'' In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto. ''
Pablo Neruda
Holly non aveva mai dormito tanto profondamente come quella sera; la serata di beneficenza, se non contava quel tragico incontro tra vecchi amanti, aveva proceduto senza intoppi e a vele ben spiegate, perciò quando era tornata a casa e aveva toccato il morbido letto, si era addormentata di sasso.
Era stata una serata piacevole, aveva conversato in maniera educata ed intelligente, senza apparire frivola e banale. Edward si era complimentato con lei, una volta abbandonata la scena, stupendolo e non poco, in maniera piacevole tanto che le aveva addirittura riportato l'invito dei padroni di casa, per unirsi a loro ad una serata di balletto classico.
Le sarebbe piaciuto andarci, non ne aveva mai avuto occasione prima di andarci perché Daniele, il suo ex ragazzo, non amava quelle cose a suo dire noiose ed inutili. Perciò aveva cercato di moderare l'entusiasmo davanti ad Edward, poiché non lo conosceva così bene per poter dire se a lui piaceva passare una serata così oppure se la trovasse anche lui noiosa.
Stupendola e stupendo se stesso, Edward aveva detto che aveva accettato l'invito, conscio che lei avrebbe apprezzato di passare una serata all'insegna di ballerini e musica classica.
E così la routine era ripresa. Lei aveva ri-cominciato a lavorare incessantemente alla tenuta insieme al team di giardinieri di cui era a capo, e lui ritornava a giocare all'uomo d'affari tutto d'un pezzo. Eppure, seppur sottilmente, entrambi sentivano che qualcosa nel loro rapporto era cambiato lievemente; c'era cortesia nei loro dialoghi, c'era più ascolto da parte di entrambi per una cosa o per un'altra, ma nessuno dei due era intenzionato a dire qualcosa di più per il dimore di distruggere quello strano equilibrio che avevano raggiunto.
Quel giorno la pioggia aveva interrotto il suo lavoro, perciò aveva deciso di passare il pomeriggio in uno dei salottini privati della casa, sorseggiando un buon tè caldo profumato alla rosa. Jane le aveva fatto anche dei biscotti da accompagnarlo e pensò, per un attimo, che le sarebbe mancato quella routine pomeridiana. Qualcuno che le preparasse il tè, che le sorridesse e le chiedesse come era andata la giornata.. Sua madre lo faceva spesso quando tornava tardi dall'università; l'aspettava in cucina, dove profumi di vario genere venivano emanati da pentole e tazze sul ripiano da cucina, la faceva mettere comoda e le versava una buona dose di infuso alle erbe, chiedendole della sua giornata.
Una lacrima scorse lungo la guancia, quel giorno era malinconica più del solito e la giornata piovosa non l'aiutava di certo.
- Ah è qui allora – disse una voce alle sue spalle.
Tossicchiò a causa della bevanda che, dallo spavento, le era andata di traverso mentre uno strano calore, e non dovuto dal fuoco del camino, le imporporava le guance. Si rannicchiò sulla poltrona come un piccolo gattino spaurito, o almeno questo fu quello che pensò Edward osservandola attentamente dopo esserle andato vicino.
- Jane mi ha detto che eri qui, posso sedermi qui con te e bere anche io un poco di tè? – domandò gentilmente, ma lei le rispose solo con un piccolo cenno del capo, nascondendo il suo viso tra la matassa di capelli rossi.
La guardò e si chiese se davvero la spaventasse la sua persona, oppure lo detestava e la infastidiva la sua presenza. Prese una tazza e si versò una dose di tè, e prese a sorseggiarlo con calma guardando fuori.
- Stai facendo un buon lavoro, devo ammetterlo sai? –
Holly alzò lo sguardo, alzando un sopracciglio – Davvero? – chiese un poco stupita.
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L'amore profuma di te
ChickLitHolly Edith Thyme è una calamità naturale che cammina. Questo è ciò che dicono di lei fin dalla più tenera età, la sua timidezza e la sua goffaggine la rendono centro di scherzi e prese in giro ovunque metta piede. Dopo aver perso i suoi genitori in...