggio.

Proprio per questo si alzò dal suo posto in mensa e si diresse verso il piano dove si trovavano le aule degli studenti all'ultimo anno. Però, nemmeno dopo due rampe di scale, la dura realtà si abbatté su di lui con la forma di un fumante ragazzino dai capelli neri.

Tyler lo spinse contro il muro del pianerottolo tra la prima e la seconda rampa di scale e lo fece con una tale veemenza che, nonostante la stazza, riuscì effettivamente a mozzare il respiro del castano.

"Non hai capito un cazzo di quello che ti ho detto ieri vero?" Ethan sbatté le palpebre un paio di volte, preso alla sprovvista e quando alzò lo sguardo trovò subito quello ricolmo di ira di Tyler.

"Ti avevo chiesto una cosa, Ethan, quasi come favore personale. Ma tu hai comunque deciso di fregartene di tutto e complicare ancora di più le cose per Dominic, vero?" Il corvino parlava con una tale rabbia che per un attimo Ethan pensò che sarebbe esplosa, travolgendolo e in quell'istante, mentre Tyler lo trafiggeva coi suoi occhi scuri, Ethan realizzò di avere paura.

"Quindi?! Non hai niente da dire?" Lo spronò il più giovane con tono esasperato aprendo le braccia, in attesa di una reazione da parte del castano.

Ethan si riprese in quel momento e come se avesse appena riavviato il proprio cervello, riuscì a recuperare la facoltà di parola.

"Non- Non ho idea di che cosa tu stia parlando." Disse allora, inciampando sulle proprie parole mentre cercava di capire cosa stesse accadendo.

Tyler lo osservò per giusto un attimo prima di sbuffare una mezza risata nervosa, distogliendo lo sguardo. "Ovviamente, non ne hai idea." Disse con qualche punta di troppo di sarcasmo. "Ci fosse una volta in cui uno di voi agisca pensando alle conseguenze delle proprie azioni."

Ethan incassò il colpo, avendo compreso fin troppo poco della situazione per potervi mettere bocca. Poi Tyler sbuffò, rilassando le spalle e passandosi velocemente una mano sugli occhi prima di tornare a rivolgersi al castano.

"Dom è stato sospeso."

Ethan spalancò gli occhi, sorpreso dall'affermazione. Quando il giorno prima era scappato dalla porta antincendio Dominic l'aveva seguito passo passo.

Kiss whoever you wantDove le storie prendono vita. Scoprilo ora