F̷ ̴i̴ ̶f̴ ̷t̸ ̴y̶ ̶-̷ ̵f̶ ̶o̵ ̷u̸ ̸r̶

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"Buonasera e benvenuti al telegiornale delle ventuno..."

"Hyung?" Jimin al corvino tagliando un pezzo di carne nel piatto. I due si erano tenuti molto in contatto da quando si erano conosciuti, non solo per Jungkook ma anche perchè andavano d'accordo e condividevano interessi comuni. Nessuno dei due riuscì a spiegarsi come avessero fatto a continuare a parlarsi e a stabilire un rapporto di amicizia dato che inizialmente, in modo inconscio, Jimin si era mostrato interessato solo a scoprire di più del malessere di Jungkook e tentato di aiutare in qualche modo. Se non fosse stato per il moro, probabilmente Jimin non si sarebbe avvicinato al maggiore.
"È tutto okay?" chiese quasi fissandolo; il più piccolo era un tipo di persona che si preoccupava costantemente per gli altri e non si faceva affatto il problema di poter risultare troppo invadente.
L'espressione dell'altro era cupa in maniera insolita; aveva lo sguardo perso e una tensione che si percepiva facilmente. Prima di rispondere stette in silenzio per una manciata di secondi, dopodichè alzò la testa dal piatto e guardò fugacemente Jimin. "Va tutto bene, sono solo un po' stressato..." parlò Yoongi. "...domani ho un test importante da fare" disse cercando di tranquillizzare il biondo. Quest'ultimo cominciò a giocherellare con l'anello che teneva sempre al pollice e non smise neanche un attimo di fissare il maggiore per capire se ciò che gli aveva detto fosse una menzogna o fosse davvero così.

"Su dai, non cominciare a guardarmi in quel modo! Sto dicendo la verità!" disse il corvino ridendo dopo che ebbe notato la persistenza del minore. "Ormai ti conosco troppo bene e lo so che non la smetterai finchè non ne sarai completamente convinto".

"La smetto, la smetto~! Almeno sono riuscito a farti ridere hyung" parlò dolcemente senza smettere di tenere stampato in faccia un sorriso che Yoongi reputava quasi angelico; entrambi si guardarono e Jimin, leggermente imbarazzato, interruppe il loro contatto visivo tornarono poco dopo, seguito dal maggiore, a mangiare. Rimasero in silenzio occupati a nutrirsi e il rumore di sottofondo che creavano le notizie trasmesse in televisione rubò rapidamente l'attenzione dei due ragazzi.

"...ieri, un uomo di quarantadue anni ha ucciso sua moglie e le figlie di dodici e tre anni per poi togliersi la vita. L'uomo avrebbe lasciato un'ultima lettera rinvenuta nell'appartamento della famiglia..."

"Uhm Jimin dobbiamo seriamente sorbirci queste cose adesso?" chiese Yoongi girando altrove il viso. "Per piacere cambia canale" aggiunse poi. Jimin, dopo aver cercato con lo sguardo il telecomando e accorgersi che non era nei paraggi, si alzò strusciando rumorosamente la sedia per ubbidire al corvino; voleva evitare che nell'ascoltare notizie del genere quella atmosfera potesse venire rovinata. Il biondo era indaffarato a guardare ovunque mentre il telegiornale procedeva.

"Non riesco a trovarlo" disse poi Jimin dopo aver controllato sotto i cuscini del divano. "Non ricordi dove lo hai messo?" domandò poi.

"No..."

"Tante domande per provare a ricostruire gli ultimi istanti di vita di un ragazzo di diciassette anni trovato morto in una camera d'hotel questa mattina..."

Yoongi alzò immediatamente la testa dal piatto e prestò attenzione alle immagini di quell'hotel a cinque stelle che veniva percuisito dalla polizia. Tutto ciò gli provocava una strana agitazione mentre intanto il minore si era chinato accanto a tavolo per raccogliere il telecomando, che nessuno dei due si era accorto fosse caduto precedentemente. "Era qui sotto Yoongi" parlò Jimin sorridendo e avvicinandosi al televisore. "Cambio canale?"

"...la reception sembra non aver ricevuto nè informazioni personali che riguardano il ragazzo nè informazioni che riguardano la famiglia del minore..."

°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora