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La presenza del demone nella vita di Jungkook stava cominciando a mostrare le sue conseguenze. Nel giro di quasi due settimane, Jungkook cominciò a non avere voglia di uscire con nessuno, neanche con Yoongi; era continuamente distratto, fissava il vuoto e non dava importanza a nessun altra cosa se non a Taehyung. Come se ne stavano accorgendo i suoi oppressivi genitori, se ne stavano accorgendo le persone che aveva intorno tanto che cominciarono a reputarlo quasi strano. Il demone si faceva vedere soprattutto di notte e il moro si riduceva a dormire anche solo tre ore per poter stare con lui. Di conseguenza i suoi risultati a scuola peggiorarono e si stava cominciando a ritrovare con brutti voti anche nelle materie in cui andava bene.
Ciò che era successo quel giorno nel bagno aveva completamente abbattuto la forza di Jungkook nel resistere Taehyung che sapeva si sarebbe arreso presto.

Due giorni dopo quell'episodio, il demone si fece vedere di notte in camera sua.

"Taehyung...p-perchè ieri non sei venuto?"
disse Jungkook alzandosi velocemente dal letto, preoccupato dal giorno prima. Il diavolo non si era fatto vedere per una giornata intera nonostante il più piccolo l'avesse continuamente pensato e desiderato; era stata una brutta sensazione quella del minore che si sentiva quasi abbandonato.

"Perchè? Volevi vedermi?" disse il demone assottigliando gli occhi con un sorrisetto.

"Si...volevo venissi" disse il minore abbassando lo sguardo.

Il demone si avvicinò e gli cinse il fianco. "Volevi che ti facessi gemere un po', dico bene?" domandò sussurrando il diavolo.

Jungkook si sentì già invaso dall'enorme piacere che aveva nel farsi toccare da Taehyung, tocco che gli era mancato dopo solo un giorno di assenza. Il moro, che aveva ancora un po' di pudore, semplicemente cercò di distrogliere lo sguardo dal rosso provocante dei suoi occhi freddi. "Non mi piace quando smetti di guardarmi" disse il demone spingendolo verso il letto. Il minore fu costretto a sdraiarsi sul materasso e il demone si mise seduto sul suo ventre; Taehyung si abbassò per guardarlo dritto negli occhi e Jungkook degludì. "Devi dirmi la verità, con me puoi dire tutto quello che ti pare. Puoi venirmi a dire anche che hai voglia di masturbarti o che vuoi prenderlo in culo, non sono mica tua madre" disse il demone con uno sguardo che intimoriva il più piccolo sotto di lui. "Allora, riformulo: ieri avresti voluto essere toccato da me Jungkook?" con tono leggermente autoritario. Il moro non smise un attimo di fissare quegli occhi.

"Si...Taehyung" disse leggermente imbarazzato.

"E quanto lo volevi?" chiese il demone sorridendo.

"Tanto..." disse Jungkook mentre il demone avvicinò così tanto il suo viso a quello del minore che quest'ultimo sentì il suo respiro sulla pelle. Taehyung non diceva nulla, continuava soltanto a fissarlo con un sorrisetto strano stampato in viso. Jungkook era così imbarazzato che si sentì andare a fuoco. Il silenzio non faceva altro che aumentare la tensione e il grosso nodo formatosi nella gola del più piccolo. Aveva tanta voglia di baciare quelle labbra rosee così belle, avrebbe piacevolmente assaporato le sue labbra se non fosse per il fatto che un contatto di quel tipo tra due non doveva e non poteva esistere; il loro rapporto non doveva avere nulla di romantico, i due dovevano solo soddisfare le proprie voglie. Jungkook aveva anche bisogno di supporto morale e Taehyung glielo avrebbe ovviamente dato poichè in una certa maniera era l'unico ad accettarlo per quello che era ed era l'unico a cui piacevano i suoi difetti. Se lo avesse baciato avrebbe messo a rischio la sua stessa vita.

"Jungkook..." interruppe il silenzio Taehyung.

"S-si...?" disse titubante il minore che sotto quello sguardo si sentiva insignifante.

°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora