||GET A TATTOO PT.2||
s a b a t oLe cose erano proseguite esattamente come ci si sarebbe potuto aspettare. Un'infermiera cacciò cinque dei sette ragazzi non appena varcarono le porte del pronto soccorso e a rimanere con Tyler fu Dominic, che nonostante non avesse più aperto bocca da quando la conversazione si era conclusa in macchina, non aveva smesso di reggere il panno ormai impregnato di sangue contro la fronte di Tyler nemmeno per un attimo, sostenendolo fino all'accettazione.
I restanti spostarono l'auto per non ingombrare l'ingresso del reparto e si prepararono all'interminabile attesa che sicuramente gli si prostrava davanti. Non fecero nemmeno in tempo a parcheggiare che Percy si era già girato una canna, mentre Caleb era immediatamente sceso dalla macchina per recuperare uno skateboard dal bagagliaio, iniziando poi pigramente a muoversi in lungo e in largo per il parcheggio.
Fu Percy a rompere il silenzio, quando dopo un paio di tiri si voltò per passare la canna al fratello in uno dei sedili posteriori.
"Allora ragazzi, che pensate?" Si interruppe per espirare il fumo dalla bocca, "passeremo qui tutta la notte? Dovremo montare su una tenda?" concluse poi con un mezzo sorriso sulle labbra.
Ethan non poté fare a meno di sospirare. In tutta la sua vita non aveva mai passato tanto tempo in o nelle strette vicinanze di un ospedale.
"Dipende direi. Vi sembrava grave?" Ribatté Clode, porgendo la domanda in generale ma voltandosi immediatamente verso Nicko al suo fianco. Il ragazzo prese un tiro prima di rispondere, appoggiando la testa allo schienale e aprendo lo sportello con una mano prima di soffiare fuori il fumo.
"Non lo so.. c'era molto sangue.." fece inizialmente il ragazzo, incerto. "Però non aveva un bell'aspetto." Fece un altro tiro e poi riprse. "Molto profonda." Concluse trattenendo il respiro per un attimo. Clode annuì, prima di voltarsi nuovamente verso Percy.
"Allora forse faranno presto."
Per un attimo nella mente di Ethan si fece vivido il ricordo di quanto tempo avessero passato lui e Dominic nella smorta sala d'aspetto prima che qualcuno potesse controllarli, con entrambi i volti sanguinanti e un dito innaturalmente gonfio.
"Speriamo. Non mi piacciono molto gli ospedali." Commentò Nicko alla sua destra, colpettando Clode sulla spalla per offrirgli l'erba una volta che si fu girato.
"Non è che tu sia esattamente nell'ospedale." Fece Caleb, fermatosi di colpo al suo fianco e allungandosi oltre il suo corpo per afferrare la canna prima che potesse farlo Clode. Il biondo si allungò all'inseguimento del riccio oltre al corpo di Nicko, guadagnando solo un sorrisetto impertinente di Caleb mentre faceva il suo primo tiro.
"Stessa cosa." Rispose Nicko, facendosi più indietro per non essere colpito nel frattempo.
"Nì ha una paura irrazionale degli ospedali." Fece Caleb non appena si liberò del fumo nei propri polmoni.
Nicko di rimando si portò una mano sugli occhi, massaggiandosi le tempie con le dita come esasperato.
"Non ho paura degli ospedali, ne abbiamo già parlato. Preferisco solo non passarci troppo tempo, come è giusto che sia. Li trovo opprimenti." Ribatté infatti, abbassando poi la mano per lanciare un'occhiataccia al ragazzo in piedi al suo fianco.
"Che parolone per uno che piange quando deve andare a farsi le analisi." Esordì ridacchiando suo fratello dal sedile anteriore. Nicko non esitò a sporgersi in avanti per colpirlo ripetutamente sulla testa. Tristemente per lui, nemmeno un colpo andò a segno, cosa che fece solo aumentare l'ilarità del maggiore.
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Kiss whoever you want
Novela JuvenilIn cui, una sera, obbligo o verità porterà due estranei a comportarsi in maniera inaspettata. "Obbligo.." "Bacia chiunque tu voglia!"