"Non ce la fai più eh? Moccioso!" disse il demone che continuava a spingere mentre teneva i polsi del più piccolo bloccati dalla sua presa. Era tanto tempo che andava avanti in quel modo e il moro stava per raggiungere il culmine per la quarta volta.
"Aah Taehyung sto p-per ven- di nuovo ah~!" urlava di piacere Jungkook che non riusciva più sopportare l'eccessiva eccitazione. Il biondo rilasciò un lungo e roco gemito mentre venne con il minore riempendo il suo buchetto di sperma.
Tutto ciò che avevano fatto era decisamente osceno ed avevano sporcato il pavimento di macchie del loro seme. Finalmente nella stanza l'unica cosa udibile era l'affanno di Jungkook, stremato con il cuore gli martellava nel petto freneticamente. Passò qualche minuto di completo silenzio, il moro era tutto sudato e ancora non si riprendeva da quello stato di estasi."Jungkook...su, alzati" disse il demone pacatamente mentre lo sistemava in modo stranamente dolce.
"Non te ne andare, ti prego" disse Jungkook con un respiro profondo.
"Lo sai che non posso stare sempre con te vero?" gli chiese serio il demonio guardandolo negli occhi.
"In che senso?" disse il moro leggermente preoccupato.
"Se stessi ogni minuto con te finiresti per strapparti le budella fuori dal corpo se te lo chiedessi. Non credo sia divertente così" disse il demone con uno sguardo affascinante e distaccato.
"Taehyung non voglio che mi lasci solo" disse il minore che istintivamente lo abbracciò.
"Sei così carino, ti sto distruggendo lo sai?" disse freddamente il diavolo che non ricambiava il forte abbraccio di Jungkook.
"Non mi importa" il più piccolo si beava di stare il più possibile attaccato ad un corpo così freddo ma che gli donava tanto calore. Taehyung ghignò.
"La sai una cosa?" gli chiese accarezzando la schiena del minore fino ad arrivare alle natiche per poi risalire. Jungkook degludì per il tono che il maggiore aveva usato. "Ti conviene pulire lo schifo che abbiamo combinato prima che i tuoi genitori arrivino" gli sussurrò all'orecchio. "Non vorrai mica fargli pensare che ti porti qualche ragazza a casa?" disse il demone con un tono ironico. Jungkook continuava a tenersi stretto il corpo del maggiore. "A me nemmeno piacciono le ragazze..." disse fievolmente. Il biondo lo staccò dall'abbraccio e si avvicinò alle sue labbra. "Pulisci" sussurrò.
A questo punto il moro, con le farfalle nello stomaco, si girò lentamente per piegarsi a terra a pulire con della carta il loro sperma sul pavimento. "Taehyung...i-io volevo chiederti una cosa" disse il minore fermandosi dallo strofinare per terra. Il demonio: "Chiedi quello che ti pare" con un sorrisetto.
"Mi desideri?" chiese Jungkook degludendo.
"Che domande mi fai stronzetto...ti desidero, è ovvio" disse mordendosi labbra mentre lo guardava dall'alto.
"Non ti sei stancato di me c-come tutti?"chiese titubante il moro.
"Io non sono tutti gli altri. Non mi stancherò mai di te e tantomeno della tua anima" rispose Taehyung accovacciandosi per osservarlo.
"E-e...come agisci con le persone come me?" fece una domanda interessante Jungkook.
"Sono sorpreso che tu voglia sapere una cosa del genere ma non ha senso, lo stai provando e lo proverai ancora direttamente sulla tua pelle" rispose assottigliando gli occhi. "Non vedo un qualche tipo di divertimento che tu potresti provare nel sapere il finale di tutto ciò, Jungkook" disse alzandosi. "Adesso pulisci. Ti devi sbrigare"."Si..." rispose il moro.
Il più piccolo abbassò la testa e continuò a pulire le macchie. Il silenzio era scandito dalle lancette dell'orologio attaccato alla parete e l'atmosfera era alquanto strana. Jungkook ancora pensava a tutte le cose volgari che aveva fatto con lui quella sera e il suo imbarazzo si manifestava colorandogli le guance di rosso poichè già amava il fatto che il demone gli avesse riservato tutto quel tempo di puro piacere. Si dimenticò di tutto il resto: dimenticò l'importanza che i suoi genitori avrebbero dovuto avere per lui, della scuola, delle sue conoscenze e anche di un caro amico come Yoongi. Tutte queste cose avevano perso completamente valore e il moro, pensando al modo in cui Taehyung lo faceva sentire, arrivo a fare una smorfia di disgusto quando tutto ciò gli riaffiorò alla mente. Eppure non aveva mai pensato male di Yoongi perchè era l'unica persona che era capace di rassicurarlo e riaccendere in lui un po' di speranza. Da quando una figura troppo losca per un carattere così debole era entrata nella vita di un ragazzo di soli diciassette anni, scombussolò quello che era già in disordine. Caos. Era questo.
Quando si girò Taehyung non c'era più, era svanito nel buio. Jungkook se ne accorse dopo che ebbe dolcemente chiamato il suo nome e non ricevette una risposta. Ne fu profondamente rattristito e sospirò già pervaso dal vuoto che provava senza di lui.
"Perchè...." pensò ancora accovacciato con uno sguardo cupo. Rimase fermo così, già con gli occhi umidi e in procinto di piangere come un bambino abbandonato dalla madre. Si sedette a terra e tirò a sè le gambe per lasciar cadere sulle mattonelle lacrime di tristezza. "Tornerò Jungkook. Ti tengo a cuore" echeggiò. Aspettare Taehyung anche solo due ore era diventato difficile.
"Sto impazzendo...." disse quando sentì che da fuori la porta, i genitori salivano le scale per tornare a casa ed interrompere la pace che il moro viveva senza di loro.
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Vi ringrazio per il fatto che leggiate quello che la mia fantasia genera, per i voti e i commenti che lasciate. Mi rendete felice e soprattutto mi sento motivata sapendo che alle persone piace il modo in cui scrivo e ciò che scrivo~
Grazie infinite^《Scusate per eventuali errori》
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°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫. // vĸooĸ
FanficJungkook attira l'attenzione di una strana presenza, una preѕenza malvagia che lo porterà in un mondo fatto di perversioni. ⚠️ ѕмυт. vιolenza. gay. vĸooĸ√тaeĸooĸ. ⚠️ "jjk's devil obsession" Tutti i diritti riservati© La storia è di mia c...